Blog Tour: “Absence – La memoria che resta” di Chiara Panzuti

Buon giorno cuplovers, oggi vi presentiamo la nostra tappa del blogtour dedicato ad “Absence-la memoria che resta” ultimo romanzo della trilogia di Chiara Panzuti. La fine di un lungo viaggio alla ricerca di un’identità perduta, azione, disperazione e amore vi attendono tra queste pagine.

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Absence.
La memoria che resta

Chiara Panzuti
Edito da Lainya (09 maggio 2019)
Pagine 334
€ 15,00 cartaceo – € 4,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
In questo episodio conclusivo della serie di Absence, la squadra Gamma è di nuovo riunita, ma i rapporti sono tesi e le liti frequenti: Jared e Christabel non si fidano più di Faith, dopo il periodo che ha trascorso con gli Alfa sull’isola di Bintan; Scott è l’unico a non dubitare della sua lealtà. Decisa a proteggere i suoi amici e a conoscere il vero scopo del gioco spietato che li ha resi invisibili al mondo, Faith segue le indicazioni della mappa lasciatale da Ephraim, prima dell’ultima prova a Clyde River. Raggiunge così la squadra Alfa a Iqaluit, Canada, dove la ragazza comincia a scoprire la vera identità di Davon − l’uomo in nero −, i fantasmi che abitano l’impetuosa Abigail e la natura della sua attrazione verso Ephraim.
A poco a poco tutti i tasselli andranno finalmente al loro posto, componendo il disegno crudele congegnato dall’Illusionista, un uomo ossessionato dal proprio passato e divorato dal desiderio di vendetta. Nella prova finale, il suo piano perverso condurrà Faith e i suoi amici a scontrarsi con i propri limiti, il dolore e la morte, ma soprattutto svelerà loro il valore dell’amicizia e la forza interiore maturata da ciascuno durante quell’atroce esperienza.
Tornare a essere visibili è davvero essenziale per realizzare se stessi?
Fino a che punto l’essere riconosciuti dagli altri determina la nostra esistenza?
La memoria che resta è l’ultimo capitolo di un percorso di crescita personale, che dallo smarrimento dell’infanzia, dalla rabbia dell’adolescenza, approda alla consapevolezza dell’età adulta. La storia di quattro ragazzi che affrontano la battaglia più grande: diventare adulti in un mondo che li ignora, cercando di definire se stessi.
Un libro magnetico dal finale inaspettato dove l’obiettivo non è più tornare ciò che si era, ma accettare ciò che si è diventati.


Cinque tazzine… meno qualche piccolissima cosina.
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Absence-la memoria che resta è un viaggio affascinate alla ricerca di un’identità perduta dove, per sopravvivere, è necessario trovare la forza di andare avanti, di ricostruirsi, di cambiare, di accettare le proprie debolezze per diventare più forti.

Faith è tornata dai suoi amici per aiutarli, per portare a termine con loro l’impresa iniziata nel primo volume ma, dopo il tempo trascorso con gli alfa, qualcosa sembra essere cambiato per sempre. Faith si sente impotente, qualsiasi cosa faccia sembra solo far infuriare Jared che, ormai, pare provare solo sospetto e risentimento per lei. Del vecchio Jared, il ragazzo conosciuto tanti mesi prima, ormai non rimane più nulla e sembra deciso a scaricare su Faith tutta la sua rabbia e un risentimento ingiustificato. Il rapporto tra i due ragazzi, che sembrava tanto forte nei volumi precedenti, ci viene rivelato per quello che è: Faith e Jared si sono conosciuti quando avevano già smarrito la loro identità e come si può amare davvero qualcuno quando si è così persi? La verità è che nessuno di loro può tornare ad essere quello di un tempo, sono cambiate troppe cose, troppo è andato perso e, per quanto faccia paura, l’unica soluzione è ricostruire le loro identità da zero. Ricominciare tutto da capo, scoprire chi si è davvero, nel profondo, è una cosa che terrorizza. Faith è pronta ad andare avanti ma i suoi compagni non lo sono.
Faith è una ragazza incredibilmente forte e coraggiosa e non perché sia pronta a lottare con tutte le sue forze ma perché non teme il cambiamento e le perdite che esso comporta. Così quando si rende conto che la sua presenza sta distruggendo Jared, decide di allontanarsi, unendosi agli Alpha.

“A volte stare insieme distrugge e basta.”

Se i Gamma si stavano distruggendo, gli Alpha sembrano avere “quasi” tutto sotto controllo. Sono entrati nell’esperimento di loro spontanea volontà, hanno uno scopo ben preciso e i mezzi per raggiungerlo… eppure potrebbero esserci delle cose che nemmeno loro sanno, intenzioni nascoste, doppi giochi. Gli Alpha sono pronti a lottare per realizzare il desiderio di Benjamin Carter, colui che si cela dietro l’Illusionista ma lo conoscono davvero? Quando tutto ebbe inizio Benjamin e il suo amico Robert stavano studiando il siero dell’invisibilità, un progetto senza precedenti, uno strumento capace di rendere infallibili le missioni militari in territorio straniero. Erano vicini al loro obbiettivo quando l’MI6 minacciò di togliere loro i fondi. Robert, che credeva sinceramente nel progetto, decise di fare lui stesso da cavia… e prevedibilmente l’esperimento fallì. Il suo stesso creatore finì per soccombere agli effetti collaterali del siero che lo portarono al suicidio. Per questo Benjamin desidera portare a termine il progetto dell’amico, trovando delle cavie in grado di tollerare il siero, dimostrando che l’invenzione sua e di Robert non è un fallimento. Eppure c’è qualcosa che stona in questa storia… mi sarei aspettata che Benjamin volesse partecipare in prima persona, raccogliere lui stesso i campioni, esaminarli. Invece preferisce rimanere nell’ombra, al sicuro, distaccato. La sensazione che ho avuto è che, alla fine, non gli importasse davvero dell’amico ma che abbia usato il suo ricordo per convincere gli Alpha a collaborare.

