Recensione a “Fake – falsi profili” di Adriana Merenda

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Buon pomeriggio cuplovers!
Oggi vi parlo di “Fake – falsi profili” di Adriana Merenda… un libro che parla un po di tutti noi amanti di facebook.

C’è chi ha ha cento amici, chi mille,  ma quanti sanno chi c’è davvero dall’altra parte dello schermo?

nel piattino abbiamo: contemporaneo 01 - compulsivamente lettrice - 8 torta contemporanei sul blog letterario de le tazzine di yoko

3716-Sovra.inddFake – falsi profili –

Adriana Merenda
Edito da Piemme (13 settembre 2014)
Pagine 272
€ 15,00 cartaceo – € 7,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Marcella è scomparsa. A raccontarlo è la sua migliore amica Giada, che pensava di conoscerla, di sapere tutto di lei. Eppure, quando la polizia comincia le indagini, non solo quello che sembrava un innocuo flirt virtuale si rivela la possibile trappola in cui la ragazza è caduta, ma Giada scopre anche di esserne coinvolta suo malgrado. La verità sarà svelata proprio da Marcella che nella seconda parte del libro, in bilico in un doppio gioco di verità e bugie, racconterà lei stessa la sua storia…

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
La classica lettura che si definisce “carina”… tre tazzine e mezzo.
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Sembra un giorno di scuola come tutti gli altri finché Giada non si accorge che Marcella non è presente all’assemblea d’istituto, proprio lei che non si perderebbe mai un incontro. Tuttavia nessuno si preoccupa più di tanto e, quando Stefano Grazzini trova lo zaino della ragazza abbandonato vicino ai cassonetti, pensa solo che quello possa essere un modo per avvicinarsi a quella ragazza così interessante. Nemmeno i genitori, all’inizio, si preoccupano per il ritardo della figlia, Marcella è una ragazza così adulta, sempre attaccata a internet, persa nel suo mondo ma responsabile. Solo a sera si spaventano e decidono di chiamare la polizia. I genitori dovranno presto fare i conti con una scomoda realtà: non conosco la figlia. Sanno che è sempre su internet, ma non hanno idea di cosa faccia, di chi siano i suoi amici. Quando vanno alla polizia e scoprono di non saper rispondere alla maggior parte delle domande dei poliziotti si sentono dei pessimi genitori.

L’unica che potrebbe sapere qualcosa è Giada, la migliore amica, l’unica confidente. Giada è preoccupata per navigare-sicuri-adescamento-le tazzine di yokol’amica e si chiede se deve svelare i segreti di cui Marcella metteva a conoscenza solo lei o se, così facendo, rischia di tradire la fiducia della ragazza. Ben presto cominciamo a conoscere Marcella e scopriamo una ragazza costantemente attaccata ad internet, con mille storielle, nessuna importante. C’ è solo un ragazzo con cui Marcella ha avuto una storia un po più lunga. Una storia che da internet è poi passata agli sms, Marcella si è divertita a prenderlo e lasciarlo. Sparire è semplice, basta non rispondere più. Quando un ragazzo si fa troppo insistente e le chiede di incontrarla lei tronca la relazione. Pian piano Giada, aiutata dall’amico Giacomo, comincia scoprire la vita segreta dell’amica fino alla rivelazione che mette in crisi le sue certezze: Marcella ha creato su facebook un profilo falso usando il nome e il cognome di Giada.  Non solo, Marcella l’ha spesso usata come alibi per andare alle feste, insomma: una bella amica! Comprensibilmente, Giada si sente ferita, lei ha sempre considerato Marcella come un’amica, ma l’altra l’ha usata: ha mai tenuto alla loro amicizia? Mentre la ragazza e Giacomo cercano di scoprire la verità i sospetti ricadono su Skipper uno dei tanti con cui Marcella aveva una storia virtuale.

