Review Party dedicato a “Il Marciume” di Siri Pettersen

Buonsera cuplovers, siete pronti a tornare nell’affascinante mondo, fatto di magia, sangue, tradimenti e vendetta creato da Siri Pettersen? Ecco a voi il review party dedicato a “Il Marciume”.
nel piattino abbiamo:  fantasy classico

Il Marciume

(RÅTA)
Siri Pettersen
Edito da Multiplayer Edizioni (17 maggio 2018)
Pagine 495
€ 21,00 cartaceo – € 7,99 ebook
link diretto all’acquisto cartaceo
link diretto all’acquisto ebook

TRAMA DELL’EDITORE
Hirka è prigioniera di un mondo morente, divisa tra cacciatori di teste, nati dalle carogne e la nostalgia di Rime: per rivederlo sacrificherebbe ogni cosa. Nel nostro mondo a lei sconosciuto, è un bersaglio facile e la lotta per la sopravvivenza non è nulla rispetto a ciò che accadrà quando prenderà coscienza della propria identità. La fonte del marciume ha bramato la libertà per mille anni. Una libertà che soltanto Hirka può dare.

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Direttamente nei miei preferiti…cinque tazzine tondissime!

Avete presente quelle letture complesse, dove, pian piano, ogni cosa trova il suo posto? Quelle letture complicate come un puzzle dove ogni pezzo, alla fine, trova il suo posto? Questa è una di quelle.

Il Marciume è stata una lettura affascinante e appassionante dove, man mano che si sfogliano le pagine, si cominciano a capire sempre più cose, nuovi dettagli vengono a galla e, pian piano, si comincia a delineare un piano più grande. Mi sono resa conto di non aver afferrato in pieno diversi dettagli del primo romanzo, ho scoperto nuovi e interessanti personaggi e sono rimasta sempre più affascinata dal mondo di miti, magia e sangue creato da Siri.

Hirka si ritrova nel nostro mondo un luogo sconosciuto e ostile, invaso dal marciume, avvelenato dai suoi stessi abitanti, sola e divorata dalla nostalgia di casa. Quando anche il corvo, il fido Kuro, sembra abbandonarla potrebbe essere la sua fine e invece è solo l’inizio perché il corvo muta davanti ai suoi occhi diventando un orbo: e non uno qualsiasi maNaiell, il corvo che non può morire: il Veggente. Mi aspettavo grandi cose da lui, ero curiosa di ascoltare la sua storia, di scoprire perché avesse scelto di tradire il suo popolo per salvare gli Ymslandesi ma Naiell si rivelerà ben diverso da come me lo ero immaginato. Non è un dio onnipotente a cui basta schioccare le dita per ottenere ciò che desidera e anche lui, al pari di Hirka è uno straniero in un nuovo mondo. Naiell non è l’unico Orbo sulla terra, qui infatti si cela Graal, il padre di Hirka, un nemico che brama il sangue della figlia, esiliato per sempre dal suo mondo: colui da cui Hirka deve nascondersi.

E a Ymslanda cosa sta succedendo? Cosa ne è stato di Rime? Rime è un ragazzo schietto, onesto, e odia le falsità. Si ritrova, suo malgrado, a rivestire il ruolo del Portatore del Corvo anche se il Veggente non esiste più, anche se non c’è più nessun corvo. Rime credeva che bastasse quella rivelazione per cambiare le cose ma non è così semplice distruggere anni ed anni di credenze, di riti. Gli uomini e le donne che siedono nel consiglio non hanno alcun interesse o desiderio di cambiare le cose, di rinunciare al potere che hanno ottenuto in anni di inganni e, anche di fronte al pericolo concreto degli Orbi, non vogliono aprire gli occhi…
Orbi che non sono spariti con la partenza di Hirka come tutti credevano, cosa che getterà Rime nella rabbia più cieca. Il Consiglio ha spinto Hirka a lasciarli, a partire per un mondo sconosciuto per salvare l’unico che lei abbia mai conosciuto. Gli Orbi cercavano lei e, dunque, con la sua partenza, sarebbero dovuti sparire: perché sono ancora lì? E se gli Orbi fosse sempre stati nascosti lì? Rime ha rinunciato all’unica persona a cui teneva… e per cosa?
Pian piano l’autrice scardina tutte le nostre certezze se, nel primo romanzo, sembrava che gli Orbi fossero degli invasori, giunti a Ymslanda per portare morte e distruzione, le cose si rivelano molto diverse: gli Orbi sono sempre stati lì, sono più antichi di quanto avessi immaginato, quella terra è loro ma la realtà è stata … insabbiata, i vecchi libri che parlavano degli Orbi sono stati bruciati per nasconderla, come sempre, la storia è stata riscritta dai vincitori. Eppure, se Rime vuole scoprire quale minaccia grava sulla sua gente dovrà scoprire la verità e l’unica che sembra avere delle notizie sugli Orbi è l’affascinante Damayanti, il contatto di Graal ad Ymslanda.
Ho adorato come l’autrice è riuscita a ribaltare la situazione facendo crollare tutte le mie certezze, e facendo crescere in me la curiosità di scoprire la vera storia degli Orbi: Chi sono? Cosa desiderano? Sono davvero così diversi dagli Ymslandesi? Una coesistenza è impossibile?

