Recensione a “Sei il mio sole anche di notte” di Amy Harmon

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Buongiorno a tutti!
A chi di voi è capitato di leggere “Sei il mio sole anche di notte” di Amy Harmon?

Mi sono fidata dei tantissimi pareri entusiasti dei lettori di amazon per questo romanzo, anche se all’apparenza mi sembrava il solito rosa e l’ho acquistato fiduciosa, avendo immediatamente ottime sensazioni dopo i primi capitoli di lettura. Devo dire davvero grazie e ancora grazie a coloro che hanno lasciato i loro pareri sul web per questo libro, perchè senza di loro non avrei mai conosciuto una storia così meravigliosa da farmi tremare e commuovere per l’emozione. Il romanzo è di una bellezza sconvolgente, una perla rara, è scritto benissimo ed è profondo e delicato, tratta di amore, morte, aspetto fisico, amicizia, guerra, handicap, violenza e tanti altri temi di spessore con poesia e sentimento.

nel piattino abbiamo: love story / contemporaneo

Sei il mio sole anche di notte

(Making Faces)
Amy Harmon
Edito da Newton Compton Editori (marzo 2015)
Pagine 349
€ 9,90 cartaceo – € 4,99 ebook

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TRAMA DELL’EDITORE
Ambrose Young è bellissimo, alto, muscoloso, con lunghi capelli che gli arrivano alle spalle e uno sguardo che brucia di desiderio. Ma è davvero troppo per una come Fern Taylor. Lui è perfetto, il classico protagonista di quei romanzi d’amore che Fern ha sempre adorato leggere. E lei sa bene di non poter essere all’altezza di un ragazzo del genere… Ma la vita a volte prende pieghe inattese. Partito per la guerra dalla piccola cittadina di provincia in cui i due giovani sono cresciuti, Ambrose tornerà trasformato dalla sua esperienza in prima linea: è sfigurato nei lineamenti e profondamente ferito nell’anima. Fern riuscirà ad amarlo anche se non è più bello come prima? Sarà in grado di conquistarlo? Saprà curarlo e ridargli la fiducia in sé?

RECENSIONE DI VALY:
Cinque tazzine tondissime, direttamente nei miei preferiti!

Non sapevo come approcciarmi alla stesura di questa recensione ed è la prima volta che mi capita. Ho aspettato a scriverla, forse perchè avevo timore di non riuscire a trasmettervi tutte le emozioni che “Sei il mio sole anche di notte” mi ha lasciato durante e dopo la lettura. Non sapevo se sarei riuscita a essere all’altezza di questo arduo compito, ma oggi ho l’energia giusta per provare e quindi eccomi a parlarvene.

Il romanzo segue le vite di Fern Taylor e Ambrose Young, due giovani che abitano nello stesso paese e frequentano la stessa scuola, ma che oltre a quello non hanno altro in comune.  Ambrose è bellissimo, ha una voce calda, capelli lunghi scuri e un fisico forte che gli permette di essere un lottatore vincente durante numerosi incontri sportivi, anche di alto livello. Fern è una ragazza che porta un paio di occhiali da vista, che non si veste mai alla moda e che rimane invisibile alla maggior parte delle persone. Lui è il figlio di un modello e sembra avere il mondo ai suoi piedi e ogni possibilità più rosea davanti a sè; lei è la cugina di Bailey, un ragazzo costretto sulla sedia a rotelle a causa di una grave malattia che lo potrebbe portare alla morte da un anno all’altro, senza preavviso, e si prende cura di lui con costanza e amore, facendo rinunce e sacrifici per lui, mentre il suo più intimo sogno è quello di diventare una brava scrittrice di libri. L’anno in cui l’autrice ci mostra l’avvio del loro rapporto è il 2001, che corrisponde al presente, e l’evento scatenante che li fa avvicinare è l’attacco terroristico alle Torri Gemelle di New York con il loro conseguente crollo, evento che scuote nel profondo Ambrose, il quale perde i contatti con la madre che lavora proprio lì e non sa che cosa le è successo, se sta bene o no, e la stessa Fern, segretamente innamorata di lui fin dall’infanzia, che lo vede sotto choc per ore, fino a quando non riceve la notizia che la madre è sopravvissuta all’attacco. Il crollo delle Torri Gemelle è un colpo al cuore per ogni americano, molti hanno conoscenti e familiari che hanno perso la vita a New York e non riescono ancora a capacitarsi che una cosa tanto terribile possa essere accaduta davvero. Da quel momento in poi, Ambrose non è più quello di prima, è come se dentro di lui ci fosse un fuoco che non può spegnere e che lo consuma, un fuoco che lo spinge ad arruolarsi nell’esercito per andare a combattere in Iraq e vendicare l’affronto subito dall’America e che lo smuove a convincere anche i suoi migliori amici Paulie, Grant, Beans e Jesse, anch’essi bravi lottatori, a seguirlo in una pericolosa avventura fuori patria. A differenza di alcuni di loro, Ambrose non ha legami sentimentali che lo trattengono dal partire, ha frequentato la bellissima e popolare amica di Fern, Rita, per un certo periodo, ma quando si è accorto che lei in realtà non era la persona intelligente che pensava fosse, ha smesso di avere interesse per lei e anche se Fern ha trovato il coraggio per aprirsi a lui e dichiararsi innamorata da anni, lui non ha mai considerato l’idea di poter stare con lei, perchè Fern è una tipa stramba ed emarginata e anche se lui pensa possa avere qualcosa di carino, non sente il desiderio di frequentarla.

