Recensione de “La persona giusta” di Sandra Petrignani

E mentre sono qui che mi appresto a scrivere questa recensione sull’ultimo libro letto, ne accarezzo ancora una volta la copertina pensando che questa nuova collana Giunti ARYA (il nome della collana è l’acronimo di Autori Romanzi Young Adult), tutta dedicata ai romanzi young adult, è davvero ben fatta. Mi piacciono quei libri dalle copertine piacevoli al tatto, quando leggo e la mano ne accarezza il retro è come se completasse il piacere della lettura attraverso il tatto. Oh, forse, sono semplicemente malata io che noto sempre anche le cose più insignificanti xD

“La persona giusta” di Sandra Petrignani racconta di vite e destini che si intrecciano quando ancora ci sentiamo troppo giovani per tutto. Una storia ambientata nella cornice senza tempo di Roma, un romanzo che racconta la nostra realtà italiana… tra incertezze, decisioni e relazioni difficili.

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La persona giusta

Sandra Petrignani
Edito da Giunti Editore – coll. ARYA (24 aprile 2019)
Pagine 168
€ 14,00 cartaceo – € 8,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Hanno due nomi esotici, India e Michel. Lei 16, lui 18 anni. Scoppia l’amore, insperato, atteso. Sono diversi come l’acqua dal fuoco. Hanno famiglie lontanissime l’una dall’altra. Lui è nato ad Algeri, ha la pelle “abbronzata”, come la definisce India, ed è stato adottato da una coppia molto borghese. Lei è figlia di due che andavano insieme in Oriente e che ora hanno divorziato. Michel ha un fratello, India una sorella. E amici che contano molto nella loro vita, e una nonna decisiva. La quotidianità scorre fra esami di licenza liceale e passione, fra scontri e riconciliazioni e tante canzoni, in una Roma estiva, in un viaggio alla ricerca del padre biologico, e corse al mare. Poi accade l’imprevedibile. Un romanzo d’amore ricco di colori e musica, in cui sarà facile e bello ritrovarsi senza aver paura dei propri sentimenti.

UNA PIACEVOLE LETTURA, QUATTRO TAZZINE… MENO QUALCHE PICCOLISSIMA COSINA.
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Ho letto “La persona giusta” in pochissimo tempo, complice il numero non proprio esagerato di pagine e la scorrevolezza della trama che, nonostante gli imprevisti che si trovano ad affrontare i protagonisti, continua a fluire placida in sottofondo senza dare troppi scossoni alla lettura… forse complice una narrazione alla terza persona presente che mi ha stonato un po’. Un romanzo che comunque ho trovato davvero piacevole. Racconta la vita di due ragazzi che in comune hanno davvero poco, ma che trovano nell’altro quella “persona giusta” in grado di capirli e completarli in quel modo speciale che sa essere perfetto. Credo che questo essere il pezzo mancante del puzzle dell’altro sia l’elemento reso meglio e il miglior pregio di questo libro, unito alle piacevoli poesie di India, che fanno capolino tra le sue pagine, un tocco nuovo -diverso dai soliti YA- che aggiunge quel brio in più alla narrazione.

Michel e India non si conoscono, hanno due anni di differenza e i loro sguardi si sono incontrati solo percorrendo le scale della scuola. E’ l’intraprendenza di India a farli conoscere. Quell’approccio un po’ imbranato e inaspettato, che però colpisce Michel per la sua genuinità.

“Mi sa che aspettavo te.”
“Mi sa anche a me.”

Vanno alla stessa scuola, ma le loro realtà sono ben diverse. Amicizie e interessi differenti non sono le uniche cose. Michel è stato adottato e potrebbe avere la possibilità di conoscere i suoi veri genitori, ha progetti e obiettivi che vuole raggiungere. India invece ritrae bene l’emblema della ragazzina di sedici anni che prende la vita con spensieratezza e pensa al domani come qualcosa che non deve necessariamente essere presa in considerazione adesso, ora c’è la scuola, ci sono i voti brutti e quelli belli, c’è questo amore per Michel che nasce e rischia di prendersi …tutto.

E’ chiaro a entrambi fin da subito che quello che sta nascendo è qualcosa di profondo, che cambierà inevitabilmente le loro vite. Sarà qualcosa che darà uno scossone alle fondamenta di ognuno di loro, qualcosa per cui dover combattere, da conservare gelosamente, che lì plasmerà inevitabilmente.

Una storia non esattamente originale, c’è da dire però che i romanzi young adult per trama tendono ad assomigliarsi un po’ tutti, quello che li differenzia sono la scrittura e i particolari che purtroppo per venire realmente fuori in questa lettura temo avrebbero avuto bisogno di più pagine. Quello che arriva sono loro, Michel e India, due protagonisti genuini, riusciti, con le loro insicurezze, le loro differenze e la loro forza.

Un bella lettura che, pur avendo protagonisti adolescenti, a mio parere trova miglior approccio in un lettore più maturo. Nonostante l’utilizzo di termini giovanili d’oggi la scelta del tempo narrativo, lo sviluppo e la modalità di intrecci politically correct, lo allontana un po’ dal classico lettore young adult.

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3 Comments
  • Silvana C.
    28 Maggio, 2019

    Sono contenta che sia una lettura meno young del solito pur avendo protagonisti due ragazzini, un po’ di maturità pur rimanendo nel genere la apprezzo

  • Laura Benante
    28 Maggio, 2019

    Devo essere sincera ho visto questo libro in libreria ma la copertina non mi ha attirato per niente e io sono una che la maggior parte delle volte si fa trascinare dall’esteriorità (prendendo delle gran sifonate a volte!)

  • Annalisa Garlata
    28 Maggio, 2019

    Letto, molto carino, come dici tu ci sarebbero volute più pagine ma come lettura leggera va più che bene 😉

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