Review Tour dedicato a “Solo. Star Wars” di Mur Lafferty
Salve Lettori, oggi con altri blog partecipiamo al Review Tour dedicato a “Solo. Star Wars (edizione ampliata)” e cercherò di parlarvi di Star Wars in maniera obiettiva e neutrale. Vi parlerò quindi di Han Solo e del nuovo romanzo, scritto dalla scrittrice e podcaster americana Mur Lafferty, in uscita per Mondadori nei prossimi giorni.
In questo momento i miei amici, la cui pazienza è stata messa a dura prova dall’attesa di questa anteprima, stanno tirando un sospiro di sollievo. L’iniziale premessa alla neutralità, infatti, è dovuta quando nella medesima frase si trova il binomio Olimpia e Star Wars. Sono amante -poco discreta- di tutto ciò che riguarda la saga e non nascondo la mia tendenza a depennare dalla lista degli amici chiunque spenda parole negative sulla Galassia. Oggi però, per voi e per Han, cercherò di mettere da parte il mio amore incondizionato a favore di un’analisi il più possibile distaccata… che la forza sia con me.
Solo. Star Wars
EDIZIONI AMPLIATA
(Solo. A Star Wars Story)
Mur Lafferty
Edito da Mondadori (12 maggio 2020)
Pagine 300
€ 16,00 cartaceo
link diretto all’acquisto cartaceo
TRAMA DELL’EDITORE
Da decenni Han Solo è uno dei personaggi più amati dai fan di “Star Wars”. Ma chi era prima di incrociare la strada dei cavalieri Jedi? Quali avventure lo hanno portato fino alla taverna dello spazioporto di Mos Eisley? Il giovane Han è un sognatore: sogna di innalzarsi nello spazio al timone di una nave stellare e di lasciarsi alle spalle la patria, Corellia, uno sporco pianeta industriale, e una vita di povertà e crimine, agli ordini della sinistra Lady Proxima e della sua brutale banda. Può contare unicamente sulla sua ragazza, Qi’ra, e sulla sua fortuna. Quando perde entrambe, non gli resta che unirsi all’Impero, nel disperato tentativo di trovare una nave per tornare a salvare Qi’ra. Ma la Marina Imperiale non fa per lui: diserta e si tuffa in un losco mondo popolato da contrabbandieri, giocatori d’azzardo e truffatori. È qui che conosce l’affascinante e astuto Lando Calrissian; inizia un’improbabile amicizia con un irascibile wookiee di nome Chewbecca; e vede per la prima volta il Millennium Falcon. Il resto è ormai leggenda.
UNA PIACEVOLE LETTURA
Solo non è un semplice adattamento del film di Howard (Disney, 2018), ma si presta ad essere una vera e propria novella con scene inedite, discorsi interrotti e emozioni celate del noto fuorilegge e della sua compagnia.
Prima di continuare è necessaria una seconda permessa: terminata la lettura e riguardati gli appunti e le annotazioni fatte, mi sono resa conto di aver letto e riflettuto sulla base della visione del film.
Per chi non ha mai sentito parlare di Millenium Falcon, per chi non ha mai sorriso ad un grugnito wookie e per chi non sa cosa rispondere a “ti amo” la recensione sarà assai più corta. O meglio, per voi – spero pochi-, mi limito a consigliarvi questa lettura se siete in cerca di un pomeriggio disimpegnato, rilassato e senza troppe pretese. Solo è un romanzo piacevole con una scrittura estremamente semplice, adatto anche ad un pubblico giovanissimo.
Al di là della missione galattica che coinvolgerà Han e la sua sgangherata banda di contrabbandieri, il giovane fuorilegge sarà costretto a combattere non solo contro nemici spietati e traditori inaspettati ma anche con il suo cuore, costantemente diviso tra l’amore enigmatico per Qi’ra e l’inarrestabile attrazione per il Millenium.
Chi vincerà?
Due colpi di scena finali creano un piacevole climax nella lettura e la Lafferty è stata particolarmente brava a rendere “umani”, dialoghi e soprattutto sensazioni di droidi e altre creature la cui parola è spesso considerata secondaria in questa tipologia di romanzi.
Come vi accennavo prima, non credo che il romanzo sia adatto ai soli fan, anzi, potrebbe essere un buon inizio per entrare a far parte di questo mondo stellare.
Tra l’altro, ho avuto il piacere di vedere in anteprima anche le «tavole» presenti in questa edizione mondadori e devo dire che, come sempre, modadori non delude: le bellissime foto tratte dal set fanno guadagnare a questo libro, un posticino nello scaffale preferito della libreria -tutti ne abbiamo uno, ammettiamolo.
Un’ultima cosa, quando avrete terminato la lettura, fatemi sapere qual è il vostro «bullone di costrizione».
La velocità era vita. La velocità era tutto.
