House of the Dragon: recensione della seconda stagione

Buona sera cuplovers, oggi torno su questi lidi per parlarvi della serie che attendevo di più quest’anno, la seconda stagione di House of the Dragon.
Questa seconda stagione si è rivelata una stagione di transizione con tantissimi dialoghi e poche scene d’azione. Confesso che alcune parti le ho trovate davvero lente e avrei voluto poter “mandare avanti veloce”, nonostante questo anche questa seconda stagione ha saputo conquistarmi sebbene la trovi inferiore rispetto alla prima.

House of the Dragon locandina seconda stagione su Le Tazzine di Yoko recensionenel piattino abbiamo:
film serie tv fantasy

House of the Dragon

BASATA su Fuoco e Sangue
DISPONIBILE su Sky
Probabilmente saranno 4 stagioni

4 TAZZINE E MEZZO
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La seconda stagione di House of the Dragon è una stagione di costruzione dei personaggi, di alleanze e rivalità e di preparazione a quella che sarà l’inevitabile guerra tra la fazione dei Verdi e quella dei Neri. Una stagione con pochi momenti d’azione e tanti intrighi.

Una delle cose che emerge con più chiarezza da questa seconda stagione è la differenza profonda tra Neri e Verdi. I Neri, nonostante tutte le loro pecche, sono una famiglia. Nel corso di questa stagione ci sono diverse scene dove Rhaenyra mostra il suo affetto per i figli e il legame tra i fratelli è innegabile. Rhaenyra è stata cresciuta da un padre che la amava profondamente e lei penso abbia sempre voluto che anche i suoi figli crescessero nell’affetto, per questo, seppur Jace ha le sue insicurezze, non è venuto su psicopatico come Aemond (che poi gli vogliamo bene lo stesso al pazzoide). Anche il rapporto tra Rhaenyra e Daemon viene messo a dura prova ma sembra uscirne, alla fine, rafforzato. Daemon non ha mai davvero accettato che suo fratello Viserys, verso cui provava non solo un forte affetto ma anche il desiderio di venire… lodato e riconosciuto da lui, abbia scelto la figlia come sua legittima erede. Daemon prova un sentimento complicato per Rhaenyra, la ama, ma pensa anche che il posto sul trono spettasse a lui… sentimento con cui dovrà scendere a patti e lo farà quando si ritroverà ad Harrenhal dove avrà una lunga (purtroppo) serie di visioni che lo aiuteranno a venire a patti con i suoi complicati sentimenti. Veramente, a un certo punto, non ne potevo più delle visioni di Daemon ad Harrenhal, spero davvero che, in futuro, il personaggio di Daemon avrà una storyline come si deve.

Al contrario i Verdi… Aemond e Aegon si odiano ed Alicent sembra incapace di dimostrare affetto ai figli. La scena dove Aegon richiama la madre mentre è a letto svenuto e lei non lo sente è davvero struggente. Quando l’unico in grado di provare a reggere le redini di questa disastrata famiglia, Otto Hightower, viene mandato via da Aemond, ecco che tutto precipita. Come se non bastasse c’è da dire che i Verdi hanno come braccio destro il prode Coccinello/Criston Cole/il personaggio più odiato della serie. Cocc … ehm Criston Cole raggiunge picchi di “odiosità” in questa serie che, al confronto, Joffrey era il personaggio più amabile dei Sette Regni. In questa stagione ho molto rivalutato Aegon che, alla fine, può solo far pena. Nessuno ha mai creduto che potesse davvero fare il re e, del resto, lui nemmeno lo voleva, era contento di passare le sue giornate a gozzovigliare e a divertirsi con gli amici e invece, a causa dell’ambizione di suo nonno, si è ritrovato su un trono a dover fare la bella statuina. E l’unica volta che prova a dimostrare il suo valore finisce mezzo carbonizzato, raggiungendo un livello di sfortuna difficilmente eguagliabile.

Ho adorato tutta la parte dedicata ai Semi di Drago. La parte quando gli aspiranti cavalieri affrontano i draghi è stupenda e questa mossa da ai Neri un certo vantaggio sui Verdi. Riusciranno a mantenerlo? Ulf, Hugh e Addam saranno probabilmente personaggi chiave nelle prossime stagioni, per ora mi sembrano tutti interessanti, specie Hugh. Non vedo l’ora di vederli maggiormente in azione. Mi è piaciuto che abbiano dato più spazio a Jace, che, all’inizio, potrebbe sembrare altezzoso, si è poi rivelato un bel personaggio con molte insicurezze e profondamente consapevole di quanto il suo status sia incerto. E, per quanto sua madre cerchi di rassicurarlo, solo Baela sembra riuscire a rincuorarlo e, spero, a dargli forza.

Questa seconda stagione di House of the Dragon è una stagione di mezzo che prepara la strada per quella che sarà La Danza dei Draghi, una stagione di transizione che serve alle due fazioni per radunare alleati e draghi, c’è una sola, bellissima battaglia che, purtroppo, si è portata via uno dei miei personaggi preferiti… Avrei sicuramente preferito che tutta la parte dedicata al soggiorno di Daemon ad Harrenhal fosse più breve (ma molto più breve) ma, nel complesso ho amato anche questa seconda stagione. A voi è piaciuta?

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Ma quanto è stata straziante l’ultima battaglia della Regina che non fu? Ho adorato il personaggio di Rhaenys. La scena quando fa voltare il drago ben sapendo che contro Vhagar avrebbe perso la vita è davvero commovente.
I nuovi cavalieri di draghi mi sembrano promettenti e non vedo l’ora di vedere Rhaena sul drago selvatico, me lo sentivo che avrebbe avuto un drago anche lei, alla fine.
Mi chiedo cosa diamine sia successo a Otto Hightower che, a fine serie, vediamo imprigionato da qualche parte… che sia stato Larys a farlo rinchiudere per avere il controllo su Aegon? Mi chiedo anche il senso di far avere una visione a Daemon che gli fa credere che la sua famiglia sarà destinata ad ergersi come ultimo baluardo contro gli Estranei quando, alla fine, a risolvere tutto sarà Arya Stark… che stiano pensando davvero di riscrivere le ultime stagioni di Game of Thrones? Non sarebbe male nemmeno se usassero, in qualche modo, House of the Dragon per spiegare l’origine degli Estranei… chissà.