Lost at Present: recensione in anteprima del libro di Kerstin Gier

Buongiorno cuplovers, oggi vi parlo della mia ultima lettura: “Lost at Present”, l’ultimo romanzo di Kerstin Gier che esce oggi in tutte le librerie 🙂
Uscito ad anni di distanza dal primo volume si è rivelato una lettura decisamente migliore rispetto a “Le sorprese del buio”. “Lost at Present” mette davvero tanta carne sul fuoco e alcune cose rimangono un po’ poco approfondite. Un secondo volume più scorrevole e più appassionante rispetto al primo, con molta azione e tanta magia, ma con qualche piccola pecca. Se vi è piaciuto il primo volume, “Lost at Present” non potrà che conquistarvi.

Nel piattino abbiamo

Lost at Present

(Vergissmeinnicht: Was bisher verloren war)
Kerstin Gier
Edito da Corbaccio (29 agosto 2023)
Pagine 448
€ 16,90 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Compagni di scuola: un legame particolare, che a volte sbiadisce nell’indifferenza, a volte resta simpatia oppure antipatia, a volte diventa qualcos’altro, a prescindere dal punto di partenza… Quinn e Matilda hanno tante cose che li separano, ma un legame potente che li unisce e che li rende speciali: entrambi appartengono al mondo di tutti, ma Quinn può anche oltrepassare la Soglia, una dimensione in cui prendono vita creature immaginarie, idee e desideri. E Matilda, con la sua curiosità e la sua intelligenza, è l’unica persona che riesce ad aiutarlo a districarsi in questa realtà parallela. Una realtà fantastica ma al contempo pericolosissima, perché è abitata anche da presenze oscure e minacciose che vogliono condizionarla eliminando tutti coloro che nel mondo degli uomini sanno dell’esistenza della Soglia: e in particolare Quinn, che sembra destinato ad avere un ruolo speciale. Ma Quinn può contare su Matilda e sulla forza che insieme sprigionano e che è determinata ben più dalla sfera dei sentimenti che provano l’uno verso l’altra che non dai poteri soprannaturali…

Delizioso, 4 TAZZINE E MEZZO!

Lost at Present è stata davvero una bella lettura. Rispetto al primo libro è molto più scorrevole, soprattutto perché le spiegazioni più importanti sono già state date e si evita lo “spiegone” e le tante nozioni che rallentavano la narrazione del primo libro. C’è più azione e ci sono molti personaggi nuovi, sfortunatamente però, molti non vengono approfonditi e si perde anche l’occasione per costruire dei villain interessanti e ben caratterizzati. Da un lato, quindi, ci sono dei considerevoli miglioramenti rispetto al primo volume, Lost at Present mi è piaciuto di più, d’altra parte però, rimangono alcuni degli aspetti negativi già presenti.

Partiamo subito con il botto… nei primissimi capitoli, Quinn ha un faccia a faccia con Severin. Quest’ultimo è in fuga e sembra deciso a collaborare con Giacinto e Quinn, peccato che l’uomo muoia poche pagine dopo. Un vero peccato, non tanto perché amassi particolarmente Severin, ma perché così viene a mancare un villain fortemente legato ai protagonisti, senza contare che non sapremo mai perché Severin abbia deciso di lavorare per Frey. Con la sua morte scopriamo però che, quando una creatura della Soglia muore, tutti coloro che lo conoscevano si dimenticano di lui, ma allora come mai Quinn continua a mantenere i propri ricordi? Anche in questo volume, il passato e l’identità di Quinn sono al centro della storia, il mistero sulla morte del padre si infittisce e il desiderio di fare chiarezza porteranno il ragazzo a scoprire una strana “setta” i cui membri hanno trovato un modo per varcare la Soglia senza essere Discendenti.

I nuovi personaggi, purtroppo, non vengono molto approfonditi. Non mi sono dispiaciuti, ma rimangono parecchio sullo sfondo. Ad avere sempre più importanza in questo secondo volume sono il brillante Bax (il doccione amico di Matilda) e Giovanna D’Arco che, cacciata dalla sua Centuria, decide di godersi per la prima volta la giovinezza. Bax è divertente, spumeggiante ed è stranamente appassionato di serie tv, senza dubbio uno dei miei personaggi preferiti nonché lontano parente di Xemerius, il più famoso demone della trilogia delle Gemme. Giovanna è il personaggio con l’evoluzione più inaspettata, sparito Severin e cacciata dalla propria Centuria sembra decisa a sotterrare l’ascia di guerra e a godersi una seconda giovinezza… sarà vero o la sanguinaria nex ha qualche secondo fine? Ci sarà da fidarsi di lei?

In questo volume i legami tra questa saga e le precedenti si fanno sempre più stretti e non solo per via di Bax. Come vi sentireste sapendo che il vostro ragazzo può varcare una mistica Soglia e viaggiare per mondi fantastici dove ci sono draghi, nani, navi che solcano i cieli, fate e demoni? Matilda è una ragazza dolce e sognatrice consapevole dell’esistenza di un mondo magico al quale, però, non è ammessa. Quinn fa di tutto per impedirle di entrare nella Soglia, non perché non la voglia al suo fianco, ma perché conosce i pericoli di quel mondo. Matilda però è pur sempre un adolescente che nella vita reale è costretta a passare gran parte del tempo a messa, o con i parenti o a qualche campo estivo a tema biblico (che incubo…) Quale adolescente non punterebbe i piedi e non farebbe di tutto per entrare nella Soglia? Ed ecco che quel mondo dei sogni che abbiamo esplorato nella trilogia dei Sogni torna a fare capolino… Ho adorato l’esistenza di un legame con le altre saghe come, in qualche modo, sia tutto connesso e mi chiedo se, chissà, magari nel prossimo volume rivedremo qualche volto noto.

Un portale delle stelle da riaprire, una profezia che sembra farsi sempre più vicina, demoni, sfingi, mondi incantati da esplorare, amicizie tradite e una delicata storia d’amore… Lost at Present contiene tutto questo e cerca di dare il giusto spazio a tutti gli elementi che lo compongono, riuscendoci solo in parte. Una bella lettura che lascia col fiato sospeso in attesa del prossimo volume. Se cercate un buon fantasy young adult questo titolo è quello che fa per voi.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE

Mi è piaciuto molto il modo in cui Matilda ha sfruttato le temibili Sfingi per eliminare la Fimera, è stato ingegnoso. Tutto sembrava essersi concluso per il meglio: Quinn e Matilda sono felici, hanno dei nuovi amici e la minaccia della profezia sembra lontana ma ecco spuntare il fantomatico pupillo di Frey, tale Than, che sembra voler uccidere Quinn e che, invece, aggredisce Matilda probabilmente per rapirla…
Non me lo aspettavo assolutamente, davvero un bel colpo di scena finale. Mi è piaciuto davvero tanto proprio perché inaspettato. Perché non tentare di eliminare l’avversario? In che modo vogliono usare la ragazza? Matilda riuscirà a liberarsi? Per avere le risposte toccherà attendere il prossimo volume che, a questo punto, aspetto con ansia. Spero che non ci voglia troppo tempo *_*.