Freaks Out: recensione dell’ultimo film di Gabriele Mainetti

Buona sera cuplovers!
Oggi, dopo tanto tempo torno a parlarvi di un film. Qualche giorno fa sono andata a vedere Freaks Out, nuovo film di Gabriele Mainetti e non potevo non parlarvene. Sono andata a vedere questa pellicola senza nessuna particolare aspettativa solo con una certa curiosità e devo dire che il film mi è piaciuto parecchio.

Signore e signori, l’immaginazione diventa realtà e niente è come sembra!

nel piattino abbiamo:
film serie tv fantasy

Freaks Out

REGIA di Gabriele Mainetti
DURATA 141 minuti


voto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine Strega del Crepuscolo

Prima di iniziare questa recensione devo ammettere che, ebbene sì, sono consapevole di avere dei pregiudizi sui film italiani in generale, ne vedo davvero pochi e ancora meno fantasy. Nonostante qualche recensione non molto incoraggiante, tuttavia, questo film mi aveva davvero incuriosito e, alla fine, la scelta di andarlo a vedere si è rivelata quella giusta.

Finalmente un film con persone dotate di poteri straordinari che non sono supereroi. Amo la Marvel e mi piacciono i film sui super eroi ma… tranne qualche eccezione, spesso, le trame tendono ad assomigliarsi e poi, ultimamente, ne ho visti troppi di fila credo, insomma avevo bisogno di qualcosa di diverso e il film di Mainetti lo è.

I protagonisti di questo film sono davvero dei freaks, degli emarginati, mal visti da tutti la cui unica possibilità di avere un lavoro e una vita più o meno normale è lavorare nel circo di Israel l’unico luogo dove la gente viene per ammirare le loro doti, invece che per sbeffeggiarli. Matilde, Cencio, Fulvio e Mario sono una scombinata famiglia, un tutt’uno con il circo che vedrà la propria quotidianità distrutta per sempre dall’incombere della guerra. Il legame tra i protagonisti viene messo alla prova quando Israel, dopo averli convinti a partire per l’America, sparisce misteriosamente con tutti i loro risparmi. Matilde è molto affezionata all’uomo e si rifiuta di credere che li abbia abbandonati mentre i suoi amici sono molto più scettici di lei. Israel è davvero fuggito abbandonandoli o gli è successo qualcosa?
I poteri dei protagonisti sono tutti molto interessanti, Mario è l’uomo calamita, Fulvio ha una forza sovrumana (come anche il suo aspetto), Cencio può manipolare gli insetti e Matilde usa l’energia che c’è dentro di lei.

Altro protagonista indiscusso è il villain della storia che in questo film non è una mera figura di contorno o poco approfondita, anzi. Franz è un nazista convinto, nonché, a sua volta un freak, egli infatti è dotato del dono della chiaroveggenza. Nelle sue visioni ha visto il suicidio di Hitler e l’arrivo di quattro persone dotate di poteri sovrumani che potrebbero salvarne le sorti. Franz non ha potere nell’esercito e quello che ha gli è stato dato dal fratello maggiore, Amon, che gli ha concesso del tempo per trovare questi fantomatici esseri dotati di poteri sovrumani… il rapporto tra i due fratelli è molto conflittuale. Amon sopporta a stento Franz, si considera superiore a lui e gli ha dato una possibilità solo per via del loro legame di parentela, e, probabilmente, per prendersi il merito casomai le previsioni del fratello si dovessero rivelare utili. Franz è un personaggio interessante e tragico, ama il nazismo, brama il potere e vuole essere apprezzato, riconosciuto, in special modo dal fratello di cui, allo stesso tempo, invidia la posizione all’interno del Reich ma di cui brama l’approvazione. Crudele, folle, vede nei freak della sua visione la sua possibilità di essere un eroe e non vuole lasciarsela scappare. Franz è il personaggio più complesso e ben tratteggiato del film sebbene non abbia molto più spazio rispetto agli altri. Ho adorato Franz e trovo che l’attore sia stato molto bravo a rendere un personaggio complesso in così poche scene.

Gli eventi si susseguono abbastanza velocemente fino ad arrivare al punto di svolta della storia: l’incontro tra Franz e i freaks. Fulvio, Matilde, Cencio e Mario riusciranno a scappare dalle grinfie di Franz? La visione dell’uomo è davvero destinata ad avverarsi?

Nonostante Freaks Out tratti tanti temi diversi (il sentirsi degli emarginati, l’importanza della famiglia, il senso di colpa e la paura di qualcosa che non si riesce a controllare), la storia scorre molto bene. I personaggi sono tutti sufficientemente delineati, certo, alcuni possono risultare un po’ stereotipati ma, nel complesso, la cosa non mi ha dato fastidio. La storia è abbastanza semplice e lineare ma non più di altri cinecomics ben più blasonati. Freaks Out è un cinecomics senza esserlo davvero, è la storia di una famiglia per scelta e di un uomo ingannato dalle sue stesse visioni.

Se siete un po’ stanchi dei soliti film sui supereroi, pur apprezzando il genere, vi consiglio di dargli una possibilità.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Il finale di questo film non è particolarmente originale, non mi ha fatto saltare sul sedile del cinema, però è il finale che ci si poteva aspettare e che, in certo senso, ci sta, per una storia autoconclusiva che deve chiudere tutte le questioni lasciate in sospeso. Fulvio, Matilde, Cencio e Mario cercano in tutti i modi di salvare Israel che non li aveva abbandonati ma era stato catturato dai tedeschi e caricato su un treno assieme ad altri ebrei da deportare. Nonostante gli sforzi dei quattro però, Israel si sacrifica per salvare la vita a Matilde.
Il sacrificio dell’uomo che ha sempre considerato un padre, il dolore e la rabbia, fanno sì che Matilde decida di usare i suoi poteri per vendicarne la morte e per sgominare una volta per tutte gli uomini di Franz intervenuto per catturarli di nuovo. Quando Franz vede la sua fidanzata, Irina, morire, comprende tragicamente che la sua visione non riguardava il suicidio di Hitler ma il proprio. L’uomo si toglie la vita con un colpo di pistola dopo aver preso in prestito, solo per breve tempo, il potere che tanto bramava.

Fulvio, Matilde, Cencio e Mario sono liberi di proseguire il loro viaggio e di costruirsi una nuova vita. Potranno unirsi a un nuovo circo o creare un loro spettacolo o prendere una strada del tutto diversa, l’unica cosa certa è che staranno assieme. E vissero tutti felici e contenti.

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2 Comments
  • Katerina
    7 Dicembre, 2021

    Anche a me è piaciuto proprio tanto, più ambizioso di Lo chiamavano Jeeg Robot, e forse leggermente meno a fuoco, ma l’ho apprezzato tantissimo. Mi spiace che sia andato proprio male al botteghino, spero che all’estero riesca a rifarsi.

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      7 Dicembre, 2021

      è il primo film di Mainetti che vedo e devo dire che mi è piaciuto tanto *_* non sapevo fosse andato così male al botteghino, è un vero peccato che non si dia qualche possibilità in più ai film fantasy italiani U_U

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