Intervista a Emanuele Petrilli
Oggi per la nostra rubrica “Una bevuta in compagnia” abbiamo il piacere di ospitare Emanuele Petrilli autore di Semeru – la grande battaglia, trovate la mia recensione qui.
Intervista a Emanuele Petrilli
A CURA DI STREGA DEL CREPUSCOLO (Chiari)
Benvenuto nel salotto virtuale delle Tazzine, posso offrirti qualcosa?
Ciao Chiara, grazie per l’ospitalità. Pensavo a cosa avrei voluto nella tazzina, una pallina di gelato alla vaniglia si può?
Certamente ^_^.
Presentati ai nostri lettori: chi è Emanuele Petrilli? Quali sono i tuoi autori e libri preferiti?
Un ragazzo assolutamente normale, con una vita normale e fortunata, un tipo ottimista. Lavoro in una multinazionale della consulenza e divido il tempo libero fra fidanzata, passeggiate con i cani e sport. Oltre a questo, sono appassionato di tutto ciò che abbia una storia da raccontare, dai videogiochi al cinema, passando ovviamente per la lettura. Il mio autore preferito in assoluto è senz’altro Stephen King. Adoro le sue atmosfere, il suo modo di evocare situazioni al limite dell’immaginazione. Ultimamente capita che qualche suo libro mi deluda, ma immagino sia concesso a chi produce di continuo una tale mole di storie. I miei generi preferiti, comunque, sono il fantasy e i thriller, di ogni tipo. Libro preferito? Jurassic Park di Michael Crichton: ogni tanto lo tiro giù dalla libreria e lo rileggo.
Complimenti per il tuo libro pubblicare con un grande editore non è facile, ti va di raccontarmi qualcosa dell’avventura che ha portato alla pubblicazione di Semeru?
Grazie per i complimenti Chiara. Hai fatto bene a definirla avventura, si tratta senz’altro di questo. Semeru era “pronto” da qualche tempo, qualche ritocco qua e là, e decisi di farlo leggere in famiglia e a pochi amici, sia per avere suggerimenti che per scovare immancabili refusi. Dopo questa fase, nel giugno 2013, inviai il file del romanzo a circa 35 case editrici, grandi medie e piccole. Il giorno seguente inviai cinque buste con il manoscritto cartaceo, per quelle poche case editrici che ancora preferivano il volume fisico. Escluso qualche risponditore automatico, per molto tempo nessuno rispose. Poi, dopo quasi un anno, arrivò una lettera della Mondadori. Una grande emozione, senza dubbio. Mi chiedevano qualche modifica, e io provai a migliorare il testo (non fui capace di cambiarlo chissà quanto, comunque). A novembre 2014 ho firmato il contratto, anche questo momento una grande emozione. Ma se devo individuare l’attimo in cui mi ritrovai il cuore in gola, fu quando l’editor mi inviò la bozza di copertina. Vedere Semeru rappresentato, vederlo in “formato libro” mi ha davvero commosso.
La prima cosa che attira il lettore è la cover: come hai scelto quella per il tuo romanzo?
La copertina del romanzo che hai visto mi fu proposta da Mondadori insieme ad un’altra. Ci pensai su qualche ora e alla fine scelsi quella che è ora di dominio pubblico. Anche l’altra non era male, ma questa è molto più “fantasy”. Questa figura incappucciata e senza volto mi rimarrà nel cuore per sempre.
Com’è nata l’idea che ha portato alla stesura del tuo libro?
Questa domanda mi viene fatta spesso. Tanto tempo fa, ne sognai una parte. Appena sveglio buttai giù quello che mi ricordavo e poi col tempo (anni) ne è uscita la storia di Semeru. Quella che avete letto e quella che è ancora nella mia testa. Sono sempre stato un “fantasticatore”, non è stato difficile sviluppare quel sogno, ma naturale. Ho anche un’altra storia molto diversa in sviluppo e indovina un po’? Ispirata anche questa ad un sogno. Per ora è ancora solo un germoglio però!
Raccontami qualcosa di Semeru. Come hai scelto il nome del protagonista, ha qualche significato particolare? [custom_frame_right][/custom_frame_right]
In realtà no. Anche il nome era parte del sogno. Semeru è anche il nome di un vulcano dell’isola di Giava. Suggestivo no? Anche Semeru è un po’ come un vulcano, se continuerete a leggere delle sue avventure lo scoprirete.
Chi sono gli Uru’q?
Gli Uru’q sono abitanti di Eupheria, molto simili agli uomini. Per loro, mi sono ispirato ai nephalem della Bibbia. Il loro ruolo nella storia è ancora un po’ confuso, volutamente. Rappresentano il bene o il male? Sarei curioso che fossero i lettori a rispondere a questa domanda. Per me, nessuno dei due. Sono quelli che sono: abili guerrieri, potenti stregoni dalla vita sconfinatamente lunga. Lottano per la loro sopravvivenza, obbedendo alle regole con cui sono stati creati.
Come funziona la magia nel tuo libro?
La Dras’terya è il filo conduttore che anima tutti gli eventi. E’ marionetta e marionettista al contempo. Strumento e scopo insieme. Libera e incatenata. Dono degli dei e maledizione. Alcuni aspetti della magia ancora non sono stati approfonditi da Semeru a sufficienza, il vero potenziale della Dras’terya ancora non si è mostrato. Nella seconda parte della storia, vedrete Semeru crescere molto sotto questo aspetto.
Potresti scegliere, per i nostri lettori, una citazione dal tuo romanzo?
Visto la domanda che mi hai appena fatto, lascio che sia Rexor a spiegarti cosa è la magia: <<“La magia è quella forza, quell’energia con cui ogni cosa è stata creata. Il nome corretto è Dras’terya. Ogni essere vivente ha questa energia dentro di sé, perché essa stessa è necessaria alla vita, più dell’aria che respiri e del cibo che mangi.” “Quindi ognuno di noi può utilizzarla.” Scemerà stava cominciando a capire cosa volesse dirgli il vecchio. “No” fu la risposta decisa.>>
Semeru –la grande battaglia- è solo l’inizio della storia, stai già lavorando al seguito, oppure è già pronto?
Sarebbe fantastico se fosse pronto. Purtroppo non è così: il tempo si riduce sempre più, proseguendo con le avventure quotidiane. E il ridottissimo tempo che riesco a dedicare a questa mia passione è ora totalmente assorbito dalle attività di pubblicizzazione di Semeru. Al seguito sto lavorando, spero di avere una bozza pronta quanto prima. Siete curiosi di sapere come prosegue?
Al momento, il tuo romanzo è disponibile solo in ebook, è prevista anche un’edizione cartacea?
Solo in versione digitale, per il momento. Alla Mondadori ho ceduto solo i diritti per la pubblicazione digitale, ma spero fortemente che il futuro di Semeru sia sugli scaffali delle librerie.
Grazie mille per la tua disponibilità, sperando di poter leggere presto il seguito delle avventure di Semeru ti faccio un grossa in bocca al lupo per tutto.
Crepi il lupo e grazie infinite per l’ospitalità!
valy
26 Aprile, 2015Molto interessante questa intervista 🙂
Emanuele Petrilli
26 Aprile, 2015Grazie Valy!
nunzia viceconte
23 Maggio, 2015Peccato soltanto che non vi sia il cartaceo 🙁 io uso l’ereader solo lo stretto necessario :/
Emanuele Petrilli
25 Maggio, 2015Ciao Nunzia! Mi dispiace per la scelta editoriale, so che a molti non è congeniale. Fammi sapere se Semeru dovesse entrare nella categoria “necessario” 😛