Un fato così ingiusto e solitario: recensione del primo libro della trilogia Cursebreakers
Buon giorno cuplovers, oggi vi propongo una recensione librosa. Avete presente quando vedete un libro tra le prossime uscite e sapete già che vi piacerà? Dopo tanti anni, ormai so benissimo quali sono i miei gusti e quando ho letto la quarta di copertina di “Un fato così ingiusto e solitario“, sapevo già che aveva tutte le carte in regola per essere tra i miei libri preferiti dell’anno.
Amo i retelling e la Bella e la Bestia è una delle mie fiabe preferite di sempre, creare un retelling che, pur mantenendo gli aspetti principali della fiaba, sia originale, non è per nulla semplice e Brigid Kemmerer ha svolto questo compito alla perfezione.
Sono innamorata di questo libro e non vedo l’ora di avere tra le mie mani il secondo volume.
nel piattino abbiamo:
Un fato così ingiusto e solitario
(A Curse so Dark and Lonely)
Brigid Kemmerer
Edito da Mondadori (25 gennaio 2022)
Pagine 495
€ 22,00 cartaceo – € 10,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Le cose sono sempre state facili per il Principe Rhen, erede al trono del regno di Emberfall. O almeno, lo sono state finché una potente incantatrice non ha lanciato una spietata maledizione su di lui. Ora Rhen è condannato a rivivere all’infinito l’autunno dei suoi diciott’anni e a trasformarsi in una creatura mostruosa portando dovunque morte e distruzione – e lo sarà finché una ragazza non si innamorerà di lui. Per la giovane Harper, invece, le cose non sono mai state facili. Il padre se ne è andato da tempo lasciandosi dietro una montagna di debiti, la madre è in fin di vita, e il fratello, che riesce a malapena a tenere unita la famiglia, l’ha sempre sottovalutata a causa della paralisi cerebrale che l’affligge: Harper ha dovuto imparare in fretta a fare affidamento solo su se stessa per sopravvivere. Ma un giorno, viene rapita e portata nel magico e terribile mondo di Emberfall perché Rhen possa conquistare il suo cuore e spezzare finalmente il maleficio. Un principe? Un mostro? Una maledizione? Harper è sconvolta e disorientata, ma anche determinata a fare di tutto pur di ritornare nel proprio mondo e dalla famiglia che ha bisogno di lei. Tuttavia col passare dei giorni, man mano che la diffidenza nei confronti di Rhen si trasforma in amicizia (e forse in qualcosa di più) la ragazza si rende conto che anche Emberfall ha bisogno di lei. Perché forze potenti e oscure minacciano il regno e la vita di tutti, e non basterà spezzare la maledizione per salvare Harper, Rhen e il futuro di entrambi dalla rovina totale.
CINQUE TAZZINE… MENO qualche piccolissima cosina.
Un fato così ingiusto e solitario è la lettura ideale per gli amanti dei retelling. Ho adorato questa rilettura della fiaba della Bella e la Bestia, una versione più cupa, violenta e realistica dove il sangue abbonda e dove il villain non è la Bestia ma una strega assetata di vendetta.
Pur avendo sempre amato la fiaba della Bella e la Bestia ho sempre sentito la mancanza di un villain all’interno della storia e, come se mi avesse letto nel pensiero, Brigid Kemmerer ha inserito in questa rilettura della fiaba una villain spietata, crudele, che, seppure ha le sue ragioni per quello che fa, è dotata di una crudeltà che me l’ha fatta odiare dalla prima apparizione: Lilith.
Tutto ha avuto inizio quando la donna ha gettato addosso al principe Rhen una terribile maledizione: il giovane principe ha una stagione di tempo per far innamorare di lui una ragazza, se fallisce, si trasforma in un mostro. Non la Bestia, brutta ma gentile, cui ci ha abituati la Disney. Rhen diventa un mostro assetato di sangue, totalmente privo di coscienza, almeno, fino a quando la stagione non termina e lui torna umano, costretto a rapire una nuova ragazza e a ricominciare. All’inizio, Rhen non ha dato molto peso alla maledizione, almeno fino quando, tornato umano dopo il suo primo fallimento, si è ritrovato immerso nel sangue e si è reso conto di aver massacrato la sua famiglia.
Da quel giorno, nel castello stregato sono rimasti solo il principe maledetto e la sua fedele guardia, Grey, che ha l’ingrato compito di trovare o per meglio dire, rapire, una nuova ragazza ad ogni inizio stagione nella speranza di trovare colei che saprà amare il principe e spezzare la maledizione. Ma esisterà davvero una ragazza simile? E quanta gente dovrà morire prima che il capitano Grey riesca a trovarla? Come potete vedere gli elementi principali della fiaba sono tutti presenti ma rielaborati in modo da dare vita a una storia originale come nei migliori retelling.
