Recensione a “Il Primo Re di Shannara” di Terry Brooks
Buongiorno cucchiaini,
eccomi arrivata alla recensione de “Il Primo Re di Shannara” di Terry Brooks *_*
“Il Primo Re di Shannara”, come già scritto, è il prequel della storia narrata nel primo volume della saga “La Spada di Shannara” (QUI la mia recensione e quelle dei libri a seguire “Le Pietre Magiche di Shannara” e “La Canzone di Shannara“).
Davvero un BEL libro, era l’unico della saga di Shannara che mi mancava, essendo un prequel non mi andava di leggerlo sapendo già quello che era successo e ho finito per leggerlo molti anni dopo.
nel piattino abbiamo: fantasy classico
Il Primo Re di Shannara
(First King of Shannara)
Terry Brooks
edito da Mondadori (18 novembre 1997)
Pagine 358
€ 10,00 cartaceo – € 6,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Terrorizzati dall’abuso di poteri magici a cui hanno assistito durante la Prima Guerra delle Razze, i Druidi si sono rinchiusi nella fortezza di Paranor per trovare il modo di salvare le Quattro Terre dallo stato di barbarie in cui sono precipitate. Solo il druido Bremen, con pochi fedeli compagni, ha continuato a dedicarsi alla magia, trovandosi ben presto isolato e costretto ad andarsene. Ma sarà proprio grazie alle sue arti magiche che Bremen riuscirà a infiltrarsi nel campo dei Troll carpendone i segreti. Comincia così la sua lotta per liberare le Quattro Terre dalle tenebre che le minacciano…
Con questo libro Terry Brooks ci racconta il preludio alla “Spada di Shannara”, il romanzo con cui ha inaugurato la più straordinaria epopea fantasy dei nostri tempi.
RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO
Direttamente nei miei preferiti… cinque tazzine pienissime.
Ho apprezzato molto il personaggio di Bremen, speravo, leggendo la sua storia di comprendere meglio Allanon e in parte è stato così ma non del tutto… Allanon ha dovuto concludere da solo il suo apprendistato come druido perchè il padre non ha avuto il tempo di insegnarli tutto quello che avrebbe dovuto sapere… questo spiega perchè la sua figura fosse così solitaria ma non il motivo di tutti i suoi intrighi. Bremen non si comportava così, invece pensavo che Allanon avesse appreso l’arte delle “menzogne a fin di bene” dal padre adottivo…
La storia mi è piaciuta moltissimo anche se sapevo già che i druidi sarebbero stati sterminati.
Kinson e Mareth li ho trovati adorabili, mentre Jerle e Preia… santo cielo sembra quasi che debbano stare assieme per forza, in generale non ho apprezzato il personaggio di Jerle Shannara.
Ma veniamo alla storia… I druidi, chiusi nella fortezza di Paranor si mostrano ciechi di fronte agli avvertimenti di Bremen. Egli è convinto che ben presto, il Signore degli Inganni attaccherà Paranor e mette in guardia i suoi compagni.
Verrà, Caerid: Il Signore degli Inganni, con i suoi servitori alati e i suoi soldati mortali e forse, con creature evocate da qualche abisso infernale. Calerà su Paranor e cercherà di schiacciarvi!”
Sfortunatamente i druidi non gli danno retta (del resto se sono stati uccisi tutti un motivo c’era) pagando un prezzo altissimo cioè il loro sterminio per mano del Signore degli Inganni. Più volte Bremen li ha messi in guardia, avvertendoli che Brona avrebbe tentato di attaccarli, ma loro, nonostante tutto, si sentono invincibili e al sicuro all’interno della loro fortezza, sottovalutando il nemico.
I tre druidi scampati al massacro: il nano Risca, l’elfo Tay e Bremen cercano di fermare il Signore degli Inganni e per fare ciò hanno bisogno di recuperare la pietra nera degli elfi e di forgiare una spada in grado di distruggere Brona una volta per tutte.
Per fare più in fretta si suddividono i compiti: Tay andrà a cercare la pietra nera accompagnato dall’amico Jerle, da Preia e da un locat di nome Vree Erreden.
Mentre Tay si trova ad Arborlon, i Messaggeri del Teschio, attaccano il regno sterminando la famiglia reale degli elfi.
