Queen Charlotte, una storia spin-off dei Bridgerton: recensione della mini serie

Buonasera cuplovers, oggi torno a parlarvi di serie tv con la mia ultima visione: Queen Charlotte, una storia di Bridgerton. Dopo aver divorato le prime due stagioni di Bridgerton ero curiosa di vedere questo spin-off dedicato alla regina, devo dire che mi aspettavo una serie leggera come le due precedenti e, non che non lo sia, ma Queen Charlotte è più seria e commovente rispetto alle prime due. L’ho adorata e devo ammettere che avrei voluto persino qualche episodio in più. L’avete già vista? 🙂

nel piattino abbiamo:Queen Charlotte, una storia spin-off dei Bridgerton locandina per la recensione della mini serie su Le Tazzine di Yoko
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Queen Charlotte: una storia di Bridgerton

miniserie conclusa
DISPONIBILE SU Netflix

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Queen Charlotte, spinoff di Bridgerton che racconta la storia della regina, è una serie più intimistica rispetto alle due precedenti, è meno frivola, ci sono meno personaggi e, soprattutto, non c’è quella passione per il gossip che rendeva le prime due stagioni di Bridgerton così divertenti. Il tono di questa serie è un po’ più cupo, l’impronta è più intimista e si nota una voglia maggiore di esplorare a fondo i personaggi cosa che ho apprezzato moltissimo. Ci sono anche meno scene di sesso e non sono mai fini a se stesse, i rapporti tra i protagonisti non nascono per una pura attrazione fisica ma sono più profondi e questo, nonostante, per assurdo, Charlotte e George si ritrovino insieme per via di un matrimonio combinato.

Charlotte non ha mai visto George, si trova in una nazione straniera e non è affatto sicura di essere in grado di diventare la nuova regina d’Inghilterra e di essere il simbolo del cambiamento. Per questo, poche ore prima delle nozze con un perfetto sconosciuto, troviamo Charlotte intenta a tentare di scavalcare il muro del palazzo per darsi alla fuga. Ed è qui che avviene il primo incontro tra Charlotte e George. L’amore tra Charlotte e George nasce come un colpo di fulmine, come una scommessa piena di speranza ma sarà in grado di resistere alla più dura delle prove dimostrandosi davvero profondo e colmo di dolcezza e abnegazione.

le donne di Queen Charlotte, una storia spin-off dei BridgertonUno dei motivi per cui ero davvero curiosa di vedere questa serie era scoprire cosa fosse accaduto al re… ebbene, si può dire che ho avuto una risposta solo parziale. George è evidentemente affetto da una qualche malattia mentale, malattie di cui, all’epoca, si sapeva poco o nulla. Proprio per questo motivo, la sua malattia non ha un nome. Mi ha molto commosso la forza dimostrata da Charlotte che, una volta scoperta la malattia di George (nonostante lui abbia cercato, con tutte le sue forze, di nasconderla) non solo resta al suo fianco ma diventa la sua ancora, la sua forza, lottando al fianco del suo amato per aiutarlo e per impedire che altri scoprano la sua condizione.

Filo conduttore della serie è il tema della solitudine che affligge tutti i personaggi. La regina Charlotte in primis, costretta a regnare da sola per proteggere il re, ma anche Lad Danbury che, dopo la morte del marito, sceglie la propria indipendenza e il suo amore impossibile per un uomo sposato così come quella di Violet Bridgerton che, dopo tanti anni dalla morte dell’amatissimo marito, sente finalmente qualcosa risvegliarsi e si rende conto di essere rimasta sola per troppo tempo. Ultimo ma non ultimo e, forse quello che mi ha commosso di più, il fido Brimsley, il valletto e confidente della regina che rimane sempre al suo fianco restando, però, solo. La scena dove balla da solo in giardino l’ho trovata bellissima e tristissima. Tra l’altro non ho ben capito che fine ha fatto il suo compagno: è mancato o ha scelto di sposarsi con una qualche dama?

Queen Charlotte racchiude tutte le caratteristiche più belle delle due stagioni precedenti (le storie d’amore, iQueen Charlotte, una storia spin-off dei Bridgerton frame della pellicola magnifici costumi, i balli) ma con una maggiore profondità a complessità, sia nella narrazione sia nella costruzione dei personaggi. La trama è più coinvolgente e meno prevedibile, nonostante si sappiano già alcune cose e, nel corso della stagione, si arriva a comprendere l’impellente desiderio della regina della presenza di un erede al trono tanto da spingere i suoi numerosi figli ad affrettarsi a concepire un nipote.

I costumi, le scenografie e la fotografia sono sontuosi e colorati, la trama è più appassionante e meno scontata e i personaggi sono tutti interessanti sebbene sappiamo già, in parte, come si è conclusa la loro storia. Queen Charlotte è una serie che mi incuriosiva ma su cui, lo confesso, non avrei scommesso molto e, invece, mi è davvero piaciuta moltissimo. Non posso che consigliarvela, sia che abbiate già visto le prime due stagioni di Bridgerton, sia che dobbiate ancora guardarle.
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