Recensione al manga “Baraou no Souretsu” (Requiem of the Rose King) di Aya Kanno

Buonasera a tutti, sono di frettissima perchè il temporale ha già fatto saltare la luce una volta e vorrei avere il pc spento per evitare il bis. Quindi, facendola breve: eccovi la recensione di “Baraou no Souretsu”, arrivato in Italia con il titolo “Requiem of the Rose King” 😉

nel piattino abbiamo: ???… romantico, drammatico, fantasy, avventura , storico.

Baraou no Souretsu

Titolo italiano: Requiem of the Rose King
di Aya Kanno
VOLUMI: 9 (in corso)
Starcomics

RECENSIONE DI MIKI:
Una bella lettura, quattro tazzine tonde tonde.
tazzina miki uptazzina miki uptazzina miki uptazzina miki uptazzinaDOWN

Nell’Inghilterra del XV secolo, lo scontro tra due dinastie in lotta per il trono sconvolge l’intero regno. Lo scenario che si presenta a fare lo sfondo alle vicende di questa storia sono quelle della “Guerra delle Due Rose” (un tema ampiamente ripreso in film e telefilm), che vede contrapporsi i casati di York e di Lancaster , rispettivamente rappresentati da una rosa bianca e una rosa rossa. In questo quadro così problematico si svolgono le vicende di Richard, giovane rampollo della famiglia York, odiato dalla madre perchè deforme dalla nascita. Oggi Richard verrebbe definito un intersessuale, nel XV secolo, povero cristo, viene considerato tipo figlio di Satana o simile. Cresciuto in questo contesto, odiato dalla madre, ma amato dal padre, che diventa la sua unica luce, Richard inizierà ad avere visioni di un fantasma che dice di essere Giovanna D’Arco. Gli eventi lo spingeranno in direzioni sempre più dolorose e sanguinose…

Il manga, liberamente ispirato al Riccardo III e all’Enrico VI di Shakespeare, presenta una quantità di elementi che lo rendono di difficile identificazione. Abbiamo più “irrealizzate” storie d’amore, tra Richard e altri personaggi… nel senso che lui si interessa romanticamente a loro, ovviamente non simultaneamente, e il tipo/a di turno è già innamorato/a di lui, ma lui non ne è consapevole e alla fine succede sempre qualcosa per cui la situazione volge al peggio. Quindi è … shoujo? O uno Shonen-ai dato che alcuni personaggi maschili si innamorano di Richard? O dato che Richard stesso non sa se definirsi un uomo o una donna, sarebbe uno shoujo-ai? Oppure dato che ci sono guerre, combattimenti, esecuzioni e sotterfugi vari per arrivare al trono, ci troviamo davanti a uno shonen? Ogni cosa ha uno spazio nella storia, un suo peso, una sua importanza che non è secondaria ad altro. Spesso i sentimenti di Richard o per Richard sono il motore degli eventi. Quindi… che cavolo di genere è? Lascio a voi la risposta.

Ogni personaggio è interessante. Forse perchè tratti dalle opere di Shakespeare, tutti i personaggi sono incredibilmente caratterizzati e ben sfaccettati, nessuno è mai davvero banale né risulta piatto. Niente è fine a se stesso, niente è casuale. Tutti hanno delle ragioni o delle personalità che spiegano il perchè si comportano in un determinato modo. Nonostante questo non capisci bene dove voglia andare a parare la storia.

Vorresti che Richard, il protagonista più maltrattato nella storia dei protagonisti, avesse un po’ di pace, che trovasse la felicità e che fosse accettato per ciò che è.  Voglio dire, alla fin fine Richard mi fa veramente tenerezza. Tra la madre che lo abbandona e tenta quasi di farlo ammazzare, equivoci di vario genere con le persona per cui lui prova qualcosa… Insomma, sembra che tutto gli si accanisca contro, in ogni modo possibile. Dategli tregua! Qualcuno dica all’autrice che vogliamo degli eventi gioiosi che non vengano seguiti, nella pagina successiva, da qualcosa di tragico. In pratica, voglio che abbia una gioia!!!! Se la merita! E me la merito anch’io, la meritiamo entrambi!

Il manga è davvero appassionante e anche i disegni non mi dispiacciano, solo che temo molto il finale. Sono ragionevolmente certa che le cose per Richard non andranno proprio benissimo…. anche in considerazione di come sono andate fino ad ora.