La libreria degli amori impossibili: recensione del libro di Elisabetta Lugli

Buonasera cuplovers, oggi vi parlo di “La libreria degli amori impossibili” di Elisabetta Lugli.
Ogni tanto sento l’esigenza di staccare dal fantasy per immergermi in un bel romance che mi faccia sognare… questo romanzo è riuscito nel suo intento? La risposta è NI. La libreria degli amori impossibili è un libro davvero carino, ma che non si è rivelato una di quelle letture in grado di coinvolgermi completamente, non è uno di quei romanzi che ho divorato con l’ansia di scoprire come andava a finire.
Mi ha intrattenuta piacevolmente, ma non posso dire che sia una lettura indimenticabile.

nel piattino abbiamo:

La libreria degli amori impossibili

Elisabetta Lugli
Edito da Newton Compton Editori (18 maggio 2017)
Pagine 248
€ 9,90 cartaceo – € 4,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Anna vive a Torino e lavora alla Stella Polare, una libreria che offre ai suoi lettori una scelta di libri ricercati e raffinati. Quel posto le piace, nonostante stranezze di Adele, la ricca proprietaria dal carattere brusco, a volte ostile. La vita di Anna si divide tra una stramba famiglia, amiche particolarissime che però portano buonumore nelle sue giornate e la storia con Edoardo, che non è mai davvero decollata. La sua routine s’interrompe quando, una mattina, legge sul giornale locale che Claudia, la sua migliore amica ai tempi dell’università, ha avuto un incidente. Combattuta sul da farsi, decide alla fine di andare a trovarla in ospedale, non sospettando che quella visita cambierà la sua vita… Luca, il ragazzo con cui stava anni prima e che è rimasto nel suo cuore, non l’ha mai tradita. E Claudia che glielo ha fatto credere. Le sue decisioni sono state quindi un errore? Come sarebbero andate le cose con Luca, se non lo avesse lasciato? Anna torna in libreria letteralmente sconvolta. Ma non sa che il destino sta per giocarle un altro scherzo. Luca, proprio quel giorno, entra alla Stella Polare…

Tre tazzine e mezza… la classica lettura che si definisce carina.

La libreria degli amori impossibili è un romanzo che parla di cambiamenti, della ricerca di una propria stabilità interiore e anche del coraggio che ci vuole per prendere delle decisioni drastiche ma che, nonostante questi aspetti positivi, a mio avviso, non colpisce come potrebbe. La storia non ha molti colpi di scena e la parte più interessante, è quella centrale, l’unica davvero inaspettata del romanzo che, per il resto, prosegue su una strada un po’ prevedibile.

Anna ha una vita piuttosto tranquilla, fa la commessa in una libreria di nicchia, la Stella Polare, ha un fidanzato e, a parte il rapporto non proprio idilliaco con la proprietaria della libreria, Adele, non ha alcun problema al mondo. A dare uno scossone alla sua vita ci penserà una notizia che viene dal passato, un passato che Anna credeva morto e sepolto.
Vi è mai capitato di pensare a come sarebbero potute andare le cose se aveste fatto delle scelte diverse? A volte basta poco per cambiare la nostra vita per sempre ed è quello che è successo ad Anna quando, anni prima, la sua migliore amica le rivelò di aver sorpreso il suo ragazzo con un’altra. Luca è stato il grande amore di Anna, fino a quando Claudia le rivelò che lui la tradiva e la loro storia finì… nonostante siano trascorsi anni, Anna non si è ancora ripresa del tutto da questo tradimento, tuttavia, quando scopre dai giornali che Claudia è rimasta vittima di un incidente, decide di mettere da parte i brutti ricordi e andarla a trovare non immaginando neanche lontanamente che questa decisione potrebbe di nuovo cambiare tutto. In preda ai sensi di colpa, Claudia le confessa che, anni prima, le aveva mentito. Non sorprese mai Luca a tradire Anna, voleva solo avere un’occasione per stare con lui. Lo desiderava e sapeva che l’unico modo per averlo era eliminare Anna dall’equazione. Come vi sentireste dopo aver scoperto di aver lasciato il ragazzo che amavate… per niente? Non bene, questo è sicuro. Anna si fidava ciecamente di Claudia e non avrebbe mai immaginato che quest’ultima potesse mentirle. Certo, leggendo una cosa del genere adesso è normale pensare che, se è bastato così poco per farla dubitare, allora forse non lo amava davvero… beh, in ballo c’è anche altro, Anna era una ragazza molto insicura e non si sentiva all’altezza di Luca. Vedeva come una sorta di miracolo il fatto che lui uscisse con lei, per questo ha creduto così facilmente all’amica che, secondo lei, non aveva nessun motivo per mentirle… e adesso?

Questa notizia non dovrebbe cambiare proprio nulla visto che Anna è fidanzata con Edoardo… ed ecco che Luca rispunta nella sua vita facendole mettere tutto in discussione. La storia, d’ora in poi, potrebbe prendere una svolta banale e prevedibile invece devo dire che l’autrice ha saputo stupirmi con un finale inaspettato e molto realistico che lascia un po’ con l’amaro in bocca ma senza dubbio originale.
La vera e propria svolta nella storia però viene dalla signora Adele, l’arcigna proprietaria della libreria che, un bel giorno, parte per una crociera senza più tornare… Ho apprezzato molto il messaggio legato alla signora Adele. Anna ha lavorato per anni al suo fianco e l’ha sempre considerata solo una donna burbera, non si è mai sforzata di vedere sotto la superficie. Il messaggio del romanzo sembra quindi quello di non fermarsi alle apparenze perché chiunque può nascondere un passato difficile che l’ha portato a diventare quello che è. E, forse, se si ha la pazienza di scoprirle, le persone possono regalarci delle sorprese inaspettate.
La storia della signora Adele è la parte del romanzo che ho preferito e il suo personaggio è senza dubbio quello meglio riuscito. Anna è una protagonista debole, all’inizio del romanzo si rende conto che la storia con il fidanzato non ha futuro iniziando una relazione con Luca che, tuttavia, non avrà lo sviluppo che immaginavo… se Anna è molto sfortunata in amore è davvero fortunata dal punto di vista lavorativo dove tutto sembra sempre andare per il verso giusto, cosa che ho trovato un po’ poco realistica.

La libreria degli amori impossibili è un libro molto carino con ottimi spunti che, se approfonditi, mi avrebbero sicuramente spinto a dare un voto più alto, la sensazione che ho avuto è che, volendo inserire tante cose all’interno del romanzo, (la storia di Adele, quella del padre di Anna, il lavoro per rinnovare la libreria etc…) non ne sia stata approfondita nessuna a sufficienza. Una lettura molto carina ma che non è riuscita a far breccia nel mio cuore di lettrice.


Aspettami fino all’ultima pagina

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

La storia di Adele si è rivelata davvero tristissima ed è la parte del romanzo che mi è piaciuta maggiormente, perché è stata l’unica che mi ha davvero sorpresa. Ho apprezzato la sua scelta di cambiare completamente vita dopo aver inscenato la propria morte ed anche l’aver voluto lasciare i parenti a bocca asciutta. Ottimo modo per chiudere con stile i conti lasciati in sospeso.
La storia del padre di Anna, tornato in famiglia solo per via del tumore al cervello, l’ho trovata abbastanza triste mentre la relazione tra Anna e Luca si chiude grazie al destino. Da un lato sono d’accordo che la loro relazione non fosse destinata a continuare ma che rimanesse nel passato; d’altra parte… devo dire che questo finale mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca.