Elvis: recensione al film di Baz Luhrmann

Buona sera cuplovers, oggi vi parlo di un film biopic che consiglio a tutti di vedere: “Elvis” di Baz Luhrman.
Mesi fa sono andata a vedere questo film senza avere troppe aspettative, ma con tanta curiosità e devo dire che mi è piaciuto davvero molto. Austin Butler interpreta Elvis alla perfezione stupendomi per la sua bravura, prima di questo film lo avevo visto per bene solo in Shannara e non mi aveva per nulla colpito in modo positivoche dire se non che sono davvero felice di essermi ricreduta su di lui?

nel piattino abbiamo:
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ElvisLocandina film Elvis

REGIA di  Baz Luhrmann
recensione di strega faccina
Bellissimo, QUASI 5 TAZZINE
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Elvis è un film che mi è piaciuto davvero molto, elogiato da pubblico e critica, il film si concentra sul complesso rapporto tra Elvis e il suo manager, il colonnello Tom Parker. Sebbene vi siano molti altri personaggi all’interno della pellicola sono Elvis e il Colonnello i protagonisti assoluti della storia. Il rapporto tra i due è molto complesso e la figura del Colonnello rimane avvolta da un filo di mistero che vi lascerà con tante domande… e che non potrà che intrigarvi. Tom Parker è l’uomo che ha rovinato Elvis, sfruttandolo fino all’ultimo, e la scelta di fare di lui la voce narrante del film si è rivelata vincente. Credo sia stata una delle poche volte che ho visto Tom Hanks interpretare un personaggio così negativo e il vedere un attore che, di solito, interpreta sempre ruoli positivi, nei panni del Colonnello, aiuta a ingannare lo spettatore circa le sue intenzioni, almeno all’inizio…

La storia ha inizio con la scoperta del giovane Elvis da parte del Colonnello che da subito capisce di avere di fronte a lui una vera e propria star, la carta vincente che potrebbe permettergli di diventare ricco e si avvicina al ragazzo promettendogli di farlo diventare famoso. Il bello di Elvis è che non mirava tanto a fare fortuna quanto a far arrivare la sua musica, a potersi esibire e ad avvicinarsi a quelle leggende della musica che lo avevano Elvis film colonelloprofondamente colpito fin da bambino. Una volta accettato di essere rappresentato dal Colonnello ha inizio la vorticosa ascesa di Elvis. Conoscere il Colonnello è sia una benedizione che una maledizione per Elvis che ha con lui un rapporto conflittuale e problematico, lo stesso Colonnello rimane, per molti versi, un mistero. Era apolide e il suo passato è ancora avvolto nel mistero… Elvis, all’inizio, voleva bene al Colonnello come un padre, ed è stato quest’ultimo a stargli vicino in molti momenti difficili della sua vita tuttavia, col passare del tempo, diventa evidente come questo rapporto fosse soffocante e come il Colonnello abbia sfruttato Elvis, arrivando, in alcune occasioni, a tarpargli le ali sfruttando quell’affetto, quella quasi co-dipendenza che li legava.

Il film mostra luci e ombre di Elvis ma senza soffermarsi troppo sul lato più cupo della sua vita, la sua dipendenza da pillole è mostrata ma non troppo approfondita, invece ho apprezzato vedere come Elvis veniva contestato, all’epoca, per i suoi movimenti pelvici, per la sua amicizia con artisti neri e come volessero impedirgli di esibirsi. È stato interessante vedere come movimenti che oggi non desterebbero nemmeno un’alzata di sopracciglia, all’epoca abbiano causato una simile mobilitazione per impedire ad Elvis di esibirsi. Mi è piaciuto vedere Elvis non piegarsi, provarci ma, alla fine, rifiutarsi di rinnegare se stesso. *Ho adorato che ci siano state scene originali affiancate poi dal film per mostrare l’accuratezza con cui sono state ricreate le scene dei concerti. Un plauso al regista per l’accuratezza di questa scene.

Elvis è un biopic un po’ romanzato ma i punti salienti sono abbastanza fedeli alla storia, cosa che ho apprezzatofilm Elvis molto. La seconda parte del film segna l’inizio del decadimento di Elvis ed è… abbastanza straziante, è molto triste assistere alla caduta di un cantante che aveva tutto. Ciò che ha segnato il tracollo di Elvis è stata la sua prigionia all’International dopo la decisione del Colonnello che il suo pupillo si sarebbe esibito solo lì per saldare i suoi debiti di gioco. Ed è triste proprio perché Elvis si fidava ciecamente del Colonnello… ed è stato tradito proprio da colui di cui si fidava di più.

Elvis non è un film perfetto (anche se mi è piaciuto moltissimo), se è vero che il rapporto tra Elvis e il Colonnello è davvero ben esplorato, quello tra Elvis e Priscilla è un po’ troppo accennato. Solo in una certa scena del finale si capisce quanto lei deve averlo amato e quanto deve essere stato difficile per lei… un peccato perché il loro rapporto avrebbe potuto essere approfondito un po’ di più. La prima parte del film è un po’ troppo frenetica mentre la seconda è forse un pochino lenta ma si tratta proprio di piccole cose. Elvis è un film che mi è piaciuto davvero molto, le quasi tre ore di film scorrono che è un piacere, gli attori protagonisti si sono rivelati perfetti, nel complesso non posso che consigliarvi di vedere questa pellicola.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

La seconda parte del film è quella più triste e, in un certo senso, straziante. Elvis vorrebbe separarsi dal Colonnello ma quest’ultimo sta male e il cantante si sente in colpa all’idea di abbandonarlo restando legato all’avido manager. Il Colonnello sfrutta questo infarto per legare Elvis a un contratto con l’International Hotel di Las Vegas. Hotel con cui il Colonnello, giocatore d’azzardo incallito, era in debito… è terribile vedere come il Colonnello sfrutti il buon cuore e l’affetto che Elvis nutre per lui per sfruttarlo per coprire i propri debiti. Non solo, l’uomo arriverà a minacciare di rovinare Elvis se lui proverà a licenziarlo, mostrandogli una lista di tutti i debiti, veri o presunti, di Elvis verso il Colonnello.
Costretto a rimanere prigioniero all’International, Elvis si lascia andare diventando sempre più grasso, prigioniero di una gabbia d’oro da cui potrà uscire solo alla morte. La scena dove si vede un Elvis molto ingrassato cantare in uno degli ultimi concerti all’International è davvero straziante.
Il colonnello Parker ha davvero portato Elvis alla morte tarpandogli le ali e gettandolo nell’abisso della depressione? Per me ha decisamente contribuito… e voi cosa ne pensate?