Voce del Mare Review Party: retelling de La Sirenetta

Buona sera cuplovers!

In questa calda serata di giugno vi presento la nostra tappa dedicata a un romanzo che mi ha davvero sorpreso: Voce del Mare di Corinna Bowen. Sin da quando ho visto la cover di questo romanzo e scoperto che si tratta di un retelling de “La Sirenetta”, ho deciso che lo avrei letto. Amo i retelling e La Sirenetta è una delle mie fiabe preferite, e, speravo davvero che questo romanzo si sarebbe rivelato una bella lettura e così è stato. La Bowen è riuscita dare nuova vita alla fiaba che conosciamo usando solo alcuni degli elementi presenti in La Sirenetta per dare vita a una storia ricca di miti e leggende africane che mi erano del tutto sconosciute prima di approcciarmi alla lettura di questo romanzo. Voce del Mare gronda magia e miti da ogni riga è ricco di creature uscite dal folclore e dal mito sapientemente sfruttate dall’autrice per dare una nuova vita alla fiaba che tutti conosciamo.letazzinediyoko voce del mare cover

nel piattino abbiamo:

Voce del Mare

(Skin of the Sea)
Natasha Bowen
Edito da Mondadori (24 maggio 2022)
Pagine 252
€ 18,90 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Un tempo, quando era ancora umana, Simi pregava gli dèi. Ora che è una sirena, una Mami Wata, è al loro servizio, anche se non riesce a rinunciare ai ricordi della sua vita precedente. Il suo compito, come quello delle sue sei sorelle, è di cercare e raccogliere le anime degli uomini e delle donne gettati in mare dalle imbarcazioni cariche di schiavi dirette al Nuovo Mondo; e, dopo averle onorate, fare in modo che possano tornare, benedette, alla loro terra d’origine. Ma un giorno, quando da una di quelle navi viene buttato in acqua un ragazzo ancora in vita, avviene l’impensabile. Simi decide di portarlo in salvo, contravvenendo così a una delle più antiche e inviolabili disposizioni divine. Per fare ammenda, sarà costretta a recarsi al cospetto di Olodumare, il Creatore Supremo, ma per poterlo incontrare, dovrà prima affrontare un viaggio pieno di ostacoli, nel corso del quale incontrerà terre ricche di insidie e creature leggendarie e si ritroverà ancora una volta a sfidare gli dèi, mettendo a rischio non solo il destino di tutte le Mami Wata ma anche quello del mondo così come lo ha conosciuto fino ad allora.


Un meraviglioso retelling: 5 TAZZINE meno qualche piccola cosa
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Quando spogli il mare della sua pelle non sai mai cosa puoi trovare.

Voce del Mare mi ha affascinato fin dalle prime righe grazie alla scrittura elegante ed evocativa dell’autrice in grado di far immergere il lettore nel mondo incantato delle Mami Wata.

Simidele è una Mami Wata da poco tempo, le sue gambe hanno lasciato il posto a una coda di pesce e la sua missione è quella di seguire le navi degli schiavisti e recuperare le anime degli sventurati che vengono gettati in mare, morti in seguito alle percosse degli schiavisti o alle terribili condizioni in cui vengono tenuti. Quando mi sono approcciata a La Voce del Mare non mi aspettavo di trovarvi dei rimandi storici né che questi avrebbero avuto tanta importanza, invece, il tema della schiavitù e della deportazione è molto importante e la cosa mi ha piacevolmente stupito contribuendo a rendere questo romanzo ancora più unico nel suo genere.

Simidele vorrebbe poter fare qualcosa di più oltre che raccogliere le anime dei morti e non capisce perché le Mami Wata devono limitarsi a questo triste, per quanto importante, compito. Ed è per questo che, quando, accostandosi all’ennesimo corpo trovato in acqua, si accorge che il ragazzo è vivo, non può lasciarlo al suo inevitabile destino.