Jerle e Tay capiscono che il tempo stringe e partono verso le Montagne di Kensrowe dove si trova il castello che protegge la pietraa: un castello risalente al tempo di Faerie chiamato Fauce Magna. La Pietra è protetta da una magia antica e malvagia, riusciranno a recuperarla?
Nel mentre Bremen aiutato dalla giovane Mareth, una ragazza dotata di grandi poteri che sperava di diventare druido, e da Kinson, un’uomo della frontiera, si occupano di far forgiare la Spada mentre Risca tenta di salvare il regno dei nani.
Mi è piaciuta molto tutta la storia legata alla Fauce Magna e alla trappola. Tay ha giurato a Bremen che, per nessun motivo avrebbe usato la magia della Pietra Nera degli elfi, eppure quando si tratta di scegliere se usare la magia rischiando la vita o salvare i suoi amici Tay non ha dubbi.
Tay fremette e gridò, quando la magia della pietra ritornò a lui, impregnata delle vite delle vittime. La malvagità dei Messaggeri e la forza del loro fuoco penetrò in profondità dentro di lui, insieme con le loro cupe finalità; le loro brame perverse si accumularono dentro di lui, straziandolo. In quell’istante, Tay comprese il segreto della Pietra Nera degli elfi: annullare il potere delle altre magie, rubarlo e farlo proprio. Ma il prezzo era orrendo, perchè il potere rubato si trasferiva in chi usava la Pietra e ne cambiava per sempre la natura.“
Una delle cose che amo di Brooks è l’idea di magia che ha creato, il modo in cui l’uso dei vari talismani ha una sua perfetta logica e un suo prezzo, sempre, e le trappole che non ti aspetti quelle che scopri solo quando è troppo tardi. Tranelli che hanno una loro logica crudele.
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Era rimasto per troppo tempo nel giardino. La magia era entrata in lui, aveva messo radici in attesa che cedesse alla tentazione di usarla. Tay non aveva previsto quella trappola.“
Era il mio personaggio preferito di questo romanzo! Nei libri di Shannara, non ci sono, di solito, delle stragi ma quando l’autore decide di uccidere il tuo preferito l’effetto è devastante. Parliamo ora de: “il pirla” ovvero Jerle Shannara. Seriamente: Brooks perchè non hai ucciso lui invece del mio Tay?
All’inizio sembra un personaggio forte e sicuro di sè un gran guerriero ammirato da tutti. Dopo la morte dell’amico non è nemmeno in grado di allacciarsi le scarpe!
Anch’io ho pensato, per tutto il libro, che era meglio se moriva lui invece di Tay, ma accidenti non puoi lagnarti per tutto il romanzo!
Preia non mi ha colpito particolarmente ho trovato più interessante il locat Vree Erreden.
La parte sulla forgiatura della mitica spada mi è piaciuta molto, e Cogline bhè… è sempre lui! Forse la mia memoria mi ciocca dei brutti scherzi ma… Cogline non aveva un gatto enorme di nome Baffo? I due leoni da dove sono sbucati?
Così nel fuoco della fornace c’erano colori che nessuno aveva mai visto, un arcobaleno che trascendeva quello noto a qualsiasi fabbro in quella città di fabbri. Nell’aria si coglievano sapori e odori sconosciuti: coloro che passavano davanti alla fornace davano un’occhiata, si meravigliavano di quelle esplosioni di luce e poi, colti da una strana oppressione, si affrettavano ad allontanarsi.”
Io credevo che Allanon fosse figlio di Bremen nel vero senso della parola, invece scopriamo che in pratica è stato adottato e che, a causa dell’uso del sonno magico (non mi ricordo se l’ho già spiegato… il sonno magico è un sonno profondo, i druidi possono dormire per decenni al fine di allungare la loro vita, nonostante l’uso di questa particolare magia i druidi non sono immortali e anche questa pratica magica ha un suo prezzo), Bremen non avrebbe potuto avere figli. Allanon credo desiderasse che Bremen rimanesse con lui più a lungo forse per questo prova sempre un senso di inadeguatezza verso il padre adottivo… di certo Bremen era più schietto di lui, da chi l’ha preso Allanon il gusto per le mezze verità e i segreti?
