Recensione al film d’animazione “Ponyo sulla scogliera”
Buona sera cuplovers, oggi vi parlo di un film d’animazione uscito nel lontano 2008. Come sapete (o forse no) amo molto i film dello Studio Ghibli, ma, sfortunatamente, non sempre sono riuscita ad andarli a vedere al cinema così, grazie a Netflix, sto recuperando quelli che mi mancano 🙂
Dopo “Il castello nel cielo” ho scelto di vedere “Ponyo sulla scogliera” ed ecco cosa ne penso.
nel piattino abbiamo:
Ponyo sulla scogliera
REGIA DI Hayao Miyazaki
DISPONIBILE su Netflix
DURATA 100 MINUTI
Una bella visione, quattro tazzine tonde tonde
Guardare questo film è come immergersi in un delicato mondo dalle tinte color pastello. Ponyo sulla scogliera è un film tenero, da vedere per tirarsi su il cuore quando tutto va a rotoli, attraverso il quale, ancora una volta, Miyazaki ci parla di amore e rispetto per la natura.
Miyazaki incanta lo spettatore con un mondo sottomarino affascinante dove abitano Fujimoto, un mago che ha ripudiato l’umanità e le sue numerose figlie, creature magiche che sembrano un incrocio tra un essere umano e un pesce. Una di loro, la piccola Brunilde, si allontana da casa finendo vicina alla superficie, qui la poverina finisce dritta in una rete per la pesca a strascico ritrovandosi intrappolata in una bottiglia.
Per sua fortuna a trovare la bottiglia e a salvarla ci pensa il piccolo Sosuke che, sfortunatamente, si taglia nel tentativo di liberarla. Per ringraziarlo Brunilde gli lecca una mano guarendolo con la sua magia ed è così che ha inizio una tenera amicizia tra il bambino e la piccola Brunilde che lui ribattezza Ponyo… Sfortunatamente Fujimoto, accortosi della fuga della figlia, decide di riportarla a casa, inviando le onde a prenderla e spezzando il cuore sia a lei che a Sosuke. Ma la piccola Ponyo è determinata a tornare da Sosuke ed è pronta ad affrontare il padre.
Grazie alla magia e al potere conferitole dal sangue di Sosuke che la rende un po’ umana la pesciolina è in grado di farsi spuntare braccia e gambe e, grazie all’aiuto delle sorelle, scappa di casa per tornare da Sosuke.
Suo padre capirà l’antifona e la lascerà vivere sulla terra, oppure no?
Questo film, seppure breve, e, apparentemente, dalla trama semplice, nasconde diversi messaggi. Ponyo sembra sì una versione più ingenua della sirenetta, ma il film cela, come sempre o quasi nei film dello studio Ghibli, un messaggio ambientalista. Fujimoto ha ripudiato l’umanità proprio per via del nostro impatto sull’ambiente e il film mostra bene gli effetti dell’inquinamento sul mare.
Ponyo sulla scogliera è il primo film realizzato da Miyazaki dopo lo tsunami che devastò il sud-est asiatico e, benché, nel film, alla fine, tutto si risolva in modo positivo mi sembra impossibile che non ne abbia tenuto conto. Dal film, a mio avviso, emerge una visione della catastrofe naturale come qualcosa di ineluttabile nel corso della storia, dalla quale ci si riprende e che può anche essere vista come un nuovo inizio.
Ponyo sulla scogliera si è rivelato un film piacevole da vedere, i disegni dai colori delicati sono davvero kawaii, i personaggi sono tutti adorabili. La storia non ha particolari colpi di scena ma si guarda con piacere, il film finisce in un soffio e vi lascerà con un sorriso sulle labbra e il cuore leggero.
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Ponyo e il piccolo Sosuke riusciranno, alla fine, a ritrovare la madre del ragazzino che si trova al sicuro nella casa di riposo, protetta proprio dal padre di Ponyo con una bolla d’aria. Qui i due vengono raggiunti dalla madre di Ponyo: Granmare. Una creatura immensa dalle sembianze di una bellissima e dolce donna che rappresenta l’oceano. Mi è piaciuta molto questa rappresentazione dell’Oceano come di una madre che protegge i suoi figli e anche gli esseri umani nonostante questi la danneggino.
Il fatto che Ponyo ora sia una via di mezzo tra un essere umano e un pesce ha creato uno squilibrio nel mondo… Se Sosuke supererà una prova, Ponyo avrà la possibilità di diventare umana a tutti gli effetti e tutto si aggiusterà. Il bambino supererà la prova? Ovviamente sì, considerando che questo è un film d’animazione rivolto ai più piccoli quindi, nonostante le tematiche profonde trattate, il lieto fine è l’unico possibile.
Ponyo sulla scogliera è un film d’animazione molto delicato, i disegni sono stupendi, il messaggio del film basato sul rispetto per l’ambiente e anche, a mio avviso, sul non dimenticare la potenza del mare mi è piaciuto molto. Una visione decisamente piacevole, se amate i film di Miyazaki vi consiglio di recuperarlo.
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Il castello nel cielo