In Iraq tutto cambia per Ambrose, Fern e il paese in cui abita, a pochi giorni dal rientro previsto, i nemici attaccano improvvisamente i veicoli sui quali sta viaggiando il gruppo di soldati e una bomba colpisce gli amici di Ambrose e lui stesso, anche se di striscio, sfregiando il suo bellissimo viso fino a fargli perdere in parte la vista e l’udito. Fern cerca di approcciare Ambrose al suo rientro poichè è preoccupata per lui, ma il ragazzo è cambiato, è diventato schivo e non si fa mai vedere, è profondamente addolorato per quanto è accaduto in Iraq e non riesce a darsi pace per il suo viso, il quale è stato brutalmente sfigurato dall’attacco, perdendo la sua bellezza originaria, da sempre il suo tratto distintivo. I due si parlano inizialmente tramite biglietti e frasi su lavagna, dato che lui si sente a disagio con il suo nuovo volto, tramite citazioni si Shakespeare e Amleto e con domande che prevedono una risposta secca, ma poi pian piano Fern riesce a far acquistare a lui più fiducia in sè stesso, ricordandogli che a lei non importa se lui non è più bello come prima, perchè lei non ama solo il suo aspetto esteriore di un tempo, ma anche e soprattutto il suo modo di fare e il suo essere Ambrose Young. Fern, Ambrose e il cugino Bailey iniziano a passare molto tempo insieme e si scambiano confidenze, legano tra loro e si aiutano a vicenda, mentre tra lei e Ambrose scatta una attrazione che non è solo fisica, ma anche interiore e che per questo è più potente. Ce la faranno Ambrose e Fern a superare gli ostacoli durissimi che la vita ha posto a loro, a interiorizzare al meglio il passato e a vivere il presente con intensità? Ce la farà Bailey a essere l’eroe che ha sempre voluto essere? Ce la farà Rita a imporsi e a trovare la felicità?

Un romanzo toccante e speciale, che avrà sempre un angolino dentro di me e che rileggerò quando avrò nostalgia della dolce Fern, dell’impavido Ambrose, dello strappalacrime, tenero e coraggioso Bailey, dei bravi Paulie, Beans, Grant e Jesse, della fragile Rita.  E’ una lettura al di sopra di tantissime altre che ho fatto di recente e non solo, è proprio una delle mie preferite in assoluto, fa provare emozioni devastanti e di diverso tipo, fa vibrare sulle corde del sentimento, della passione, dell’amicizia e fa comprendere il valore della vita e la rapidità con cui essa può essere tolta, oltre alla poca importanza che ha l’aspetto fisico e l’apparenza di una persona rispetto al suo animo.  Non posso dire quale sia il mio personaggio preferito, a loro modo ognuno di essi mi ha lasciato qualcosa, ma quello che mi resterà più impresso è di sicuro Bailey, un ragazzo con un handicap non indifferente, che nonostante la sua condizione pesante è sempre positivo e dalla battuta pronta e non si fa mai abbattere dalle circostanze (quando chiunque si abbatterebbe), ma anzi trova un modo per affrontarle. E’ proprio come dice la stessa autrice nascosta dietro un personaggio: “Le ragioni per cui Bailey è così speciale è che la vita l’ha scolpito fino a renderlo meraviglioso…forse non fuori, ma dentro. Interiormente, Bailey è come il David di Michelangelo. E quando lo guardo, e quando tu lo guardi, è questo che vediamo”. Anche Ambrose è un ottimo personaggio, nonostante fosse il classico bellissimo e popolare baciato dalla fortuna, la Harmon è riuscita a dargli una caratteristica solo sua, a plasmarlo con la sofferenza, facendolo diventare incredibilmente attraente dopo l’incidente in Iraq.

