The Ex Hex: recensione del libro di Erin Sterling
Buona sera cuplovers, oggi vi parlo di quella che è stata la mia ultima lettura del 2024. Vorrei poter dire di aver chiuso quest’anno di letture in bellezza ma, purtroppo, così non è stato. “The Ex Hex” è una lettura davvero carina, partita benissimo per poi perdersi per strada… peccato perché aveva il potenziale per essere uno dei libri più belli del mio 2024.
Nel piattino abbiamo




The Ex Hex
(The ex hex)
di Erin Sterling
Edito da Mondadori (22 ottobre 2024)
Pagine 339
€ 15,00 cartaceo – € 7,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Mai mescolare vodka e magia. Nove anni fa, Vivienne Jones ha curato le ferite del suo cuore come qualsiasi giovane strega: vodka, musica strappalacrime, fiumi di bagnoschiuma… e una maledizione lanciata all’orribile ex fidanzato. Quando Rhys Penhallow torna a Graves Glen, Georgia, Vivi si accorge subito che i guai in cui il giovane incappa sono frutto del suo sortilegio non proprio innocuo. E in una ridda di giocattoli indemoniati, fantasmi furibondi e gatti parlanti, Vivi e Rhys devono trovare il modo di spezzare l’incantesimo… prima che sia troppo
tardi.
4 TAZZINE MENO QUALCHE PICCOLA COSINA
The Ex Hex è un libro con un sacco di potenziale che poi, purtroppo, non viene sfruttato a dovere. La storia è intrigante e, all’inizio, è anche divertente, cosa che mi aveva subito coinvolto, peccato che, con l’andare avanti della storia, certe situazioni vengono risolte troppo facilmente in favore di tante scene spinte che, dopo un po’, diventano ripetitive senza nulla aggiungere alla storia.
Vivienne Jones fa parte di una antica famiglia di streghe e, anche se nella sua famiglia non si usa quasi più fare incantesimi, buon sangue non mente ed è così che, quando, nove anni prima, l’affascinante Rhys Penhallow le ha spezzato il cuore, ubriaca e infuriata, Vivi lo ha maledetto per poi dimenticarsene…
Lei e la cugina erano ubriache fradice, Vivi aveva il cuore spezzato e la maledizione, lanciata per gioco, non sembrava aver avuto nessun effetto. Quindi, nessun problema, giusto? Vivi ha archiviato il tutto come un momento di follia e se ne è dimenticata, se non fosse che, nove anni dopo, Rhys è costretto a tornare a Graves Glen per sbrigare degli affari di famiglia ed ecco che… cominciano ad accadere eventi alquanto bizzarri e incidenti sospetti. Possibile che quella maledizione, ormai dimenticata, abbia aspettato il ritorno di Rhys per attivarsi?
La parte iniziale di The Ex Hex è senza dubbio quella che ho trovato più divertente e originale. A causa di un piccolo incidente la maledizione che Vivi ha lanciato su Rhys si estende a tutta la città ed ecco che gli incidenti cominciano a farsi sempre più bizzarri. Gatti parlanti, fantasmi liberati, pozioni che all’improvviso sono più potenti del solito, oggetti che prendono vita, un vero e proprio coloratissimo e bizzarro pandemonio che sembra travolgere la città per alcuni giorni per poi… venire dimenticato dall’autrice. Un vero peccato perché questa parte iniziale è senza dubbio la migliore dell’intero libro, la più frizzante e divertente. Quella che mi ha tenuto incollata alle pagine. Nella seconda parte del romanzo Vivienne e Rhys sono costretti a unire le forze per capire come liberarsi della maledizione prima che sia troppo tardi… e non uniranno solo le forze…
Mi è piaciuta la storia d’amore tra Vivienne e Rhys, li ho trovati davvero molto innamorati ed ho apprezzato che l’amore tra loro abbia resistito a tanti anni di separazione. Il problema che ho trovato in The Ex Hex è che nessuno sembra sapere come togliere la maledizione e i due, invece di preoccuparsi, passano il tempo ad amoreggiare per poi trovare una soluzione letteralmente negli ultimi capitoli. Tanto che, a un certo punto, la maledizione passa così in secondo piano che sbarazzarsene non pare più così vitale. A questo punto, sarebbe forse stato più interessante se ci fossero stati solo degli incidenti magici e nessuna maledizione. O che la maledizione avesse colpito in qualche modo solo la città e non Rhys.
The Ex Hex è stata una lettura davvero piacevole, mi sono divertita molto nella parte iniziale, quando cominciano gli incidenti che porteranno Vivienne e Rhys a indagare sulla maledizione, peccato che nel finale la storia si perda risolvendo la parte fantasy un po’ troppo frettolosamente. Consigliato se cercate una lettura davvero leggera.
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
La storia di Aelwyd Jones e Gryffud Penhallow mi è piaciuta ed è un peccato che sia stata così poco approfondita. Poi, d’accordo, era ovvio che Rhys non sarebbe morto ma almeno un minimo di dubbio l’autrice poteva anche riuscire a farlo venire al lettore…