The Handmaid’s Tale 4: la serie si prepara al gran finale?

Buongiorno cuplovers, rieccomi qui pronta a recuperare una delle tante recensioni di serie tv che vorrei scrivere da tempo. Oggi vi parlo della quarta stagione di The Handmaid’s Tale.
Questa è l’unica serie distopica che guardo ed è sempre un piacere andare avanti, The Handmaid’s Tale è una serie pesante, cupa, brutale che, a ogni puntata, mette in luce nuovi abissi di crudeltà a cui l’uomo può spingersi e come nessuno possa uscirne come prima. L’evoluzione della protagonista segue un percorso duro ma realistico, June non è più la stessa persona che abbiamo conosciuto nella prima stagione, e come potrebbe? La sua evoluzione può piacere o meno ma certo June è una protagonista diversa dalle classiche eroine.
Siete pronti a tornare a Gilead? Blessed be the fruit.
Handmaid's Tale quarta stagione
PS: se non avete ancora visto questa serie e volete saperne di più senza spoiler andate a leggere la recensione della prima stagione.

nel piattino abbiamo:

The Handmaid’s Tale

SERIE CREATA da Bruce Miller
BASATA SUL ROMANZO The Handmaid’s Tale di Margaret Atwood
DISPONIBILE SU Tim Vision
STAGIONI 4 -in corso-


The Handmaid’s Tale ormai orfana dei libri di Margaret Atwood prosegue la sua corsa verso quello che, spero, sarà un finale con i fiocchi. Questa stagione, a mio avviso, prepara il campo per quella che potrebbe tranquillamente essere la stagione finale che, arrivati a questo punto, non vedo l’ora di vedere.

June e le ancelle sopravvissute sono costrette a nascondersi presso una fattoria gestita da una giovanissima moglie, la signora Keyes. Una delle bambine di Gilead, quelle tanto volute e desiderate e trasformate in vittime, spezzate e poi rinate in mostri. Esther è una creatura ricolma di rabbia e rancore che vede in June la possibilità di avere vendetta ma è anche una ragazzina e dovrebbe poter avere davanti a sé una vita diversa fatta di altro oltre all’odio. June diventa, in un certo senso, la valvola di sfogo di Esther e capisce, una volta di più, che quello che sta facendo non è solo per lei: June sta lottando per tutte le ragazze come Esther che non hanno la possibilità di vendicarsi. Ed è anche questo a segnare il destino di June e a rendere, a mio avviso, non solo impossibile ma anche irrealistico il lieto fine da casa del mulino bianco che, per un attimo, gli autori sembrano volerci servire su un piatto d’argento.

June riuscirà finalmente a raggiungere il Canada e a ricongiungersi con Luke e Moira ed è proprio nel ritrovare Luke che diventa evidente che i due non potranno più stare assieme. Luke è … ingenuo fino all’estremo, si aspetta che June sia la stessa donna di cui si era innamorato, nonostante quello che gli avranno raccontato Moira e Emily, non può comprendere ed accettare fino a che punto la donna che amava è cambiata, la verità è che June non esiste più. La donna che è diventata è stata plasmata da Fred e Serena i mostri di cui, ancora una volta, sembra impossibile liberarsi.

Fred e Serena sono prigionieri in Canada e pronti a saltarsi alla gola. Il loro rapporto, nel corso delle varie stagioni, è solo peggiorato e nemmeno l’imprevista gravidanza di Serena può più salvarlo. In questa stagione finalmente vediamo i due odiosi coniugi perdere il loro potere. Serena si era già accorta di come il suo stesso mondo le si stesse rivoltando contro e ha deciso di vendere Fred per ottenere la possibilità di rivedere Nichole. Una delle cose che rende questi due personaggi così… orribili è che sembrano incapaci di comprendere quanto fosse disumano quello che hanno fatto a June e adesso che si trovano ad essere giudicati per le loro azioni dovranno scendere a patti per riuscire a scamparla. Il governo canadese si comporta come ci si potrebbe aspettare se, fino ad ora, si erano dimostrati fin troppo “bravi”, in questa stagione svelano come il loro obiettivo sia rovesciare Gilead e come, pur di avere delle informazioni utili, siano disposti anche a trattare con un mostro della risma di Waterford. Serena, d’altronde, scoprirà di essere incinta di Fred e, da questo momento, smetterà di preoccuparsi tanto di Nichole. Se già era evidente che Serena desiderava ossessivamente un figlio ma non fosse davvero in grado di amarlo/a in questa stagione diventa palese.