“Sei il mio sole anche di notte” non è il romanzetto rosa che la copertina (brutta e poco consona, a mio parere) potrebbe far pensare, non è di certo banale e nemmeno di semplice lettura, bisogna essere persone ricettive, sensibili e profonde per apprezzarne ogni sfumatura. Non a tutti potrebbe piacere, soprattutto a coloro che cercano una storia poco impegnativa e leggera, frivola e da ombrellone, ebbene, questa non è assolutamente così, tocca temi importanti e lo fa con parole ricche di significato e vere, parole che molti non sono mai nemmeno arrivati a pensare e per questo ritengo che non sia un libro commerciale ma tutt’altro, che richieda una buona dose di maturità per leggerlo e capirlo fino in fondo. La scelta di inserire un personaggio sulla sedia a rotelle e che ha pochi anni di vita davanti a sè è già indice che non ci troviamo davanti a un normale romanzo fotocopia di tanti altri, ma che la storia ha elementi originali e e interessanti che si combinano tra loro. Un vago rimando alla favola “La Bella e la Bestia” c’è, ma solo come accenno e non sporca la purezza di questa storia.

“Sei il mio sole anche di notte” ha una vena tragica dall’inizio alla fine, eventi sfortunati e dolorosi si susseguono e scuotono le vite dei vari protagonisti, i quali sono costretti a cambiare e a migliorarsi e la storia d’amore tra Fern e Ambrose è sì importante, ma non è il fulcro di tutto, perchè l’autrice è stata brava a dare una perfetta caratterizzazione anche ai personaggi secondari, che spesso e volentieri rubano la scena a quelli primari e distolgono l’attenzione dalla storia d’amore che ci si aspetta di leggere come colonna portante del libro. Quello tra Fern e Ambrose non è un amore passionale, non siamo di fronte a mera attrazione fisica, non si legge di mirabolanti attività a letto, nè tanto meno di voglie represse dei due, il loro, infatti, è un amore viscerale, dell’anima. Un amore elevato. E’ un perdersi e ritrovarsi, nonostante i drammi del vivere e del morire. Ho immediatamente capito che questo romanzo sarebbe stato bellissimo, perchè già dalle prime pagine si nota la meravigliosa scrittura dell’autrice, per me una piacevole scoperta, che fa scomparire qualsiasi altro stile di scrittura a confronto (o quasi) e che fa riempire di ammirazione una persona a cui piace scrivere come me. La sua abilità nell’uso dei flashbacks, nel passare dal presente al passato e poi al futuro, nei momenti giusti e con le frasi giuste si nota tantissimo. La sofferenza e i sentimenti escono fuori dalle parole di questa autrice e arrivano al lettore con una tale irruenza e allo stesso tempo piacevolezza, che se ne resta sconvolti e incantati. L’autrice sparge perle di saggezza ogni due pagine, che fanno rabbrividire e riflettere e commuovere, si resta sbalorditi da esse, sbalorditi di leggerne così tante vicine e in un unico volume. Penso che una persona che formuli tali pensieri e riesca a inserirli in una storia profonda come questa debba essere per forza eccezionale, perciò sono tentata di leggermi anche l’altro suo libro bestseller, “I cento colori del blu”.  Quando credevo di aver toccato già l’apice della bellezza di “Sei il mio sole anche di notte”, ecco che arrivava puntualmente un nuovo apice, che mi faceva innamorare sempre più di questa storia. Consiglio di leggerla, perchè come c’è scritto sul retro copertina:  “A volte capita di leggere una storia che ci travolge come un treno merci. Questo è proprio quel genere di libro”.