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Ora tocca a voi che avete risposto “lo so”.
Parliamoci chiaro: Guerre Stellari è uno e uno solamente e tutto quello che segue, che piaccia o meno, resta comunque qualcosa di diverso e a sé stante. L’autrice è chiaramente fan della saga e conosce bene la «canon» ma è sufficiente conoscere i dettagli e amare un film per confezionarne un buon adattamento letterario?
Non ne sono certa e ritengo anzi che sia necessario un quid in più -come magari una buona idea- e credo che Mur Lafferty abbia fatto centro:
lasciando l’azione al film, l’autrice è riuscita a dar voce a tutti quegli aspetti, pensieri e personaggi tralasciati dalla pellicola. Una «soggettiva» -come direbbero nel mondo cinematografico- dei vari interpreti.
Vi siete mai chiesti cos’ha pensato Chewbacca nel momento in cui ha premuto la fronte contro quella di Sagwa? Cos’ha affrontato Qi’ra prima dell’incontro sullo yacht di Dryden Vos’ ? Cos’ha pensato L3 mentre veniva inglobata nel Millenium?
Questi e altri interrogativi trovano una risposta grazie alla penna della Lafferty, alla quale va riconosciuta non tanto una scrittura suggestiva o incisiva, quanto più la capacità di aggiungere profondità alla storia senza stravolgerla.
Basti pensare allo stesso Han che, pur rimanendo il giovane-beffardo dai dadi d’oro, acquista un passato che va oltre il semplice «Solo» stampato sul patentino da pilota.
Così come Qi’ra, la cui scelta finale trova una ragione ben più profonda della semplice paura.
Sono moltissimi gli aspetti che vorrei analizzare –il rapporto Dryden/Darth Maul, la comparsa di Saw Gerrera– ma così facendo la recensione diventerebbe un tedioso monologo di una fan e non è questa la sede adatta.
La scrittura, anche se non mi ha impressionata particolarmente, è abbastanza scorrevole: i periodi brevi e la prevalenza di dialoghi rendono la lettura piacevole.
Un capitolo mi ha coinvolta particolarmente, quello relativo al passaggio di L3-37 al Millenium. Se nel film il tutto viene frettolosamente descritto in due scene, nel libro conosciamo tutti i pensieri del droide, la sua frustrazione nel non poter decidere del suo stesso destino, l’incapacità di autoripararsi come in precedenza e la consapevolezza di essere diventata qualcosa di più.
L’indignazione nei confronti di Lando e della sua decisione ben presto soppiantata dalla presa di coscienza per cui «meglio essere una nave che una droide morta».
La parte di lei che era ancora L3 era fedele a Lando. Ma la parte di lei che era il Falcon avrebbe amato chiunque trattasse bene la nave. Han non se l’era cavata male, anche se era un tipo irritante. Stava cominciando a piacerle, e capì che dipendeva dal fatto che, un po’ per volta, la personalità della nave si stava fondendo con la sua.
Credo che questo libro meriti la lettura indipendentemente da quello che pensate sulla saga e sulla neo-discutibile chiave disneyana.
Se vi è piaciuto il film: questo libro non farà altro che riportarvi a bordo del Millenium o a giocare a sabacc con Lando;
Se il film vi ha fatto storcere il naso: questo libro vi porterà invece in una galassia sufficientemente lontana dai Porgs e un po’ più vicina agli Ewok.
«Quando mai ti ho consigliato male?» chiese Han con un ghigno. Chewbe scosse la testa e Han si concentrò su ciò che avevano davanti. Mise la mano destra sulla leva e Chewbe posò di fianco la zampa sinistra. «Via!» disse Han, e insieme chiesero velocità, e il Millennium Falcon gliela fornì.
- “Star Wars (Main Title)” di John Williams
Marta
28 Aprile, 2020Ho visto solo il film, apprezzato, ma la recensione mi dice che ci sono aspetti che meritano di essere conosciuti con la lettura . Credo che ciò che il film non ha mostrato siano emozioni e sentimenti importanti per la comprensione dei personaggi.
strega del crepuscolo (Chiari)
28 Aprile, 2020Il film, a suo tempo, mi era piaciuto ma non così tanto da “farmi impazzire”…. anche se con la tua bellissima recensione mi hai incuriosito credo che non lo acquisterò dando la precedenza ad altri libri.
LadyCooman
19 Maggio, 2020Han è uno dei miei personaggi preferiti di tutta la saga, di questo libro mi è piaciuto, soprattutto, andare a scoprire come sono avvenuti gli eventi che poi fanno di Han un personaggio leggendario, tipo l’incontro con Chewbecca e la prima volta sul Millenium. Mi sono piaciute anche tutte le scene con L3 e ora vorrei leggere Star Wars. Last shot e vedere un seguito per Solo.