Disenchanted: la magia svanisce nel nuovo film con Amy Adams e Patrick Dempsey
Buona sera cuplovers, oggi vi parlo del nuovo film disney, sbarcato da qualche mese su Disneyplus: Disenchanted, da noi chiamato “Come per disincanto”. Amo le favole da sempre e il primo film “Enchanted” (“Come d’incanto”) mi era piaciuto davvero molto, pur nella sua semplicità. La storia narrava di una principessa delle fiabe, Giselle, spedita dalla regina cattiva nel mondo reale. Qui, Giselle avrebbe trovato non solo la felicità, ma anche l’amore nel buon Robert e scelto di rinunciare a un mondo di fiaba per una felicità ben più concreta…
Sono trascorsi un paio d’anni da quando Giselle ha avuto il suo “e vissero tutti felici e contenti” sarà ancora così?
nel piattino abbiamo:


Disenchanted
(Come per disincanto)
DISPONIBILE SU Disney plus
Nella sua semplicità una bella visione, 4 TAZZINE MENO QUALCHE PICCOLA COSINA
Disenchanted è un film che non aspettavo. Ho amato molto la prima pellicola, nella sua semplicità, e il finale mi sembrava perfetto così com’era, senza bisogno di un seguito. Così, quando è stato annunciato Disenchanted ero un po’ perplessa e, lo confesso, non so se sarei andata a vederlo al cinema. Tuttavia, essendo compreso nell’abbonamento di Disneyplus, ho voluto dargli una possibilità e ne sono rimasta piacevolmente stupita.
Disenchanted ha una trama meno scontata rispetto al primo film e vuole mostrarci il dopo, quello che le fiabe non mostrano mai, quello che c’è dopo il “e vissero tutti felici e contenti”. Quella parte della storia che, diciamocelo, nessuno è particolarmente interessato a scoprire perché ci piace immaginare che, almeno nelle fiabe, tutto vada sempre per il meglio.
Giselle ha avuto il finale che desiderava, ha sposato l’amato Robert, ha avuto una bella bambina e ora ha una casa da fiaba (un po’ da ristrutturare ma… cmq niente male) peccato che la dolce, piccola, Morgan (la prima figlia di Robert) non sia più piccola. La ragazzina è entrata nell’adolescenza e, come tutti noi sappiamo, in questo delicato periodo della vita, non sopportiamo i nostri genitori, figurarsi una matrigna uscita da una fiaba.
Giselle ha tutto quello che desidera ma, ben presto, si rende conto che Morgan non ha mandato giù il trasferimento e che la ragazzina, ora, non la sopporta. Come se non bastasse, Robert deve fare il pendolare ed è meno presente di prima, è più stanco, e non ha tempo per stare dietro alle crisi adolescenziali della figlia né tanto meno per fare da mediatore tra Morgan e Giselle. Alla nostra Giselle non rimane altro da fare che scontrarsi con la dura realtà che, ad Andalasia, tutto era più semplice perché lì, una volta ottenuto il tuo “e vissero tutti felici e contenti” non c’era più nessun problema da affrontare. Ma questo è il mondo reale e qui i problemi non mancano mai.
A Giselle manca la magia, manca Robert e così, quando gli adorabili, (ma quanto sono carini *_*) Edward e Nancy le fanno un magico regalo per la nascita della piccola, la nostra Giselle si fa prendere un po’ la mano… E come biasimarla?
Durante la visione del film ho avuto la sensazione che Giselle soffrisse di una sorta di depressione post-partum magica, o qualcosa di molto simile, che la porterà a prendere delle scelte molto sbagliate. Invece di sforzarsi di riconciliarsi con Morgan o di aprirsi con Robert, Giselle cerca di sistemare le cose nel modo più sbagliato possibile: usando la magia. Del resto, Giselle è cresciuta in un mondo dove la magia poteva risolvere qualsiasi problema e non ci vede niente di male a usarla anche in questa occasione. Cosa mai potrebbe andare storto? Ma, come ormai sappiamo, bisogna sempre stare molto attenti a ciò che si desidera…
Giselle ha desiderato una vita da fiaba ha chiesto di portare un po’ di magia nel nostro mondo ma non immagina nemmeno lontanamente che la fiaba che ha chiesto potrebbe essere molto diversa da quella che ha vissuto in Andalasia.
Disenchanted (Come per disincanto) ci racconta cosa succede dopo il “e vissero tutti felici e contenti”, parla del rapporto non semplice tra una matrigna e la sua figlioccia e della difficoltà di adattare le proprie aspettative alla realtà. Riuscirà Giselle a ritrovare la felicità che ora sembra perduta?
Disenchanted è un film meno incantato rispetto al primo che era molto più fiabesco, da un lato, ho apprezzato questa scelta, dall’altro, confesso che un po’ mi è mancata questa parte più magica.
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Mi è piaciuto che la bacchetta abbia realizzato il desiderio di Giselle, ma che la fiaba che ne è nata, non si sia rivelata quella che la donna voleva. Se, un tempo, Gisella era la principessa ora è la matrigna e, come tutte le matrigne che si rispettino, è cattiva. Mi è piaciuto vederla trasformarsi, pian piano, in una villain destinata però a dover lottare per il predominio con un’altra villain, una vera evil queen. Spetterà a Morgan, la nuova principessa, cercare un modo per salvare sua madre e l’intera Andalasia.
Una favola moderna incentrata sul rapporto, non sempre facile, madre-figlia, reso ancora più difficile dall’arrivo dell’adolescenza. Sebbene abbia apprezzato di più il primo film anche Disenchanted merita una visione, se avete Disneyplus vi consiglio di dargli una possibilità senza però aspettarvi chissà cosa.