Recensione a “Splendi più che puoi” di Sara Rattaro

[custom_frame_center]Sara Rattaro - le tazzine di yoko[/custom_frame_center]

Buon giorno cuplovers!
Oggi vi parlo di un romanzo molto diverso da quelli che leggo di solito.
“Splendi più che puoi” è un romanzo tristemente attuale, narra la storia di una donna, dell’uomo che credeva di amare e dell’incubo in cui lui l’ha trascinata. Un romanzo che fa riflettere su quanto il nostro paese sia indietro in materia di diritti delle donne.

nel piattino abbiamo: contemporaneo 01 - compulsivamente lettrice - 8 torta contemporanei sul blog letterario de le tazzine di yoko

Splendi più che puoi Splendi più che puoi-le tazzine di yoko

Sara Rattaro
Edito da Grazanti (31 marzo 2016)
Pagine 250
€ 16,40 cartaceo – € 9,99 ebook
amzn-amazon-stock-logolink diretto all’acquisto cartaceo
link diretto all’acquisto ebook

TRAMA DELL’EDITORE
L’amore non chiede il permesso. Arriva all’improvviso. Travolge ogni cosa al suo passaggio e trascina in un sogno. Così è stato per Emma, quando per la prima volta ha incontrato Marco che da subito ha capito come prendersi cura di lei. Tutto con lui è perfette. Ma arriva sempre il momento del risveglio. Perché Marco la ricopre di attenzioni sempre più insistenti. Marco ha continui sbalzi d’umore. Troppi. Marco non riesce a trattenere la sua gelosia. Che diventa ossessione. Emma all’inizio asseconda le sue richieste credendo siano solo gesti amorevoli. Eppure non è mai abbastanza. Ogni occasione è buona per allontanare da lei i suoi amici, i suoi genitori, tutto il suo mondo. Emma scopre che quello che si chiama amore a volte non lo è. Può vestire maschere diverse. Può far male, ferire, umiliare. Può far sentire l’altra persona debole e indifesa. Emma non riconosce più l’uomo accanto a lei. Non sa più chi sia. E non sa come riprendere in mano la propria vita. Come nascondere a sé stessa e agli altri quei segni blu sulla sua pelle che nessuna carezza può più risanare. Fino a quando nasce sua figlia, e il sorriso della piccola Martina che cresce le dà il coraggio di cambiare il suo destino. Di dire basta. Di affrontare la verità. Una verità difficile da accettare, da cui si può solo fuggire. Ma il cuore, anche se è spezzato, ferito, tormentato, sa sempre come tornare a volare. Come tornare a risplendere. Più forte che può.

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Quattro tazzine e mezzo!
tazzinaUP_stregaDELcrepuscolotazzinaUP_stregaDELcrepuscolotazzinaUP_stregaDELcrepuscolotazzinaUP_stregaDELcrepuscolotazzinaMEZZA_stregaDELcrepuscolo

L’inizio di questo romanzo ne rappresenta anche la fine e colpisce dritto al cuore. Emma è appena scappata da casa sua, dalla sua prigione, e si rivolge ai parenti di suo marito appellandosi al fratello di lui, Vittorio. Li accusa di aver sempre saputo quello che Marco le faceva e deve minacciare di denunciarli per ottenere il loro aiuto. Un’elaborata messinscena è l’unico modo per far portare via Marco da degli infermieri ed essere, finalmente, libera… ma come è cominciata e… sarà davvero finita così?
Come può una donna arrivare a innamorarsi di un uomo violento e, come può, non fuggire a gambe levate non appena arriva il primo schiaffo?

Emma ha una storia molto particolare, giovanissima, appena finita la scuola, incontra il compagno della madre di una sua amica. Tommaso ha vent’anni più di lei e sembra capirla meglio di chiunque altro. La loro storia evolve velocemente ed Emma si ritrova presto a convivere con l’uomo. Questa è la prima storia importante della ragazza. Emma è felice, la sua vita scorre tranquilla ma, al lettore più attento, non sfuggiranno tutti i segnali che la sua relazione non sta andando come dovrebbe. Tommaso la ama, ma la tiene separata dalla sua vita. Sembra quasi che l’uomo abbia due esistenze: una con Emma e l’altra dove frequenta gli amici, i parenti, l’ex-moglie. Due esistenze a comparti stagni. Emma è troppo giovane, troppo impegnata con il suo lavoro, per rendersi conto che lui la sta, di fatto, tenendo da parte. Non le ha mai presentato la sua ex-moglie, né suo figlio o, tantomeno, i suoi colleghi. Dopo dieci anni, Tommaso decide, all’improvviso, di lasciarla, ed Emma, ormai trent’enne, si ritrova sola. Così, di punto in bianco, l’uomo se ne va, senza dare spiegazioni lasciando la povera Emma a dir poco spiazzata. Ed è, a mio avviso, per questo che Emma finirà tra le grinfie di Marco.

