His Dark Materials: recensione della prima stagione della serie tratta dalla trilogia di Pullman

Buon pomeriggio cuplovers, oggi vi parlo di una serie tv che ho visto qualche tempo fa e che si è rivelata davvero una bella visione: His Dark Materials, serie tratta dalla trilogia di Philip Pullman, è forse la serie più fedele al romanzo da cui è tratta che abbia mai visto. Ho letto la trilogia di Pullman tanti anni fa, è stato uno dei miei primi fantasy *_* (che ricordi) e mi colpì davvero molto. Quando uscì il film ispirato alla Bussola d’Oro ne fui davvero contenta, peccato però che si rivelò un flop, da allora non pensavo sarebbero più usciti degli adattamenti di questa trilogia e l’annuncio della serie tv fu una bella sorpresa. Sono riuscita a recuperare questa prima stagione solo di recente e non potevo non parlarne con voi.
His Dark Materials locandina prima stagione per la recensione su Le Tazzine di Yoko

nel piattino abbiamo
film serie tv fantasy

His Dark Materials

DISPONIBILE SU Sky
STAGIONI 3 -conclusa-
TRATTA DAlla trilogia His Dark Materials di Philip Pullman


4 TAZZINE E MEZZO, un’ottima trasposizione
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His Dark Materials è una serie che ho guardato con piacere, è davvero ben fatta, gli interpreti sono perfetti per le loro parti, la cgi fa il suo, le scene d’azione sono buone ed è davvero fedelissima al romanzo.

His Dark Materials narra la storia della giovane Lyra Belacqua, una ragazzina coraggiosa e testarda che si ritroverà, suo malgrado, al centro di eventi che cambieranno per sempre il suo mondo e non solo.

Lyra vive in un mondo dove ogni umano è accompagnato dalla nascita da un daimon, una creatura “magica” che rappresenta l’anima degli umani. I daimon non sono solo questo però, sono amici, compagni leali che farebbero qualsiasi cosa per il loro umano e che ne comprendono i sentimenti più nascosti come nessun’altro può fare. I daimon mutano costantemente forma, fino a stabilizzarsi quando, da bambini, si entra nella pubertà. La vita di Lyra scorre tranquilla al Jordan College dove lei e Pantalaimon possono vivere mille avventure nella sicurezza del college più prestigioso di Londra, godendo delle occasionali visite di Lord Asriel, zio e unico parente in vita della bambina.
Lyra è una ragazzina coraggiosa, cocciuta, molto determinata e sogna di vivere quelle avventure che suo zio affronta ogni giorno, senza riuscire a capire perché l’uomo non la porta con sé. A farle compagnia al Jordan college, oltre ai professori di cui, ormai, è amica, c’è il piccolo Roger, orfano come lei e suo unico amico.

A sconvolgere la vita tranquilla di Lyra sarà la notizia che, in tutta Londra, i bambini gyziani stanno scomparendo. I gyziani sono una comunità numerosa, nomadi che si spostano sui fiumi e vivono su grandi barche, non hanno una vera e propria patria e, per questo, le autorità tendono a ignorarli. Così, quando i loro figli cominciano a scomparire misteriosamente, rapiti dai fantomatici Ingoiatori, toccherà a loro cercarli. La vicenda che vede coinvolti i gyziani cela una per nulla velata critica a come, nella nostra società, certe categorie di persone vengano ignorate dalla società, in questo caso, i nomadi. L’evento cardine che da inizio alla storia è il rapimento, da parte degli Ingoiatori, del più caro amico di Lyra, il piccolo Roger. Lyra è disposta a tutto pur di ritrovare il suo migliore amico ma è una bambina: cosa potrà mai fare da sola?

Il mondo creato da Pullman è sì ricco di meraviglie, ma anche opprimente. Se il Jordan College, dove è cresciuta la nostra Lyra, rappresenta l’amore per la conoscenza, la scoperta e l’innovazione, l’Intendenza per L’Oblazione è una moderna Santa Inquisizione che governa con il terrore. Lyra si ritroverà coinvolta in questo secolare scontro quando, dopo la partenza di Lord Asriel, verrà affidata alle cure di Madame Coulter. Lord Asriel e Madame Coulter interpretati da James McAvoy e Ruth Wilson sono a dir poco perfetti se l’uno incarna alla perfezione l’amore per la scienza e l’esplorazione l’altra rappresenta perfettamente la donna crudele, piena di contraddizioni e ciecamente fedele all’intendenza per l’oblazione che troviamo nei libri. Sebbene abbia letto i libri tantissimi anni fa, quando è comparsa madame Coulter, ho ricordato perfettamente quanta paura mi avesse fatto il suo daimon e quanto avessi odiato quella scimmia dorata. Nella serie, invece, la scimmia dorata mi ha fatto più pena che altro. Madame Coulter odia il suo daimon che, per lei, è il simbolo del peccato, della perdita della purezza dell’infanzia e lo punisce spesso, punendo, in tal modo, anche se stessa.
Finita tra le grinfie di coloro che le hanno portato via Roger, Lyra dovrà affrontare una mirabolante avventura per ritrovare l’amico.

Orsi corazzati, streghe, profezie, bambini rapiti e portali verso altri mondi danno vita a una splendida avventura.

His Dark Materials è una serie davvero fedele al libro, tranne per qualche piccolo dettaglio. Non rammento che il personaggio di Will facesse la sua comparsa già nel primo romanzo. La scelta di aggiungerlo nella prima stagione, da un lato, non l’ho trovata malvagia perché, in questo modo, il personaggio viene esplorato meglio, d’altro canto però è un cambiamento bello grosso di cui si poteva tranquillamente fare a meno. Nel complesso promuovo la serie, è molto fedele al libro, gli attori sono tutti azzeccati, c’è azione, ci sono mondi meravigliosi tutti da scoprire e i daimon sono stupendi.
Non metto la parte spoiler in questa recensione perché, come ho già detto, la serie è davvero uguale al libro quindi, se lo avete letto, non troverete praticamente nessuna differenza, se non lo avete letto e volete vedere la serie ovviamente non vorrete spoiler e quindi la chiudo qui.

Vedrò la seconda stagione? Assolutamente sì. La serie si compone di tre stagioni, una per libro, due le trovate già su Sky mentre la terza deve ancora arrivare da noi.