Buona sera cuplovers! Oggi torniamo a parlare di serie tv con “Snowpiercer”, la serie post apocalittica dove i pochi sopravvissuti della razza umana vivono, muoiono e combattono a bordo del treno Snowpiercer. Una bella visione, l’idea di base è molto interessante e con la giusta dose di mistero, peccato per alcune piccole cose.
Siete pronti a partire per un viaggio lungo 1.0001 vagoni?
Snowpiercer 
CREATA DA Graeme Manson
BASATA SUlle graphic novel pubblicate nei paesi francofoni a partire dal 1982 con l’opera Le Transperceneige, fumetto post apocalittico creato dagli autori francesi Jacques Lob e Jean-Marc Rochette.
STAGIONI 2
DISPONIBILE SU Netflix
Una bella serie, 4 TAZZINE TONDE TONDE
Ho iniziato Snowpiercer spinta da una discreta curiosità, non ho mai visto il film né letto il fumetto quindi ho guardato la serie senza nessun condizionamento o particolare aspettativa. Devo dire che la serie mi è piaciuta, seppur non priva di pecche.
Ci troviamo in un mondo post-apocalittico dove le temperature stavano salendo vertiginosamente (vi suona famigliare?) così, l’uomo ha cercato di raffreddare la terra, peccato che la situazione è decisamente sfuggita di mano agli scienziati, provocando un immane glaciazione. Praticamente l’inferno per me che soffro il freddo. L’unica possibilità di sopravvivenza in questo mondo congelato è lo Snowpiercer, l’enorme treno composto da 1.0001 vagoni costruito dal signor Wilford. E per fortuna non è Trenitalia…
Quando i privilegiati che si sono potuti permettere il biglietto sono saliti a bordo, un gruppo di comuni mortali ha lottato duramente per salire sul treno occupandone con la forza le retrovie, il fondo, dove, adesso, vivono di stenti. Il treno è diviso in tre parti: in testa ci sono i ricchi della prima e seconda classe, in mezzo c’è la terza, ovvero i lavoratori, cuochi, giardinieri, donne di spettacolo etc… e poi c’è il Fondo.
La nostra storia ha inizio sette anni dopo la partenza del treno. Sette anni in cui i Fondai hanno vissuto di stenti mentre i passeggeri delle altre classi vivevano una vita nel lusso. Sette anni durante i quali la rabbia per le continue ingiustizie di questa divisione in classi è salita, peccato che la sicurezza del treno sia molto efficiente e che i clandestini del fondo non abbiano nemmeno una lontana idea di come sia fatto il resto del treno. La loro occasione di cambiare le cose di presenta quando viene commesso un omicidio nelle classi di testa e, guarda caso, l’unico detective presente sul treno risiede nel fondo.
Man mano che le puntate procedono il clima di tensione sul treno non farà che aumentare, terribili segreti verranno a galla e la caccia all’assassino si farà più serrata portando a una rivelazione inaspettata che rischierà di causare una vera e propria rivolta.
Mi è piaciuta molto l’idea di base della serie: la locomotiva eterna che viaggia ininterrottamente come
Snowpiercer si è rivelata una bella serie, interessante, coinvolgente e che ha saputo tenermi incollata allo schermo fino all’ultima puntata. Presenta alcune pecche, è vero, ma il colpo di scena finale mi ha lasciato con una voglia matta di vedere la seconda stagione.
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Insomma, alla fine, Wilford, dopotutto, sembra essere sopravvissuto. Contro ogni mia previsione per altro! Melanie lo abbandonò a terra quando quest’ultimo propose, molto umanamente c’è da dire, di sterminare tutti coloro che erano saliti nel fondo. Melanie e i macchinisti sono convinti che Wilford sia morto, eppure, nel finale di stagione,
Il finale lascia completamente spiazzati: cosa accadrà adesso? Wilford prenderà il controllo del treno? Gli abitanti del fondo, che tanto faticosamente sono riusciti a prendere il potere, verranno di nuovo relegati nelle retrovie? Verranno imprigionati o riusciranno a trattare con Wilford per un sistema più equo?
Mi sono spesso chiesta perché gli uomini e le donne del Fondo non siano stati integrati sul treno come lavoratori, manodopera o, comunque, usati per qualche tipo di lavoro… quale destino li attenderà adesso? Melanie riabbraccerà sua figlia? Sono curiosa di scoprirlo.
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