Recensione alla sesta stagione di Game of Thrones

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Buon giorno cuplovers, oggi torniamo a parlare di serie tv con la recensione della sesta stagione di Game of Thrones.
Draghi, esplosioni, colpi di scena, nuove alleanze, incontri tanto attesi e una grande battaglia vi attendono in questa sesta stagione.

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Game of Thrones

SERIE CREATA DA David Benioff, D.B. Weiss
BASATA SUI ROMANZI DI George R.R.Martin
Stagioni 8 -conclusa-

 

Il mio voto è di

La sesta stagione è la prima stagione che non ha il supporto dei romanzi e, in alcuni punti, un po’ si nota. Nel complesso devo dire che gli autori hanno portato avanti bene la storia, mostrandoci degli sviluppi, per la maggior parte, perfettamente plausibili.

Il cast si riconferma ancora una volta di ottimo livello, effetti speciali, costumi, scenari sono eccezionali e fanno di Got una serie fantasy unica nel suo genere.

La serie si apre con uno dei pochi colpi di scena che non ho apprezzato… a Dorne, con un colpo di stato da manuale, che fila un po’ troppo liscio, le serpi delle sabbie uccidono Doran Martell e il principe Trystane, prendendone il posto. Se, nel libro, il principe Doran, sottovalutato da tutti, si rivela un avversario di tutto rispetto, cosa parecchio inaspettata, nella serie gli fanno fare una ben misera fine. L’uomo sembra del tutto inconsapevole dell’odio e del risentimento che il suo popolo nutre per lui, non capisco perché gli autori abbiano deciso di eliminare il personaggio e cancellare una storyline parecchio interessante a favore delle Serpi delle Sabbie che, per ora, non mi hanno affatto convinta.

Questa sesta stagione lascia sempre più spazio alle protagoniste femminili che acquistano più spessore. Sansa, dopo aver subito le angherie di Ramsay Bolton e aver trovato la forza per fuggire ha costruito su di sé una corazza dura come l’acciaio. La dolce e sognatrice Sansa delle prime stagioni è, per fortuna, solo un ricordo. Il suo cambiamento è stato un po’ repentino ma, del resto, i motivi per un suo cambiamento ci sono tutti.
Jon, come già sapevo, viene riportato in vita da una restia Melisandre che, nonostante non sia convinta di riuscire a portare a buon fine l’incantesimo, fa tornare Jon dal regno dei morti . Melisandre è un personaggio misterioso e interessante, ho sempre sperato di scoprire dei dettagli in più sul suo passato… ma ahimè sembra che la serie non approfondirà la sua storia… perché quando si toglie la collana Melisandre diventa anziana? Peccato che, per il momento, la sua storia rimanga avvolta dal più fitto mistero. Jon appare… quanto meno scosso dopo il suo ritorno dal regno dei morti e, dopo aver giustiziato i suoi assassini, appare deciso ad abbandonare il ruolo di Lord Comandante. Jon sembra quasi… perso senza più un ruolo da ricoprire, per fortuna ci penserà l’arrivo di Sansa a restituirgli un ruolo e uno scopo ben precisi.
Uno dei momenti più belli di questa stagione è senza dubbio il ricongiungimento tra Sansa e Jon. Se, l’ultima volta che si sono visti, il loro rapporto non era dei migliori ora è tutto dimenticato. I due fratellastri sanno di poter contare l’uno sull’altra, sono gli unici due Stark rimasti (per quanto ne sanno), ed hanno un nemico comune. Dopo la fuga di Sansa, Ramsay non ci mette molto a capire che l’unico posto dove avrebbe potuto rifugiarsi è la Barriera… Ramsay ama fare le cose in grande e quindi non esita a minacciare di morte Jon e a rivelare di tener prigioniero Rickon. Con la esile speranza di liberare Rickon, e per mettere fine alla minaccia dei Bolton, Jon, appoggiato da ser Davos e da Sansa cerca alleati nel Nord.
Davos è un personaggio che mi è sempre piaciuto molto, è un uomo pratico, in grado di mettere da parte, il più delle volte, i propri sentimenti per il bene comune: appoggia Jon e ha trovato in lui un re da seguire, ora che Stannis non c’è più.