Il libro ci presenta due diversi punti di vista, fino a circa metà assistiamo alle vicende attraverso gli occhi di Giada, poi è la stessa Marcella a narrarci l’altra metà della storia. Marcella è una ragazza che cerca attenzione e l’ha trovata online. In chat ha conosciuto Skipper e si è divertita a tenerlo sulla corda, ha giocato con lui prima cercandolo poi ignorandolo infine creando l’account di Giada per cominciare di nuovo a giocare. Un gioco che Marcella pensava di tenere sotto controllo ma cosa succede quando il gioco diventa reale? Un giorno, Skipper si presenta davanti alla scuola della ragazza con un cartello: sta cercando Giada. La ragazza non può lasciare che la sua amica, ignara dei fatti, si avvicini a Skipper, scoprendo così quello che ha fatto Marcella. Così la ragazzina SALE IN MACCHINA CON LUI! Ora io, forse sono sempre stata eccessivamente prudente, ma non si sale in macchina con uno sconosciuto… Marcella non è la prima ragazza che Skipper incontra su Facebook, ma l’altra è stata più furba ed è sparita.

M’è rimasta dentro una rabbia… Insomma, la voglia di darle una sberla, capisci? Di sfondare lo schermo del computer e trattenerla per i capelli. Di tirarla giù dal piedistallo e lasciarla lì, culo a terra. Ma poi ho conosciuto te.” 

Che fortuna! Skipper è brutto e molto più grande di lei, il ragazzo ferma la macchina in un posto appartato e le si struscia addosso.

Con le mani le cercava il seno e con il corpo si strusciava contro di lei. Poi sentì l’eccitazione di lui contro le gambe. Skipper si strofinava contro di lei senza guardarla.

Marcella-le tazzine di yokoAmmettiamolo: a Marcella è andata ancora bene. Onestamente, arrivata a questo punto, credevo che la storia avrebbe assunto connotati e sfumature thriller… ma non è successo. Stiamo parlando di una ragazzina delle superiori e un ragazzo le si è strusciato pesantemente addosso nonostante lei gli abbia detto di no. Si sente sporca e stupida e non se la sente di tornare a casa. Cerca di dissociarsi dall’accaduto: è successo a Giada, non a Marcella.

L’autrice con questo romanzo vuole mettere in guardia i ragazzi e i genitori dai pericoli della rete. I genitori devono star dietro ai loro figli e domandarsi se li conoscono davvero se li proteggono. Se il mondo virtuale nasconde mille insidie, l’autrice fa passare il messaggio che le persone conosciute nella realtà sono sempre affidabili arrivando agli eccessi. Marcella ha appena avuto una brutta esperienza con un ragazzo e cosa fa? Va a dormire a casa di un giovane marocchino che conosce da mezza giornata!

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Per fortuna, Mukhtar è un bravo ragazzo ciò non toglie che andare a dormire a casa di qualcuno che non conosci è da incoscienti ( vi ricordo che parliamo di una ragazzina minorenne che ha appena subito una violenza da parte di un’altro ragazzo). Mi sembrerebbe più… naturale che la ragazza provi timore verso gli sconosciuti invece, a quanto pare, non ha imparato granché dalla brutta esperienza. Marcella, lontana da internet, senza possibilità di contattare i suoi amici di facebook si sente da un lato libera, dall’altro tagliata fuori dal mondo. Il desiderio di connettersi è forte.

Dietro alla fuga di Marcella, oltre alla vergogna per quanto successo con Skipper, c’è un disagio di fondo, se imani intrecciate- le tazzine di yoko suoi genitori non la conoscono è anche vero che lei non conosce loro. Li sente distanti sempre pronti solo a imporle le loro regole e a rimproverarla. L’autrice ha cercato di mettere in guardia i giovani dalle persone conosciute su facebook peccato che ha finito per dare il messaggio che, se incontri una persona faccia a faccia, allora va tutto bene, è sicuramente una persona di cui fidarsi. Marcella si fida prima di Mukhtar (con cui parla per poche ore, poteva essere un serial killer per quanto ne sapeva lei) poi di Cesare. Quest’ultimo è un suo coetaneo di cui Marcella finisce poi per innamorarsi. Insomma, apprezzo l’idea e l’intenzione dell’autrice ma il risultato finale non è stato del tutto all’altezza delle aspettative.

QUALCHE INFO SULL’AUTORE
Nata in Sicilia, dopo gli studi a Bologna si è trasferita in Trentino, dove vive tuttora, mantenendo però un profondo legame con la sua terra d’origine. Docente di Letteratura Italiana e appassionata lettrice, si dedica da anni alla narrativa per ragazzi e adolescenti. I suoi libri hanno ricevuto numerosi premi e menzioni.