Recensione della miniserie Netflix “La regina degli scacchi”

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Buonasera cuplovers, oggi vi propongo la recensione della nuova miniserie Netflix โ€œLa regina degli scacchiโ€. รˆ la migliore mini serie prodotta da Netflix ed a mio avviso la mini serie migliore in assoluto degli ultimi ultimi anni. Anya Taylor Joy รจ strepitosa e magnetica.
La storia della scacchista surclassa il gioco ed รจ talmente interessante e coinvolgente da rendere dinamiche ed accattivanti per chiunque le lunghe partite a scacchi. Regia, fotografia e colonna sonora degne delle migliori opere. Non potete non dare una possibilitร  a questo capolavoro.

nel piattino abbiamo:

La regina degli scacchi

DISPONIBILE SU Netflix
MINISERIE da 7 episodi
DURATA meno di unโ€™ora ciascuno


5 TAZZINE, direttamente tra le mie serie tv preferite

Senza ombra di dubbio รจ una delle migliori serie in assoluto e tra le migliori, seconda solo a The Crown, di Netflix. La qualitร  รจ altissima sotto tutti i punti di vista. รˆ eccellente. Non vedevo un prodotto nuovo di cosรฌ elevato livello da tempo. “The Queenโ€™s Gambit” -o โ€œLa regina degli scacchiโ€- in italiano รจ prima di tutto una storia di formazione e di crescita, gli scacchi sono presenti ma non fondamentali.
Beth, la protagonista interpretata dalla Taylor Joy, รจ una bambina orfana che vediamo crescere allโ€™interno di un orfanotrofio in cui scopre la sua passione per gli scacchi. รˆ vulnerabile e fragile a causa dei traumi del suo passato ma nasconde tutto questo dietro una corazza impenetrabile.
Fin da subito manifesta la sua bravura per la matematica, ma anche la dipendenza dalle droghe. Allโ€™epoca purtroppo allโ€™interno degli orfanotrofi somministravano ai bambini, considerevoli dosi di tranquillanti, delle droghe al fine di renderli piรน docili. Tra tutti, Beth sembra essere la piรน dipendente, tanto che quando per legge glieli proibiscono lei ha un crollo nervoso che la porta ad ingerire droga di nascosto fino ad arrivare alla necessitร  dellโ€™intervento da parte dei medici per rianimarla.
Elisabeth ha un passato difficile… la madre soffriva di depressione e si รจ suicidata, il padre lโ€™ha abbandonata con la madre nonostante fosse ben consapevole dei suoi disturbi mentali. รˆ sola e solo gli scacchi e la compagnia del custode le sono di conforto allโ€™interno dellโ€™orfanotrofio che, nonostante tutto, non รจ mostrato come un posto crudele ma severo. Quando finalmente viene adottata la sua vita spicca davvero il volo e con essa la sua passione per gli scacchi. Riesce a partecipare ad incontri di sempre maggiore livello di difficoltร  fino ad arrivare alle gare nazionali e poi internazionali. รˆ un vero prodigio. Purtroppo le relazioni nella sua nuova famiglia inizialmente non sono semplici e Beth si sente fuori dal mondo, solo dopo tempo riesce ad integrarsi ed a sentirsi accettata ed amata, soprattutto dalla nuova madre.

I personaggi secondari sono fondamentali per la crescita di Beth. La madre biologica ha provocato nella bambina un trauma emotivo troppo forte e che per lungo tempo ha taciuto e soffocato; il custode rispecchia il ruolo di mentore per Beth ma รจ anche la figura maschile di riferimento che la ragazza non ha mai avuto, una sorta di padre; i due rivali poi maestri ed amanti Harry Belties (Harry Melling) e Benny Watss (Thomas Brodie-Sangster) sono fondamentali per la crescita come scacchista ma soprattuto per smuovere i sentimenti della protagonista che per troppo tempo sono stati repressi. Beth รจ sempre fredda e distaccata, รจ molto logica e calcolatrice ma questa caratteristica che รจ una dote se applicata agli scacchi diventa un muro difficile da abbattere nei rapporti sociali. La ragazza usa gli uomini, non instaura con loro una relazione duratura basata sul sentimento ed anche in questo caso manifesta la difficoltร  di lasciarsi amare e di relazionarsi in modo affettivo con figure maschili.
Ho davvero tanto apprezzato i personaggi di Harry e di Benny: hanno mostrato il lato piรน umano della protagonista e sono interpretati da due attori ancora troppo sottovalutati ma in realtร  davvero molto bravi come Harry Melling (il Dudley Dursley di Harry Potter) e Thomas Brodie-Sangster (Newt di Maze Runner e il Jojen Reed GOT).
Anya Taylor Joy รจ straordinaria. Magnetica, stupenda ma soprattuto bravissima. Interpreta il ruolo in modo impeccabile mostrando le sue grandi doti da attrice. Dal suo sguardo percepiamo la sofferenza, il dolore fino ad arrivare alla gioia della protagonista senza mai pensare che lโ€™emozione sia forzata. รˆ semplicemente incredibile.

La regia รจ spettacolare, si passa da primi piani mozzafiato a lunghi piani sequenza; la fotografia modifica i toni a seconda dei luoghi che vengono mostrati passando da quelli caldi a freddi ed infine la colonna sonora รจ perfetta, incalzante ed emozionante.
I look ed i costumi sono perfettamente adatti a mostrare lโ€™evoluzione e la crescita della protagonista da bambina a giovane donna e sono congeniali al periodo storico in cui si ambientano le vicende.
Le tematiche dellโ€™abuso di droghe e dellโ€™alcol sono state ben trattate attribuendone il giusto peso e cercando di sensibilizzare lo spettatore senza mai giustificare il comportamento della protagonista. La difficoltร  di superare la dipendenza emerge in ogni scena fino al termine della serie proprio per manifestare la difficoltร  del fenomeno e renderlo il piรน realistico possibile. Nulla viene banalizzato o semplificato.
Il fatto che gli scacchi rappresentano il pretesto per narrare una vicenda umana, essendo sรฌ importanti per la storia ma non imprescindibili. รˆ lโ€™aspetto a mio avviso piรน interessate della serie e quello che mi ha portato a definirla una della piรน belle di sempre. La conoscenza del gioco non รจ fondamentale per comprendere la serie nรฉ le tante partite che vengono mostrate. Il voice over della protagonista che accompagna le sequenze delle partite รจ stata la chiave vincente. Tramite dei flashback la protagonista narra a partita conclusa gli eventi principali rendendoli comprensibili anche ai non esperti.
Io confesso di non essere un amante degli scacchi, da bambina giocavo a dama ma non mi sono mai approcciata al mondo degli scacchi che ho sempre ritenuto troppo complesso e noioso. Grazie a questa serie mi sono potuta ricredere. Resta sempre un gioco complesso, ma grazie alla regia ed alla scrittura della serie lโ€™hanno reso dinamico ed avvincente facendomi nascere la voglia di iniziare a giocare.
Stupendo รจ lโ€™incastro dei flashback che fin dallโ€™inizio accompagna la narrazione rendendola non lineare ma dinamica, proprio come piace a me.
Cosa state aspettando? Se non avete ancora visto la regina degli scacchi correte subito ad accendere Netflix perchรฉ questa serie รจ sensazionale. Spero vivamente di vederla candidata ai Golden Globe 2021 ed agli Emmy 2021, lo merita davvero.
Se poi lo desiderate potete buttarvi sullโ€™omonimo libro di Walter Tevis da cui la serie รจ tratta, perchรฉ, contrariamente a quanto in tanti pensano, questa non รจ una storia vera.