June non riesce a integrarsi nella sua nuova vita e nemmeno Moira riesce a capire perché, le uniche che possono davvero capirla sono le altre ancelle. La verità è che June ha una rabbia devastante che le brucia dentro, ha subito troppo, ha assistito a troppe ingiustizie per poter chiudere con Gilead. Anche se, ormai, è in salvo è come se indossasse ancora il vestito rosso.

In questa stagione Nick e il Comandante Lawrence compaiono, purtroppo, molto poco. Nick è sempre innamorato di June e, sebbene ormai siano separati, è sempre disposto ad aiutarla come può. Li adoro come coppia e spero sempre che, in qualche modo, alla fine potranno stare assieme… ma forse sono troppo fiduciosa. Nick ha visto il lato oscuro di June, capisce la sua rabbia e la apprezza, la accetta per quello che è, come Luke non potrà mai fare. Lawrence… è enigmatico. Ora che Waterford è fuori dai piedi, Lawrence può ampliare il suo potere, ora è a lui che tutti guardano in cerca di un capo, un leader. L’attore è, come sempre, bravissimo e il personaggio è intrigante con le sue luci ed ombre. Non è molto chiaro se Lawrence punta davvero a instaurare un regno del terrore o se, semplicemente, vuole mantenere lo status quo… Credo che Lawrence voglia far restare le cose così come stanno, consapevole di aver allontanato la più grande minaccia alla sua creazione (June)… ma sarà davvero così?

La quarta stagione di The Handmaid’s Tale finalmente fa un grosso passo avanti nella trama chiudendosi con un colpo di scena che aspettavo da tantissimo tempo e con un addio inevitabile. Nel complesso ho davvero apprezzato anche questa stagione anche se, lo ammetto, mi aspettavo di più. La lotta per abbattere Gilead è ben lungi dall’essere conclusa o anche solo vicina alla sua fine. Come potranno June e le altre ex ancelle sconfiggere Gilead?


Sweet Tooth

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

La separazione tra June e Luke era inevitabile. L’uomo non è in grado di capire quello che è successo alla moglie e la prova lampante l’abbiamo avuta quando, dinanzi alla testimonianza di June, sembra incapace di reggere al suo racconto, molto edulcorato, di quanto le hanno fatto i Waterford.

Di fronte alla decisione del governo canadese di liberare Fred e Serena per collaborare con loro, June non ha potuto fare altro che stringere un patto con l’unico uomo come potesse aiutarla: Lawrence.
Lawrence non aiuta June perché mosso da sentimenti di affetto per la sua ex ancella, ma perché vede la possibilità di eliminare un avversario politico. E questo è un altro degli insegnamenti di Gilead: nessuno fa niente per niente.
La scena finale, quando Fred, di nuovo a casa, si ritrova nel bosco, circondato da decine di ancelle… è stupenda. Sia visivamente in fatto di colori, sia perché la sua fine è l’unica possibile per il Comandante. Il cadavere senza testa di Fred viene appeso a un muro, nel classico stile delle repressioni di Gilead, su cui campeggia la frase simbolo della serie “Nolite te bastardes carburondorum”. Lui che ha condannato tante donne a quella stessa fine, ora viene ripagato con la stessa moneta. Waterford ha creato Gilead, ha stuprato, maltrattato fisicamente e psicologicamente June, ha condannato centinaia di donne a una vita terribile e non è stato minimamente toccato dall’orrore che ha commesso perché non è in grado. Waterford è del tutto privo di empatia. È andato talmente oltre da non riuscire più a comprendere quanto male ha fatto a quelle donne. La sua fine è esemplare e adesso sono curiosa di scoprire cosa succederà a Serena. Giustizia è stata, in parte, fatta, un mostro è stato ucciso, ora tocca a tutti gli altri…

June ha compreso che non può rinunciare a Offred, che non potrà mai essere la June di un tempo e che, in fondo, nemmeno lo vuole. Ora, June è pronta a diventare quella di cui hanno bisogno le sue compagne: uno spirito vendicativo, un fiume rosso pronto a invadere l’inferno. Ne vedremo delle belle.
Personalmente trovo che questo finale fosse inevitabile e che aspettarsi un finale da famiglia del mulino bianco non fosse davvero realistico. Ora non mi rimane che attendere con trepidazione di vedere la prossima stagione di The Handmaid’s Tale.

NELLE STAGIONI PRECEDENTI
STAGIONE 1
STAGIONE 2
STAGIONE 3