Quello che né Simidele, né il lettore può immaginare è che salvare Kola dalle acque si rivelerà una disgrazia che potrebbe porre fine alla vita di tutte le Mami Wata. Ho apprezzato che, per una volta, sia stata una buona azione a scatenare tutta la serie di ripercussioni che danno il via al romanzo. Il dio supremo, il freddo e implacabile Oludumare, ha deciso che gli Orisha non devono immischiarsi nella vita e nella morte degli umani e questo include anche la dolce Yemoja che, già una volta, ha infranto questa regola per creare la Mami Wata. Se Oludumare dovesse scoprire che Simidele ha infranto le regole sarà la fine per tutte loro… Ho adorato come gli orisha vengono descritti dall’autrice come una presenza costante nella vita degli umani, questi dei non si limitano ad osservare la vita degli umani ma intervengono spesso, alcuni per proteggere i loro fedeli, altri per distruggerli. Gli dei sono creature maestose, affascinanti, strane, a volte benevole, altre terribili e implacabili. L’unica possibilità per salvare le Mami Wata e Yemoya è quella di invocare la clemenza di Olodumare prima che il malvagio Eshu, il messaggero del dio, lo informi di quanto ha fatto. La figura di Eshu, ricorda in tutto e per tutto quella di Loki (non la versione della Marvel). Eshu è invidioso del potere altrui, astuto e vuole di più dalla sua vita, pur apparendo abbastanza poco nel romanzo, il villain della storia è comunque tratteggiato bene.

Portare a termine la missione si rivelerà però quasi impossibile e la storia, che potrebbe sembrare fin qui, abbastanza semplice, diverrà man mano sempre più intricata e vedrà aggiungersi alle sue maglie non solo il destino delle Mami Wata ma quello di tutta l’umanità perché se il piano del dio ingannatore andrà a buon fine egli otterrà un potere sconfinato che gli permetterà di affrontare persino lo stesso Olodumare. Riusciranno Simidele e Kola a fermarlo?

Voce del Mare è un retelling unico del suo genere che mescola alcuni degli elementi cardine della fiaba della Sirenetta con leggende e miti africani dando vita a una storia originale, affascinante e avvincente. Non potrete fare a meno di restare affascinati dalla storia di Simidele, dal suo coraggio e dalla sua determinazione, dall’affetto che lega Kola alla sua famiglia, dalla crudeltà degli dei che, anche se, a volte, aiutano gli umani, possono rivelarsi freddi come il pungente vento invernale e divorati da una devastante sete di potere. Le descrizioni dei villaggi, degli usi e costumi dei popoli sono così vivide che non potrete fare a meno di sentirvi trasportati in terre lontane, forse più reali di quanto non sembri… Voce del Mare è un viaggio che va assaporato e che non posso che consigliarvi. Voce del Mare ha tutti i tratti di un racconto epico, di una fiaba proveniente da terre lontane dove il profumo del mare si mescola a quello delle spezie.


Cinder

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Devo ammettere che la parte finale del romanzo è quella che mi ha convinto leggermente meno e il motivo per cui non do le cinque tazzine piene… La morte dei compagni di viaggio di Simidele e Kola non mi ha colpito come avrebbe potuto, questo, perché nessuno di loro è particolarmente approfondito. Un vero peccato perché erano tutti personaggi interessanti.

Il finale vero e proprio però mi ha colpito, ero convinta che, alla fine, innamoratasi di Kola, la dolce Simidele sarebbe diventata spuma di mare, come nella fiaba di Andersen. La promessa di Simidele a Olokun è stata inaspettata, immaginavo che la ragazza gli avesse promesso qualcosa ma non mi aspettavo per nulla che avesse giurato di rimanere al fianco del dio, a fargli compagnia nella terra dei morti. Un finale davvero amaro per la povera Simidele, sinceramente, avevo immaginato che avrebbe ritrovato la madre o addirittura che Olodumare, in segno di riconoscenza, l’avrebbe fatta tornare umana… Un finale decisamente amaro per la protagonista, inaspettato e molto più in linea con quello della fiaba di Andersen di quanto mi aspettassi.

Skin of the Sea Series

  1. Voce del Mare (Skin of the Sea)
  2.  (Soul of the Deep)