Lovelight. Segnali d’amore: recensione del libro di B.K. Borison

Buon pomeriggio cucchiaini, chi di voi adora brioches, torte, macarons e una varietà di dolciumi? Oggi facciamo un salto nella pasticceria di Layla, controllate bene i valori del sangue perché in questo libro la glicemia raggiungerà vette incredibili, siamo letteralmente circondati da zuccheri e amore, una combinazione micidiale!
Oggi vi parlo “Segnali d’amore”, il terzo capitolo della Lovelight series di B.K. Borison, dove incontriamo Layla e Caleb.

Lovelight Segnali d'amore cover per la recensione su Le Tazzine di YokoNel piattino abbiamo
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Lovelight. Segnali d’amore

(Lovelight Farms)
B.K. Borison
Edito da NewtonCompton (12 gennaio 2024)
Pagine 340
€ 12,26 cartaceo – € 1,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE

Dopo una sfortunata serie di appuntamenti, Layla pensa che forse dovrebbe arrendersi e concentrarsi solo sul lavoro, sfornando i pasticcini più dolci di tutta Inglewild. In fondo però, Layla non chiede molto: le basterebbe qualcuno che non la abbandoni nel bel mezzo di una cena in riva al mare, lasciandole per giunta il conto da pagare. Per fortuna Caleb, il suo cliente preferito, ha la soluzione perfetta. Dopo averla tratta in salvo dall’ennesimo appuntamento catastrofico, le fa una proposta: perché non provare a uscire insieme per un mese? Solo per finta, naturalmente! Lui farà del suo meglio per rinnovare la fiducia di Layla nei confronti del genere maschile, e lei, in cambio, lo aiuterà a capire come far colpo sulle ragazze. Ma c’è un ingrediente che non hanno considerato… giorno dopo giorno, la chimica tra loro si fa sempre più rovente, e la voglia di spingersi oltre è più invitante dei brownies di Layla. Riusciranno a resistere alla passione?
Firma della recensione per Gaia con faccina
4 TAZZINE meno qualche piccola cosa.
tazzina piena di Gaia per le votazionitazzina piena di Gaia per le votazionitazzina piena di Gaia per le votazionivoto in tazzine tazza giù

“Lovelight. Segnali d’amore” è un dolcissimo slow burn, che si concentra sulla ricerca della persona giusta, senza eccessivi drammi o colpi di scena, ma con due protagonisti che catturano l’attenzione sin dai primi capitoli.

Abbiamo Caleb, un ragazzo timido che arrossisce nei momenti più dolci, la cui unica pecca è quella di avere un cuore grande ed essere troppo buono. Un ragazzo gentile, che sa sfoggiare le camicie hawaiane in maniera impeccabile e affascinante, e una cotta stratosferica per Layla.

Io ti vedo Layla Dupree.
Ti vedo benissimo. L’ho sempre fatto

Dall’altra parte invece abbiamo Layla, una ragazza che non crede più in sé stessa, che ha perso le speranze nel vero amore. Possedere una pasticceria in una location così romantica come la Lovelight Farm, non aiuta la sua vita amorosa.
Ciò che desidera veramente è quello che i suoi amici hanno trovato: la persona giusta, quella capace di farle battere il cuore, e non qualcuno che scompaia durante la cena, lasciandola con il conto da pagare.

Caleb ha la soluzione “perfetta”, una proposta semplice: un mese di appuntamenti senza impegno.

L’obiettivo è di rinnovare la fiducia di Layla sia in sé stessa che negli uomini, mentre contemporaneamente lei valuta Caleb e i suoi appuntamenti. Insomma, una situazione vantaggiosa per entrambi.
Tutti i vantaggi degli appuntamenti, senza la pressione dei sentimenti e le possibili aspettative non soddisfatte.

Peccato che entrambi non mettano in conto la chimica che si sprigiona man mano che vanno avanti negli appuntamenti.
Appuntamento dopo appuntamento, Caleb si svela agli occhi di Layla come un ragazzo simpatico e gentile, che mette tutto se stesso per darle quello che finalmente si merita.

E’ un romanzo perfetto per chi ama le storie d’amore con la A maiuscola, con il protagonista maschile dolce come lo zucchero.
Libro dopo libro, sto apprezzando sempre di più, come P.K. Borison crei dei protagonisti maschili positivi, sani, non “tossici”, con alle spalle delle famiglie sempre molto belle, unite e con delle storie d’amore al loro interno.

Mi è piaciuto molto questo libro, anche se di solito non sono appassionata di storie troppo dolci, eppure, è proprio la dolcezza la chiave di questo romanzo. È romantico, ma ha delle parti anche comiche, che mi hanno coinvolta completamente, trovandomi spesso in situazioni stravaganti insieme ai protagonisti e ridendo con loro.

Questo romanzo, come i due precedenti, è uno standalone, ma consiglio di leggerli in ordine, così da non perdere nessun dettaglio. Se non li avete ancora letti, vi suggerisco di recuperarli prima di immergervi nella storia di Layla e Caleb, ne vale davvero la pena.
Lovelight Farm si sta trasformando nel mio rifugio felice. In questo terzo capitolo, “Lovelight: Segnali d’amore”, come nei precedenti, possiamo già intuire chi saranno i prossimi personaggi che incontreremo, e vi confesso che non vedo l’ora!