Chi è il vero nemico: Graal? Naiell? Chi ha più da perdere? Non bisogna temere colui che non ha nulla ma chi ha più da perdere, chi, se vede minacciata la sua posizione, rischia di più. Naiell ha tradito il suo intero popolo e sa che, se lo trovassero, lo aspetterebbe una fine terribile… e teme anche Graal, il fratello che ha esiliato. Naiell, nonostante sia il personaggio che ho apprezzato meno, è anche uno di quelli più complessi, è un egoista, un codardo, il suo unico interesse è rimanere in vita, in un modo o nell’altro e, se Hirka non lo capirà in tempo, potrebbe essere la sua fine.
Hirka si ritrova circondata da nemici senza sapere di chi fidarsi, rivelandosi ancora una volta una protagonista forte, tenace, intelligente e dovrà mettere in gioco tutta la sua arguzia se vuole che lei e Rime escano vivi dalla guerra tra i due fratelli. Hirka e Rime si completano a vicenda, tanto lui è schietto e diretto, tanto lei ha capito subito che, per sopravvivere, dovrà essere il più abile possibile a mentire e a scoprire i segreti degli altri. Entrambi sono disposti a fare sacrifici enormi per l’altro, pur di sapere che è in salvo, vivo, anche se lontano.
Hirka e Rime sono dunque destinati a non rivedersi mai più? Quale dei due fratelli si rivelerà essere il male minore?

Un romanzo appassionante, ricco di magia, di sangue, di miti, di favole diventate realtà con un forte messaggio di denuncia alla società odierna, al nostro modo di creare il marciume che, lentamente, ma inesorabilmente, sta uccidendo il nostro mondo.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE

Non avrei mai immaginato che Naiell avesse assorbito tutto il dono che fosse stato così egoista, incosciente e vigliacco. Anche con Graal, ha fatto delle cose terribili al fratello contando sul fatto che non lo avrebbe mai più rivisto.
Certo, anche Graal ha commesso delle crudeltà, ha usato il suo sangue per avvelenare gli umani, li ha trasformati in creature dipendenti dal suo sangue, li ha usati e poi gettati quando non gli servivano più… e anche se prova affetto per la figlia ed è orgoglioso di lei, non si può dimenticare che l’ha generata apposta per avere qualcuno che guidasse gli Orbi in sua vece… la guerra tra i due fratelli si è conclusa ma quella tra gli Orbi e gli Ymslandesi è appena iniziata.
Hirka guiderà la sua gente, lotterà perché abbiano il posto che meritano ad Ymslanda, e Rime la combatterà, come capo del Consiglio, del suo popolo… sono dunque destinati a diventare nemici?

Gli Orbi hanno le loro ragioni ed Ymslanda è grande: davvero non c’è posto per tutti? Davvero non possono… se non collaborare, quanto meno vivere in pace, coesistere? È davvero impossibile dimenticare l’odio e tutto il sangue che è corso tra i due popoli? Le leggende hanno sempre dipinto gli Orbi come dei mostri, eppure, non lo sono: se gli Ymslandesi imparassero a conoscerli e scoprissero la verità potrebbero accettarli?
Sono curiosa di scoprirlo!

Un romanzo complesso, affascinante che vi terrà incollati dalla prima all’ultima pagina e che spiega molte cose e mette davvero molta carne sul fuoco. Non vedo l’ora di leggere come va a finire!

serie The Raven Rings

1. La Figlia di Odino (Dziecko Odyn∧)
2. Il Marciume (Råta)
3. Evna