Recensione al manga “Penguin Brothers”

[custom_frame_center][/custom_frame_center]

Buonsera cuplover,
voglio confessarvi una cosa, un mio piccolo progetto segreto (mica tanto!). Mi sono intestardita a fare la recensione dei manga di tutte le lettere dell’alfabeto mancanti, con la gioiosa approvazione della vampira che voi conoscete come somma fissata delle tazze (state attente che a volte potrebbero contenere sangue). Il tutto per dirvi come mai siamo arrivate al titolo di oggi: Penguin Brothers.

Vedete cuplovers questo manga è vecchissimo, ma meraviglioso, e quando mi sono trovata davanti alla lettera P chiedendomi che manga recensire ho capito che la risposta poteva essere solo una….

nel piattino abbiamo: shoujo   …azione, commedia, scolastico, romantico

Penguin Brothers

di Shiina Ayumi
VOLUMI: 5 (completo)

inedito in Italia

RECENSIONE DI MIKI:
Direttamente nei miei preferiti… cinque tazzine tondissime.

Hina Mishima è una sedicenne sveglia e molto determinata che ha perduto i genitori ed ora vive con lo zio, un giovane artista che si sposta in continuazione. Per la ragazza, costretta a cambiare frequentemente scuola, il trasferimento al Liceo Tokiwa sembra solo l’ennesimo cambio di scenario, ma ben presto è costretta a ricredersi! Prima di tutto arriva al liceo e vede i ragazzi indossare divise bianche o nere, quando invece non dovrebbe esserci l’obbligo della divisa, poi viene avvicinata da un tipo assurdo che finisce per rubarle il suo primo bacio!
Ben presto il quadro della situazione si fa più chiaro e emerge una situazione a dir poco assurda: la scuola è divisa in due gruppi di ragazzi che si fanno la guerra tra loro: i White, capitanati da Isshiki, un vecchio amico di Hina di cui però la ragazza non si ricorda, sono gli studenti migliori; e i  Black, capitanati da Nishizaki, che sono praticamente dei delinquenti. Chi non vuole schierarsi e va a scuola vestito normalmente viene definito Gray.

Quando Hina scopre che i ragazzi che entrano al liceo sono costretti a scegliere se entrare in un gruppo o nell’altro, pena continui atti di bullismo, decide di ribellarsi. Diventa quindi una Gray, mantenendo un atteggiamento neutrale… almeno all’inizio. Esasperata dalle continue vessazioni, Hina finisce per perdere le staffe e sfida i due capigruppo: se entro quattro mesi riuscirà a far aumentare il numero dei Gray facendo si che sia maggiore sia di quello dei White che di quello dei Black i due dovranno smetterla con le sciocchezze e bruciare le loro divise.

Questo manga per me “odora” di nostalgia… quanto l’ho amato!

Hina è una ragazza unica, invidio il suo carattere forte e determinato. Coraggiosa e leale, la ragazza nonostante la situazione finisce per stringere delle amicizie sincere e alla fine riuscirà davvero a ribaltare la situazione. In tutto il manga ti tormenta una sola domanda: quale è il legame tra Hina e Isshiki? Per il ragazzo lei è speciale, su questo non c’è alcun dubbio. Questo tormento ti accompagna per tutta la storia e sorprendentemente Shiina Ayumi è riuscita a dare una risposta che non facesse sembrare tutta la situazione una cavolata. L’ho adorata per questo. L’ho adorata davvero.

La storia, come già potete intuire, è avvincente e per niente scontata. Molto avventurosa, visto le peripezie che la ragazza si trova a fare per colpa degli White e dei Black, e ricca di colpi di scena.
Un paio di puntualizzazioni, prima di consigliarvelo però le faccio. Punto primo: romanticismo ce ne è poco, la storia è incentrata sulla situazione scolastica e sul misterioso legame tra Hina e Isshiki. Nonostante i ragazzi che le girano intorno siano diversi, non ci sono storie d’amore tra la protagonista e altri personaggi. Punto secondo: il manga, in un modo piuttosto blando e decisamente sul comico, parla di bullismo e forse la superficialità che dimostra nel farlo può dare fastidio. A questo proposito vorrei far presente due cose: la prima è che il manga è stato pubblicato su Ribon della Shueisha, noto per essere una rivista indirizza a un pubblico di ragazze molto giovani e quindi i temi difficilmente verranno trattati in modo troppo articolato; la seconda è che il manga è stato pubblicato nel 2000, quando di bullismo si parlava molto meno di ora.

Per il resto il manga è un amore, quindi dategli una possibilità!
A tradurlo in italiano è stato Italymanga.