Dov’é finita Audrey? Recensione del libro di Sophie Kinsella

Buongiorno cup lovers, sono Pamela e, da oggi, scriverò anche io sul blog 🙂 Amo leggere libri, il mio genere preferito è il fantasy, ma leggo spesso anche tantissimi altri generi. Sono un amante dei gatti, la mia micina si chiama Penelope e come hobby creativo mi dedico all’uncinetto. Una delle mie autrici preferite è Sophie Kinsella. Leggere i suoi libri è sempre piacevole e divertente e tra le mie ultime letture c’è “Dov’è finita Audrey?”.

Nel piattino abbiamo:

Dov’è finita Audrey?

(Finding Audrey)
Sophie Kinsella
Edito da Mondadori (18 giugno 2019)
Pagine 316
€ 5,99 ebook – cartaceo flessibile € 7,90 rigido € 12
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TRAMA DELL’EDITORE
Audrey ha quattordici anni e da tempo non esce più di casa. Porta perennemente grandi occhiali scuri, e non certo per fare la diva, ma perché questo è il suo modo per proteggersi dalle persone che la circondano e sfuggire al rapporto con gli altri. A scuola le è successo qualcosa di brutto che l’ha profondamente segnata, e ora Audrey è in terapia per rimettersi da attacchi d’ansia e panico che non le permettono di condurre una vita serena e avere contatti con il mondo esterno. Prigioniera nella propria casa, riesce a guardare negli occhi solo Felix, il fratellino più piccolo. Suo fratello Frank, invece, ha un anno più di lei ed è ossessionato dai videogames e – con grande preoccupazione della madre iperprotettiva e vagamente nevrotica – non si stacca un attimo dal computer e dal suo amico Linus che condivide la sua stessa mania. Quando Audrey incontra Linus per la prima volta, nasce in lei qualcosa di diverso, e piano piano riesce a trovare il modo di comunicargli le sue emozioni e le sue paure. Sarà questa la scintilla che aiuterà non solo lei, ma la sua intera famiglia scombinata. “Dov’è finita Audrey?” è un romanzo caratterizzato da una grande empatia in cui si ride e ci si commuove. Sophie Kinsella riesce ad alternare momenti di puro humour ad altri più seri e teneri con grandissima sensibilità, raccontando il percorso verso la guarigione di una fantastica e coraggiosa ragazzina e parlando al cuore di tutti.
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Dov’è finita Audrey? è un libro che si distacca un po’ dal solito genere della Kinsella perché è rivolto ad un pubblico più giovane. La nostra protagonista, infatti, è una liceale, mentre di solito i personaggi di questa autrice sono persone adulte.
Audrey (che parla in prima persona al lettore) è una ragazza di quattordici anni che è stata vittima di bullismo. A causa di questo ha lasciato la scuola, si è chiusa in casa e, per non incrociare lo sguardo delle persone (neanche dei suoi familiari) indossa dei grandi occhiali da sole neri. Soffre di attacchi di panico, non esce più di casa e non riesce più a relazionarsi con le persone. È un personaggio ben caratterizzato e delineato che ti conquista subito.

Audrey sta cercando di recuperare la sua vita dopo i traumi subiti dalle sue compagne. Ad aiutarla nel suo percorso ci saranno Sarah, la sua psicoterapeuta che assegna alla protagonista dei “compiti” molto particolari e stravaganti, e la sua famiglia. È proprio grazie ad uno di questi compiti che vedremo e conosceremo la sua famiglia con il documentario che Audrey gira su di loro. È una narrazione molto particolare perché viene raccontato tutto tramite filmato e sono di sicuro tra i momenti più divertenti del libro.
La famiglia è composta da: una madre pronta a tutto per salvare suo figlio maggiore dalla tecnologia (anche troppo) e da tutti i pericoli di internet, un padre premuroso ma con poco polso e che asseconda le follie della moglie, Frank il fratello maggiore sempre arrabbiato con i genitori e il mondo intero fissato con i videogiochi e, infine, il piccolo Feliz l’unico che Audrey guarda senza occhiali.

Mi tolgo gli occhiali scuri e osservo la sua faccetta tonda e aperta. Felix è l’unico che riesco a guardare negli occhi. Gli occhi dei miei genitori… per carità. Sono pieni di preoccupazione e paura di troppa consapevolezza. E anche troppo amore, se capite cosa intendo

Le cose iniziano a cambiare quando conoscerà Linus, un ragazzo amico di suo fratello Frank che lentamente riesce ad instaurare con lei un rapporto di amicizia, iniziato con dei bigliettini per poi diventare qualcosa di più.

Sicuramente non è la solita storia, perché anche se lo stile della Kinsella è facilmente riconoscibile (leggero, asciutto e spensierato), in realtà è una storia toccante e che affronta tematiche molto attuali su cui riflettere come il bullismo, gli attacchi di panico, e i pericoli della rete. Dov’è finita Audrey? tocca tutti questi temi importanti in modo garbato e sensibile, anzi mi sarebbe piaciuto che fossero più approfondite alcune cose che restano un po’ in sospeso. Ma nel complesso è una bella lettura che vi consiglio. Trovo che sia anche un buon libro per iniziare a leggere questa autrice se non l’avete ancora fatto.