Tornata tra gli Alpha, Faith trova dei momenti di pace tra le braccia di Ephraim, trascorrendo con lui pochi istanti rubati, prima che la situazione precipiti di nuovo, prima che qualcuno li tradisca e che la loro guida muoia, lasciandoli soli, senza sapere di chi fidarsi. Il mondo sembra capovolgersi e tutto quello che, fino ad ora, sembrava certo, non lo è più. Davon ha lasciato loro un incarico che sembra impossibile e l’ultima prova si avvicina. Soli contro tutti riusciranno ad arrivare alla fine dell’ultima prova? Incontreranno mai l’Illusionista?
Ho apprezzato davvero molto il significato dell’ultima prova e la forza di Faith, il modo in cui si ricostruisce, si accetta per quella che è, difetti compresi, e sceglie di vivere. Accettare chi si è davvero, superare il dolore… vivere può essere la cosa più difficile. Ho adorato Abigail, con la sua ostinazione, la sua forza e l’ho amata per essere riuscita ad ammettere le sue colpe, così come ho adorato Ephraim per come capisce Faith e per quello che ha fatto, alla fine, per lei, per Abigail, per tutti loro. Anche Scott si è riconfermato tra i miei personaggi preferiti per il suo ottimismo, per come cerca sempre di dare forza agli altri, per come ama Christabel.

Absence- la memoria che resta è la degna conclusione di una lunga ricerca e un nuovo inizio che lascia un po’ l’amaro in bocca ma che reca con sé anche tanta speranza. Un libro mai banale, profondo, ben scritto e con tanta azione che vi trascinerà fino all’ultima pagina con il fiato in gola. Se cercate una bella trilogia, Absence è quello che fa per voi.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Ero davvero curiosa di vedere finalmente Benjamin Carter l’uomo che ha dato via a tutto, che ha creato l’NH1, che ha reso invisibili dei ragazzi innocenti e ha distrutto le loro vite e quando, finalmente, il fantomatico Illusionista fa la sua comparsa… è stato una delusione. Avrei voluto scoprire più cose su di lui, capirlo meglio. A Benjamin interessa solo aver portato a termine il proprio esperimento, è convinto che il siero da lui creato a costo di tanti sacrifici sia un bene; è un fanatico. Non comprende i sentimenti di Abigail, nonostante anche lui abbia subito una perdita, il che mi fa pensare che la morte dell’amico sia stata solo una scusa per convincere gli Alpha a collaborare con lui… Mi sarebbe piaciuto leggere almeno un capitolo scritto dal suo punto di vista per capirlo meglio.
La resa dei conti è rapida e insoddisfacente, Benjamin è stato sì ucciso dal colpo sparato da Faith ma ha portato con sé quello che sapeva… e il lieto fine è decisamente amaro cosa che, da un lato, mi ha stupito e ho trovato niente affatto scontato ma, dall’altro, mi ha lasciato con l’amaro in bocca. I ragazzi sopravvissuti sono tornati visibili (i miei personaggi preferiti, ovviamente, sono morti) ma Benjamin ha mentito loro… non esiste un antidoto al siero che ha cancellato la memoria dei loro cari o, se esisteva, era custodito nella mente dell’uomo. Tornare indietro è impossibile, ricostruirsi, ritornare interi e andare avanti, creando una nuova vita è l’unica possibilità. È la via più dura ma anche l’unica possibile per avere una speranza di felicità.
Un finale che mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca, specie per la madre e la sorellina di Faith ma che ho apprezzato, nonostante tutto, per la sua originalità rispetto a un più scontato happy ending.

Nulla scompare per sempre: ogni cosa rimane, immortale, nell’aria e nel vento, dovunque e da nessuna parte, come un corpo invisibile che sa di esistere ancora.

Absence trilogy

  1. Absence – il gioco dei quattro
  2. Absence – l’altro volto del cielo
  3. Absence – la memoria che resta

 

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4 Comments
  • Francesca Resa
    17 Maggio, 2019

    Lo so, sarebbe stato più scontato ma avrei preferito un finale diverso T_T

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      18 Maggio, 2019

      Con tutti i personaggi salvi? A me è spiaciuto moltissimo per loro, avrei preferito vederne morire altri XD

  • Silvana C.
    17 Maggio, 2019

    Per me questa serie è partita molto bene ma poi si è persa qualcosa per strada, con questo non voglio dire non mi sia piaciuto anzi, ma credo che avrebbe potuto dare di più

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      18 Maggio, 2019

      Ho adorato il messaggio della trilogia e il percorso di Faith… avrei voluto scoprire qualcosa di più sull’Illusionista, questo assolutamente sì, è quello che mi è mancato in questa trilogia.

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