FOCUS ON: Poteri paranormali e doni degli dei.

Buon giorno cuplovers!
Oggi parliamo di poteri paranormali. Di recente ho avuto modo di leggere il romanzo Dono degli dei (trovate la recensione QUI), nel suo romanzo Max Indelicato tratta molti temi interessanti, nella recensione non ho potuto approfondire più di tanto, altrimenti diventava chilometrica, così ho pensato di farlo qui.

Quando Ryan, va a fuoco, senza apparente spiegazione, Steve come prima ipotesi, parla di pirocinesi si tratta della capacità paranormale psicocinetica di controllare il fuoco o incendiare un oggetto con la forza del pensiero.
Alcuni pensano che una persona che possiede questo “dono” sia in grado di convogliare la propria “energia psichica” in un punto particolare, che può essere un oggetto o anche un essere vivente, nel nostro caso, il povero Ryan. L’energia si scaricherebbe sprigionando un piccolo incendio. Altri sostengono che la pirocinesi sia la capacità di far vibrare la materia a livello submolecolare, creando un attrito tra le particelle che la compongono; questo attrito genera calore che si sprigiona in un incendio della massa coinvolta (il che spiega in modo più esatto la parola cinesi, movimento, intesa appunto come il movimento degli atomi per mezzo della mente).
La pirocinesi, non è mai stata dimostrata scientificamente.

Un’altra ipotesi per spiegare quanto successo a Ryan, ipotesi poi scartata nel libro, è quella dell’autocombustione spontanea. Una serie di decessi negli ultimi tre secoli sono stati attribuiti proprio alla combustione spontanea. Il primo caso documentato fu Nicole Millet, nel 1725. La donna aveva problemi di alcolismo e il marito venne accusato del suo omicidio. Altro caso è relativo alla contessa Cornelia Bandi di Cesena che nel 1731 all’età di sessantadue anni, fu ritrovata nella sua stanza ridotta quasi completamente in cenere. Più recentemente altri casi sono stati, non ufficialmente, classificati come combustione spontanea. Tra questi il dottor Irving Bentley nel 1966 a Coudersport in Pennsylvania e nel 1980, a Gwent nel Galles, Henry Thomas, settantadue anni.

Le caratteristiche di questo fenomeno sono, solitamente: produrre un calore molto alto ma contenuto in una zona circoscritta. Il corpo della vittima viene sempre rinvenuto quasi completamente incenerito (per bruciare un corpo sono necessarie temperature sui 1.000 gradi come quelli usati nei forni crematori) ma gli ambienti circostanti non risultano particolarmente danneggiati dalle fiamme. Nel romanzo si parla anche dell’effetto stoppino o effetto candela inverso. Di solito, le vittime sono sovrappeso o obese e sono presenti fonti di calore esterne (pipe, sigarette, camini, stufe o simili). Quando i vestiti iniziano a bruciare, il grasso presente nel corpo della vittima inizierebbe a liquefarsi alimentando la fiamma. Insomma, il corpo che diventa combustibile, alimentando il fuoco. Meglio essere belli magri…

Joe, per svelare il mistero legato a Ryan, si rivolge a Don Kleid un sensitivo. E qui si parla della differenza tra medium e sensitivo… ma che differenza c’è?
Il medium sostiene di poter operare come intermediario tra la vita e la morte, dialogando con entità soprannaturali (fantasmi o altro). Il sensitivo, invece, ha percezioni extra-sensoriali. Infatti, il nostro Don Kleid, si aggira nel cerchio verde cercando di percepire qualcosa, toccando i rami, la terra etc. Altro argomento interessante è la trance. La donna a capo della misteriosa setta che cerca Deucalione è in grado di entrare in trance per avere della visioni mistiche indotte, forse, da Prometeo stesso o, almeno, è quello che dice la donna.

La trance è uno stato psicofisiologico caratterizzato da fenomeni quali insensibilità agli stimoli esterni, perdita o attenuazione della coscienza, (la donna sviene molto spesso) dissociazione psichica (parla con una voce diversa, da ragazzina, nonostante il suo aspetto fisico sia quello di un’anziana), che può essere indotto mediante ipnosi o autoipnosi. Alcune persone – sensitivi, sciamani, medium ecc. – riescono ad ottenerlo spontaneamente.

Ultima tappa nel nostro brevissimo tour nel paranormale… i Tulpa, un’entità incorporea creata attraverso particolari metodi meditativi sviluppati dai monaci, soprattutto i grandi lama tantrici. Nel romanzo, Ryan viene posseduto dal tulpa del fuoco che rischia di ucciderlo. Secondo tali credenze l’essere, che vive nel piano astrale, può essere visualizzato sotto molteplici aspetti, soprattutto quello animale, da altri monaci raccolti in meditazione.

Esistono narrazioni di combattimenti effettuati attraverso tali creature come rappresentazione morfologica della volontà del loro creatore. Nel romanzo il tulpa viene creato inconsapevolmente da Kia. La ragazza, che ha meditato davanti al fuoco, ha dato vita alla creatura senza saperlo.
Bene, spero che questo breve articolo, vi abbia incuriosito e che, magari, si spinga a sfogliare Dono degli Dei.