Recensione di “Tutte le volte che ho scritto ti amo” 1 & 2 🎬❤️

Buonasera cuplovers, oggi è il 13 febbraio (e San Valentino è sempre più dietro l’angolo). In occasione dell’uscita su Netflix di “Tua per sempre”, terzo film della saga di “Tutte le volte che ho scritto ti amo”, ecco a voi la recensione dei primi due film ❤️ Sono dolci, romantici e divertenti. L’ideale per il weekend di San Valentino. Se non avete ancora visto la saga è arrivato il momento di recuperarla.

nel piattino abbiamo:

DISPONIBILI SU Netflix
DURATA 1 ora e 40 minuti (“Tutte le volte che ho scritto ti amo”) e 1 ora e 42 minuti (P.s: ti amo ancora)

Trama

Lara Jean tiene le sue lettere d’amore in una cappelliera. Non sono le lettere che qualcuno ha scritto per lei, ma quelle che lei ha scritto: una per ogni ragazzo di cui si è innamorata. L’ultimo si chiama Josh, che è il suo migliore amico, nonché il ragazzo di sua sorella. Un giorno, scopre che tutte le sue lettere d’amore sono state spedite. E quel che è peggio, ricevute. Improvvisamente, la sua vita diventa molto complicata, ma anche molto, molto più interessante…


4 TAZZINE E MEZZO ❤️


La saga di “Tutte le volte che ho scritto ti amo”, sia cinematografica che libresca, è ideale per chi desidera visionare un film teen romance dolce e fresco, semplice e divertente.
Lara Jean è una ragazza insicura, romantica sognatrice e particolare. Non rinuncia alla sua personalità ed ai suoi ideali pur di piacere agli altri. È molto legata alla famiglia, composta dal padre e dalle due sorelle, ed alle origini coreane della madre che, purtroppo, se n’è andata quando la ragazza era ancora piccola. LJ è un’appassionata lettrice, proprio come noi, e preferisce rifugiarsi dietro le pagine di un libro romantico piuttosto che rischiare i suoi sentimenti assaporando la vita vera.
Peater Kavinsky è il classico ragazzo che vincerebbe sicuramente il titolo di re del ballo scolastico. Noah Centineo è bello, alto e perfetto nel ruolo sia nei momenti in cui deve interpretare il ragazzo macho della scuola che in quelli in cui mostra davvero se stesso a LJ. Anche Peter non ha più il padre, il genitore però, a differenza della madre di Lara Jean, ha abbandonato la sua prima famiglia per crearsene una nuova in un altra città. Il senso di abbandono e l’impossibilità di rimediare alla situazione lega nel profondo i due ragazzi che finalmente riescono a trovare qualcuno in grado di comprenderli e con cui affrontare argomenti profondi e dolorosi.
La modalità trovata dalla scrittrice per dare il via agli eventi della sua storia l’ho trovata geniale: le lettere scritte ma mai spedite prendono il volo ed arrivano ai destinatari mettendo in moto una serie di eventi che porterà LJ a conoscere ed ad innamorarsi di Peter.

Il cliché del “fake to real lovers” lo apprezzo sempre se ben costruito. Non amo “l’istant love”, le storie che crescono e sbocciano pian piano sono sempre quelle che mi coinvolgono maggiormente. I due ragazzi si conoscono come amici, si comprendono, diventano complici e scoprono di provare sentimenti l’uno per l’altro. La storia d’amore tra Peter e Lara Jean è ben sviluppata e scritta: i due ragazzi maturano, evolvono e decidono di rischiare ferirsi pur di stare insieme.
La fotografia dai toni pastello è decisamente l’ideale per pellicole del genere, dolci, giovanili e super romantiche.
La regia è ben fatta: bei primi piani, flat di momenti di cucina e dei piatti (apprezzo sempre questo tipo d’inquadratura sul cibo) e riprese dinamiche e originali nei momenti in cui LJ è particolarmente giù di morale.
Ho preferito il primo film al secondo che, a differenza del predecessore, si concentra troppo sul nuovo potenziale interesse romantico di LJ e trascura Peter. Il triangolo amoroso del secondo film non è fin da subito tanto credibile, John Ambrose Mcclaren non ha il carisma né la personalità adatta a competere con Peter e perciò è già chiaro dall’inizio che le sue change di successo per conquistare LJ sono praticamente nulle.
Il secondo film (P.s: ti amo ancora) così come il libro sono palesemente inseriti ad hoc per creare una trilogia, ma potenzialmente evitabili.
La colonna sonora in entrambe le pellicole è ormai iconica con le sue due canzoni simbolo: “I like me better” e “Moral of the story”.

Non vedo letteralmente l’ora di buttarmi sul divano e godermi il terzo ed ultimo film. Speriamo che sia bello quanto il primo 🤞🏼
Come farò dopo aver visto il terzo ed ultimo film di “Tutte le volte che ho scritto ti amo”? Mi sento già orfana 😂
Speriamo che Netflix metta in produzione presto una degna trasposizione di uno dei tanti validi contemporary romance YA usciti fin ora.
Avete qualche proposta? Quale romanzo romance vi piacerebbe vedere trasposto?