Harper è una ragazza ostinata, coraggiosa e… in un mare di guai. Da quando il padre è sparito e la madre si è ammalata, la ragazza ha potuto contare solo sul fratello, Jake, che, purtroppo, nel tentativo di ripagare un debito del padre è rimasto invischiato con della brutta gente. Ma al peggio non c’è mai fine e così Harper viene rapita da un affascinante sconosciuto per ritrovarsi prigioniera nel castello di uno strano principe. Un castello dove gli strumenti musicali suonano da soli, piena di ottimo cibo e con una stanza piena di sangue.
Una delle tante cose che ho adorato di questo romanzo è proprio la contrapposizione della bellezza apparente del castello, della magia, di Lilith con la brutalità e la violenza che celano. La storia di Lilith e Rhen è più complessa e, a mio avviso, sensata, rispetto a quella della fiaba originale. Tra loro non c’è stata una semplice mancanza di cortesia, il nonno di Rhen sterminò la gente di Lilith e lei, unica rimasta degli artimaghi, ha aspettato il momento giusto per ottenere la sua vendetta. Come sapete, amo i villain spietati ma con una motivazione dietro alle loro azioni e, sebbene Lilith, sia davvero terribile e io l’abbia odiata, devo ammettere che capisco le sue ragioni. La sua famiglia, la sua intera specie è stata annientata e nessuna vendetta potrà mai sembrarle abbastanza.
Una ragazza che non desidera altro che tornare a casa e un principe che deve tenerla intrappolata potranno mai innamorarsi?
Rhen e Harper sono molto di più di una Bella e di un Mostro, l’autrice è riuscita ad approfondire bene entrambi i personaggi. Harper ha sempre dovuto fare i conti con persone che la sottovalutavano per la sua malattia e ad Emberfall, per la prima volta, può mettersi davvero in gioco, dimostrandosi leale, determinata e coraggiosa. Disposta a tutto per aiutare le persone che fanno affidamento su di lei, è una protagonista che davvero apprezzato anche se le ho preferito Rhen. Ho adorato Rhen dall’inizio alla fine; dolce, gentile e disperato. Su di lui grava un terribile senso di colpa per quello che, trasformato in mostro, ha fatto alla sua gente. L’unica cosa che desidera è spezzare la maledizione e liberare il suo popolo, è stanco e gli rimangono ben poche speranze ma troverà la forza di lottare, per Harper e per Emberfall e anche quella di mettere la ragazza che ama sopra a tutto il resto.
Un fato così ingiusto e solitario è un retelling che riscrive la fiaba della Bella e la Bestia in modo più cupo e realistico, è la storia di una vendetta crudele, di un principe che vuole salvare il suo popolo e di una ragazza divisa tra l’amore per la sua famiglia e i sentimenti che inizia a provare per l’ultima persona per cui avrebbe mai immaginato di provarli.
Il mio verdetto? L’ho adorato, da recuperare se amate i retelling.
Cursebreakers
- Un fato così ingiusto e solitario (A Curse So Dark And Lonely)
- Un cuore così impavido e spezzato (A Heart So Fierce and Broken)
- Un Voto così intrepido e mortale (A Vow so Bold and Deadly)
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Pur avendo amato questo libro devo dire che qualcosa che un po’ mi ha fatto storcere il naso c’è… Rhen ed Harper sono finalmente felici assieme, Grey ha ucciso Lilith ed è tornato ad Emberfall ma, invece di riunirsi con gli amici decide di fuggire… Il ragazzo ha scoperto di essere il figlio illegittimo del re ed è, quindi, il fratellastro di Rhen e teme che qualcuno possa usarlo per spodestare il principe o volerlo, addirittura, uccidere: ma perché? E, soprattutto: chi? I nobili o sono morti o hanno abbandonato Emberfall e se avessero voluto sbarazzarsi della famiglia reale, avrebbero avuto tutto il tempo per insediarsi sul trono mentre il regno era allo sbando e privo di una guida… L’unica persona che ha dei motivi per mettere in dubbio la legittimità di Rhen è Kahris Luran ma, considerando che i suoi soldati hanno massacrato il popolo di Emberfall, anche qualora riuscisse a screditare Rhen non penso che il popolo accetterebbe lei come nuova sovrana, no? Per me questa teoria ha davvero poco senso… Spero che l’autrice abbia in serbo delle risposte convincenti.