Emma-le tazzine di yokoMarco è bello, ricco, affascinante e la ricopre di attenzioni, purtroppo la relazione tra Marco e Emma, fin dall’inizio, si basa sui presupposti sbagliati. La ragazza pensa ancora a Tommaso e, all’inizio, accetta le attenzioni di Marco sperando di far ingelosire l’ex. Marco sembra capire Emma alla perfezione e accettarne anche i lati più stravaganti ed eccentrici, ed Emma pian piano comincia a pensare di poter dimenticare Tommaso. Dopo sei mesi i due convolano a nozze ed è qui che cominciano i problemi.
La trasformazione di Marco è graduale, comincia con una gelosia assurda, l’uomo non vuole che Emma vada all’estero per lavoro, la manipola facendole credere che l’idea di imporsi con il suo capo per viaggiare meno sia sua. L’uomo è un vero e proprio manipolatore e saranno le sue parole a fare i danni maggiori. A far precipitare la situazione è la morte del padre di Marco. La coppia, in luna di miele, non riesce ad essere presente al funerale e Marco incolperà per sempre la moglie di questo fatto. Ed è così che arriva la prima scenata e le prime botte date con il bastone dell’ombrellone, forte, nelle gambe. Sarebbe facile e giusto scappare via, lasciarlo subito, ma Emma lo giustifica pensando che sia un caso isolato dovuto allo shock per la morte del padre… ed è proprio questo il primo errore: mai giustificare un uomo che ti picchia. Accettare una violenza immotivata non è mai facile e, per nostra natura, siamo spinti a cercare una ragione per tutto ma, a volte, semplicemente, non ce né una. Marco cambia radicalmente se, fino al giorno prima, non nominava mai il padre (un uomo autoritario che lo picchiava) adesso non fa altro come se avessero avuto chissà quale rapporto d’affetto. Diventa presto evidente, man mano che si prosegue nella lettura, che l’uomo ha dei seri problemi mentali: è paranoico, crede che i suoi fratelli abbiano ucciso il padre e, per fuggire da loro, costringe la moglie a trasferirsi in montagna.
Questo è un altro step sulla strada della distruzione: l’isolamento.

Martina-le tazzine di yokoUna delle cose che mi hanno colpito di più, non è stata tanto la violenza cui Marco sottopone la moglie… almeno NON quella fisica ma quella psicologica. Marco non fa che ripetere a Emma che è inutile e stupida, la paragona ad altre donne (che, ovviamente, sono tutte migliori di lei) e vuole cambiarla, non fa altro che insultarla ed è difficile, per Emma non convincersi che abbia ragione, non lasciarsi buttare giù. La situazione si complicherà ulteriormente quando la donna scoprirà di essere incinta.
Riuscirà a sopravvivere alle botte e al dolore per amore di sua figlia Martina? Vincerà la vergogna che prova per essersi lasciata ingannare dalle apparenze?

Un lungo percorso attraverso le tenebre per tornare a splendere, un messaggio di speranza e forza per tutte le donne maltrattate che credono di meritarsi le botte, che credono di valere meno dei loro uomini e che il loro atteggiamento sia, in qualche modo, giustificabile. NON lo è.

Anche se il mondo, a volte, te lo impedisce, tu splendi. Splendi più che puoi.”

Un bel libro, ben scritto, intenso e profondo che tratta un tema non facile. La storia risulta un po’ prevedibile, ma questa è l’unica “pecca” di un romanzo intenso e coinvolgente. Se lo avete già letto a apprezzato vi consiglio Il mio corpo mi appartiene.

QUALCHE INFO SULL’AUTRICE
Sara Rattaro-le tazzine di yokoSara Rattaro nasce e cresce a Genova, dove si laurea con lode in Biologia e Scienze della comunicazione. Già autrice di Un uso qualunque di te, che ha scalato le classifiche come fenomeno del passaparola, ha pubblicato con Garzanti Non volare via, un successo con cui la sua scrittura ha conquistato i più importanti editori di tutta Europa, Niente è come te, vincitore del premio Bancarella, e Sulla sedia sbagliata.

Cosa ne pensi? Lasciaci un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

9 Comments
  • Veroniky
    30 Giugno, 2016

    Mi è piaciuto moltissimo, la Rattaro è dotata di una delicatezza e una sottigliezza rari. Vi consiglio di leggere altro di suo

  • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
    strega del crepuscolo (Chiari)
    30 Giugno, 2016

    Grazie del consiglio Veroniky, quali altri suoi titoli mi consigli?

  • Sara Sara
    30 Giugno, 2016

    Anche se ancora non ho finito di leggerlo ho voluto leggere la recensione, è davvero molto bella! Non vedo assolutamente l’ora di concluderlo, io amo qualsiasi libro della Rattaro, e concordo con Veroniky!
    Io vi consiglio di leggere soprattutto “Niente è come te”, credo sia il mio preferito tra quelli che ho letto! Ma anche “Non volare via” e “Un uso qualunque di te” sono stupendi!!
    Devo ancora leggere “Sulla sedia sbagliata”, appena ne ho la possibilità lo compro! *-*

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      27 Maggio, 2017

      Grazie per i consigli ^_^

  • elisa vangelisti
    30 Giugno, 2016

    purtroppo queste trame non le digerisco proprio, la vita è già così pesante che ho bisogno di circondarmi di leggerezza, almeno nelle letture 🙂

  • Mininova
    2 Luglio, 2016

    Per me dipende Elisa, a volte sono come te che vorrei solo evadere, altre invece sento il bisogno di qualcosa di più reale e impegnativo. Questo libro mi ispira molto, ultimamente la violenza sulle donne sta diventando qualcosa che si sente troppo spesso al tg

  • Michela Martorelli
    2 Luglio, 2016

    È un libro che ho già in lista,ultimamente sto sentendo parlare spesso e bene di questa autrice,mi rendo conto che non è una lettura per chi vuole svagarsi,ma credo che sia comunque un bene leggerlo e chissà potrebbe essere di aiuto a qualcuna,può far aprire gli occhi

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      5 Luglio, 2016

      A mio avviso è proprio uno degli scopi di questo romanzo far aprire gli occhi su questa realtà e aiutare le donne che si trovano in questa situazione.

  • Sara Sara
    5 Luglio, 2016

    Ho finito il libro giusto ora! A me, come ogni suo libro, è piaciuto tantissimo! Probabilmente è ancora più forte degli altri, però far aprire gli occhi alle persone è uno degli obiettivi più grandi!
    La tematica è attuale, non è solo una storia ‘inventata’, è la realtà.

Tags