Spinning Out: la serie tv sul pattinaggio sul ghiaccio di Netflix

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Buon giorno cuplovers!
Continuo a recuperare le recensioni delle serie tv che ho visto nei mesi scorsi, prima o poi, forse, mi metterò in pari, chi lo sa? Oggi vi parlo di Spinning Out, serie che ha ricevuto molte critiche ma che a me, personalmente, è piaciuta moltissimo. Spinning Out è una serie sportiva che tratta diverse tematiche: la passione per lo sport, la difficoltà di avere una malattia mentale, la pressione di una famiglia che pretende sempre il massimo e tanto altro. Ho amato molto questa serie e non posso che consigliarla soprattutto se amate il pattinaggio sul ghiaccio.

nel piattino abbiamo:

Spinning Out

CREATA DA Samantha Stratton
DISPONBIBILE SU Netflix
STAGIONI 1 -conclusa-

Splendida serie che tratta tematiche molto delicate

Mi sono innamorata di Spinning Out nonostante la serie abbia delle pecche ma, del resto, non capita anche a voi di apprezzare tantissimo qualcosa pur sapendo che non è perfetta?
Come accennavo all’inizio Spinning Out tratta davvero tante tematiche: i problemi legati all’avere un disturbo mentale e doverci convivere, la difficoltà nel praticare a livello agonistico uno sport duro come il pattinaggio sul ghiaccio, dover gestire le competizioni, l’amicizia, la rivalità e l’amore. La serie è stata accusata di non aver approfondito a sufficienza il bipolarismo, malattia di cui sono affette sia la protagonista, Kat, che sua madre. Non sono d’accordo su questa critica, la serie, del resto, non è incentrata su questo, certo, la malattia mentale è una delle tematiche affrontate ma non l’unica e trovo che, in sole dieci puntate, la serie abbia mostrato bene quali sono le difficoltà e i pregiudizi che chi soffre di un disturbo simile deve affrontare.

Kat Baker era una promettente pattinatrice quando, dopo un brutto incidente in pista, la paura di cadere ne ha precluso la carriera da solista ma questo è solo il minore tra i problemi di Kat. Sua madre è affetta, come lei, da bipolarismo e, a differenza sua, ha smesso di prendere i farmaci. La donna è quindi instabile, soggetta a crisi e Kat deve cercare di controllarla e, allo stesso tempo, proteggere la sorellina, Serena. Serena è il personaggio più insopportabile della serie, sembra non capire quanto sia difficile per la sorella far fronte alla propria malattia e controllare la madre. Carol Baker, nonostante tutto, non è un mostro. È una donna fragile che ha scelto di non curarsi più per via dell’effetto che avevano su di lei i farmaci, è irresponsabile e avrà atteggiamenti crudeli con le figlie… tuttavia, nel corso della serie, farà i conti con i propri errori e cercherà di rimediare. Non è certo il mio personaggio preferito, anzi, però l’ho un po’ rivalutata con l’andare avanti della serie mentre Serena è scesa sempre più nella mia personale graduatoria di simpatia.

La serie mostra in maniera piuttosto cruda il disturbo di Kat, la ragazza soffre molto, arrivando anche a compiere atti di autolesionismo, ho apprezzato molto il voler mostrare questo disturbo per quello che è, senza addolcire la pillola. Per fortuna, a risollevare la vita della ragazza ci pensa Dasha una coreografa russa che, convinta che Kat abbia le carte in regola per vincere dei premi, le propone di allenarsi per il pattinaggio di coppia. Kat ha provato a diventare insegnante senza però superare l’esame e il pattinaggio di coppia resta quindi l’ultima possibilità, peccato che la ragazza dovrà pattinare con Justin, ragazzo con cui, tempo prima, ha avuto una specie di relazione e con cui non è rimasta esattamente in buoni rapporti.
Un altro dei nodi principali della serie è proprio il rapporto tra Kat e Justin, ho adorato alla follia questa coppia e ho sempre fatto strenuamente il tifo per loro. All’inizio, non si fidano molto l’uno dell’altra e questo si ripercuoterà sulle loro performance. È proprio il desiderio di riuscire ad ottenere dei risultati in pista che li spingerà a mettersi in gioco e ad aprirsi con l’altro, complici anche le tecniche non proprio convenzionali di Dasha… l’unica cosa che Kat proprio non riesce a confessare a Justin è la sua malattia. La ragazza è sempre stata abituata a tenerla nascosta, a vergognarsene, ed è convinta che, se il ragazzo ne fosse a conoscenza, finirebbe per guardarla in modo diverso e allontanarla. L’errore di Kat è di non dare fiducia al ragazzo ma non posso che capirla… La madre l’ha sempre spinta a nascondere la sua malattia dicendole che, se mai qualcuno l’avesse scoperta, le sarebbe stato impedito di pattinare.

Kat è una ragazza con tantissimi problemi e con un bruciante desiderio di pattinare, di gareggiare, la sua vita è indissolubilmente legata al pattinaggio e non ho potuto che adorare la sua determinazione. Convivere con una malattia mentale è difficilissimo e, nel corso della serie, vedremo Kat odiarsi per questo, perché la malattia la porterà a fare e dire cose che, normalmente, non farebbe o direbbe mai e perché, d’altra parte, i farmaci le impediscono di ottenere il massimo in pista. Come conciliare la necessità di assumere farmaci così pesanti con quella di avere delle ottime performance in pista? A un certo punto, Kato dovrà fare una scelta per nulla facile.
Justin, dietro la facciata di ragazzo ricco e sicuro di sé, nasconde un passato non semplice, diverse insicurezze, e un cuore più grande di quanto si possa immaginare all’inizio.
Ho adorato la loro storia d’amore con i loro alti e bassi, il loro avvicinarsi per poi allontanarsi di nuovo. Ho avuto il cuore spezzato per Justin e ho fatto il tifo per questa coppia fino all’ultimo. Non potrete non amarli.

Spinning Out mi ha davvero conquistata, ho amato i due protagonisti e tutte le loro splendide esibizioni, certo, ci sarebbero state diverse cose da approfondire che, immagino, sarebbero state prese in considerazione nella seconda stagione. Mi spiace moltissimo che la serie sia stata cancellata ma, per fortuna, il finale è accettabile. Se amate il pattinaggio sul ghiaccio vi consiglio di dare una possibilità a questa serie.


Tiny Pretty Things

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Il finale, seppur aperto, chiude abbastanza bene la serie. Kat, finalmente, viene a patti con la sua malattia, comprendendo che non può mantenere il segreto con le persone che ama e sceglie di raccontare tutto a Justin e Jenn. Justin è comprensibilmente sconvolto soprattutto perché Kat gli ha confessato di amarlo mentre era in preda a una crisi e adesso si chiede se lei lo ama davvero o no. La stessa Kat dovrà fare chiarezza nei suoi sentimenti per poter dare a Justin la risposta sincera che il ragazzo si merita.
Per fortuna la serie si chiude dopo che Kat ha confessato i suoi sentimenti a Justin, stavolta senza che lui possa avere alcun dubbio in merito alla sua sincerità. Sono stata felicissima per questa coppia, temevo sul serio che la serie finisse con loro separati… penso che mi avreste sentito gridare maledizioni per un bel pezzo. XD Il finale chiude, per fortuna, tutte le questioni irrisolte. Justin e Kat sono finalmente una coppia, Carol si è rimessa in sesto e si vendica dell’uomo che ha sedotto e ingannato Serena, la stessa Serena sembra aver trovato un po’ di pace e tranquillità… la scena finale con l’inizio dell’esibizione di Kat e Justin è semplicemente perfetta.