Buoni personaggi sono anche Kinson e Mareth, la ragazza ha un potere enorme che non riesce a gestire, un potere che la spaventa e col quale potrebbe far del male a coloro che la circondano é in cerca del suo padre naturale, colui che le ha lasciato in eredità la magia ed è convinta che sia Bremen.
Per un attimo ci avevo pensato anche io, ma i conti non tornavano.
Alla fine, Mareth riesce a capire che non importa tanto da chi discende ma quello che deciderà di fare con i suoi poteri.
Kinson è amico di Bremen, un uomo della Frontiera e grande esploratore, molto cauto e… in gamba. Un uomo di mondo, per così dire.
Alla fine, inevitabilmente, Jerle Shannara va incontro al suo destino e, con la spada in pugno, affronta Brona.
E, proprio alla fine, Jerle Shannara mostra tutta la sua debolezza: non crede nel potere della spada, non ha fiducia in se stesso… Jerle non riesce a capire che il potere della Verità è immenso ed è l’unico che può davvero annientare il nemico è cieco di fronte alla magia della spada.
Di nuovo Jerle Shannara sprofondò in se stesso e stavolta si trovò faccia a faccia con la verità della sua stessa vita. Con inesorabile determinazione la verità si dispiegò davanti a lui. Ma le immagini non erano quelle delle cose che lui avrebbe voluto vedere; erano quelle di ciò che avrebbe volentieri dimenticato, sepolto nel proprio passato.
Non c’era niente, in quelle immagini, di cui fosse orgoglioso, niente che si fosse augurato di rivedere. Menzogne, mezze verità e inganni si levarono come fantasmi. Lì c’era il vero Jerle Shannara, la creatura difettosa e imperfetta, debole e insicura, insensibile e piena di falso orgoglio. Vide il peggio di ciò che aveva fatto nella vita. Vide le delusioni che aveva inflitto, gli aiuti negati, le sofferenze causate. Quante volte non era riuscito a fare ciò che andava fatto! Quante volte era stato ingiusto!“
Jerle non riesce ad accettare la verità su se stesso. Tutti noi mentiamo a noi stessi, cerchiamo di dimenticare le cose brutte che abbiamo fatto, quando abbiamo deluso gli altri o non ci siamo dimostrati all’altezza. In quanti di fronte alla verità, sarebbero davvero in grado di affrontarla? Così Jerle non riesce nel suo intento e Il Signore degli Inganni fugge, come sappiamo ritornerà anni dopo e non troverà più nè Bremen nè Jerle ad affrontarlo ma questa è un’altra storia…
Uno dei libri più belli di Brooks, assolutamente da non perdere!
Valentina Panzetta
31 Agosto, 2015Ah ecco! Questa dovrebbe essere la saga riguardante il trailer dell’altro giorno, di cui ignoravo l’esistenza xD Sembra carino, ma non è il mio genere >.<
Clary C.
31 Agosto, 2015Non ho ancora incominciato questa serie anche se ogni volta che passo in libreria ci butto un occhio!! Leggendo questa recensione mi sono convinta a iniziarla prima che esca la serie!!!
yoko
31 Agosto, 2015il telefilm salterà il primo libro della serie “La Spada di Shannara” e ti consiglio di fare così anche tu, quel libro è forse il più brutto della serie 🙁 un peccato iniziarla col piede sbagliato!
strega del crepuscolo (Chiari)
31 Agosto, 2015Esatto Valentina. Beh è una saga epic fantasy quindi deve piacere il genere. Tanta magia, creature magiche come elfi e nani, morti inaspettate ç_ç combattimenti, talismani etc.
Ottima scelta Clary, io ho fatto lo stesso con altri libri che ho letto poco prima di vedere il film. ^_^
Valentina Panzetta
31 Agosto, 2015Si infatti, non credo sia il mio genere! Anche se mi piacerebbe molto iniziare un genere diverso! 🙂
strega del crepuscolo (Chiari)
31 Agosto, 2015Provare un genere nuovo è sempre interessante, io vorrei leggere qualche romanzo storico se non avessi la pila da leggere per il blog. ^^’
Se mai deciderai di provare un romanzo epic fantasy quelli di Shannara sono perfetti per avvicinarsi al genere. Anche la saga di Landover, molto soft, è un buon consiglio per come primo fantasy.