Daenerys si ritrova sola, prigioniera a Vaes Dothrak ma, ancora una volta, la Regina dei Draghi riesce a sfruttare al meglio le proprie potenzialità e non solo a liberarsi ma a conquistare altre armate da aggiungere al suo seguito. A Mereen, Tyrion si ritrova a dover prendere delle decisioni difficili per ristabilire la pace, anche se solo per breve tempo e a dover convincere della bontà delle sue scelte un diffidente Verme Grigio e un altrettanto sospettosa Missandei. Tyrion da prova di essere un uomo intelligente e un buon diplomatico e ammetto di adorare l’accoppiata Tyrion/Dany penso che potranno diventare una bella squadra.

Mentre Jaime cerca in tutti i modi di prendere Delta delle Acque, parte che non ho molto apprezzato, Cersei… la cara Cersei tira fuori il piccolo chimico dando vita a quella che, fino ad ora, è la vendetta più spettacolare vista in questa serie tv. Cersei non è certo il mio personaggio preferito ma ha dimostrato, una volta di più, di essere dotata della spietatezza necessaria per regnare e Lena Headey è assolutamente magnifica nella parte. Ha ottenuto vendetta, anche se a un prezzo altissimo e lo ha pagato senza finire distrutta…
Anche il percorso di Arya mi è piaciuto sebbene ammetto di averlo trovato un po’ affrettato. Se, all’inizio, la ragazza ha dovuto dire addio alla sua identità per diventare Nessuno sembra che, per assurdo, per sopravvivere alle prove degli Uomini senza Volto dovrà riappropriarsene per riprendere un cammino, quello della vendetta, mai davvero abbandonato, regalando finalmente ai fan una delle morti più desiderate di sempre… anche se i tempi non mi tornano del tutto.

La sesta stagione di Game of Thrones regala allo spettatore battaglie epiche, draghi, e colpi di scena ma anche scelte poco sensate come, ad esempio, far ricomparire personaggi spariti da tempo per poi farli morire poco dopo o aggiungere nuove storyline per personaggi della cui esistenza mi ero quasi dimenticata. Le strade dei personaggi principali sembrano convergere le une verso le altre mentre il nord deve unirsi per prepararsi a combattere contro gli Estranei perché… l’inverno sta arrivando. Una bella stagione che lascia lo spettatore col fiato sospeso, pronto a scoprire il destino che attende i Sette Regni.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Come accennato all’inizio, sinceramente, non ho apprezzato la scelta di far riapparire Rickon solo per farlo catturare da Bolton…ma non è l’unica cosa che non mi torna. Rickon è partito da Grande Inverno con Osha… quante stagioni fa? Il Rickon che ci appare è decisamente cresciuto il che mi fa pensare che di tempo ne sia passato e, mentre Bran oltrepassava la Barriera… lui non è riuscito ad allontanarsi abbastanza da Grande Inverno per non farsi catturare dai Bolton? Non mi convince.
Come dice Sansa, purtroppo, Rickon è perduto fin dall’inizio eppure, vedere Jon tentare di salvarlo invano non è stato meno straziante.

Cersei si è sbarazzata dei suoi nemici ma Olenna Tyrell è ancora viva e, quando scoprirà quello che è successo al resto della sua famiglia… cosa farà?

La Battaglia dei Bastardi è stata… epica, grandiosa e sanguinosa. Una battaglia degna del grande schermo che non può lasciare indifferenti gli spettatori. Ramsay è stato un villain pazzesco, crudele e folle, l’attore lo ha interpretato magistralmente e la sua fine… è stata la fine perfetta per lui. Sbranato dalle sue adorate “ragazze”.

Anche l’arrivo di Arya alla corte dell’odiato Walder Frey mi ha regalato diverse… gioie. Non mi aspettavo assolutamente che la servitrice fosse lei, né la morte del vecchio Walder! Finalmente Robb e Cat sono stati vendicati, sfido chiunque a non aver esultato durante questa scena…

La stagione si chiude con Daenerys sulle navi dei Greyjoy, diretta finalmente nei Sette Regni, altra scena davvero spettacolare. Sono davvero curiosa di vederla infine giungere nei Sette Regni.
Non vedo l’ora di scoprire cosa succederà a tutti i personaggi.

NELLE STAGIONI PRECEDENTI

Stagione 5