Abbiamo visto “Revenant”, l’ultimo film con Di Caprio
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Buon giorno cuplovers!
Oggi vi parlo del film del momento, ovviamente sto parlando di “Revenant“.
nel piattino abbiamo: contemporaneo / trhiller – biografico- avventura /
Revenant
REGIA di Alejandro González Iñárritu
Durata 156 minuti (2015)
Revenant non è il genere di film che, di solito, vado a vedere. Ci troviamo di fronte a una storia di sopravvivenza e di vendetta.
1823 – Un gruppo di uomini è intento a raccogliere le pelli ottenute dopo una battuta di caccia, quando un gruppo d’indiani Arikara li attacca. Iniziamo subito quindi con una battaglia sanguinosa che non ci risparmia scene piuttosto brutali. Tra gli uomini c’è anche High Glass (Leonardo Di Caprio) assunto come guida ufficiale della spedizione. Non appena arriva dall’accampamento, gli Arikara li attaccano e sono costretti a fuggire, con lui c’è anche suo figlio Hawk, l’unico parente che gli è rimasto.
Gli indiani non sembrano voler dar loro tregua, fuggire sul fiume non è prudente, sarebbero accerchiati e uccisi, così nascondono le preziose pelli, nonostante lo scontento di alcuni, e fuggono via terra guidati da Glass che conosce la strada meglio di tutti.
Sfortunatamente, Glass, allontanatosi dagli altri per esaminare la strada incappa in una femmina di orso grizzly con i suoi cuccioli che lo attacca. Le scene sono molto crude e violente, Glass viene gettato di qua e di là mentre l’orso lo colpisce ripetutamente alla schiena con gli artigli, alla fine, Glass riesce a sparargli e uccidere l’animale ma, quando i suoi compagni e il figlio lo trovano, sembra non esserci più speranza per lui. Il capitano Henry decide di ripartire, preoccupato che gli Arikara possano trovarli e lascia il moribondo Glass assieme al figlio, al giovane e premuroso Bridger e al cacciatore Fitzgerald, ordinando ai tre di vegliarlo sino all’ultimo momento, per poi dargli una degna sepoltura. Ovviamente dietro compenso monetario, per quanto riguarda Bridger e Fitzgerald. Che Fitzgerald sia un poco di buono, si capisce da subito, è rimasto solo per i soldi e non desidera altro che Glass muoia per potersene andare. Così, mentre Bridger e Hawk sono lontani, tenta di convincere Glass al suicidio, dicendogli che, per il figlio sarà meglio così. Il povero Glass, non riesce a parlare, quindi Fitzgerald decide di agire e ucciderlo. Peccato che Hawk, tornato in quel momento a controllare il padre, tenta di fermarlo. Fitzgerald, privo di scrupoli come sempre, accoltella il povero ragazzo, uccidendolo. Dopodiché convince l’ignaro Bridger ad andare via perché gli indiani stanno arrivando, non prima di aver sepolto Glass.
Glass si sveglia, striscia fuori dalla sua tomba e comincia lentamente a strisciare per terra alla ricerca del figlio. Dopo pochi metri s’imbatte nel suo cadavere. Stringendosi al corpo del ragazzo, Glass piange tutte le sue lacrime, dopodiché giura vendetta. Così comincia un lungo viaggio, tra boschi innevati, tempeste e indiani, verso la guarigione e la vendetta. Pe lunga parte del film, Glass è costretto a strisciare per terra perché non ha le forze per alzarsi, mangiando radici strappate con i denti e bevendo da ruscelli riesce, ostinatamente ad avanzare. La sua forza di volontà supera davvero qualsiasi aspettativa, la maggior parte del film ci mostra la sua lenta avanzata, in mezzo alla neve e a boschi splendidi, nel silenzio più totale interrotto solo dai rumori del suo lento strisciare. Per sfuggire agli indiani Ree dovrà affidarsi al fiume e, preso dalle rapide, finirà nelle cascate. L’unico incontro fortunato sarà quello con un indiano Pawnee anche lui ha perso la sua famiglia e desidera ricongiungersi con la sua tribù. I due riescono a capirsi grazie a poche parole, condividono lo stesso dolore avendo perso le loro famiglie e l’indiano decide di occuparsi di Glass aiutandolo a sopravvivere. La natura non risparmia loro una tempesta di neve cui sopravvivono grazie a un riparo improvvisato. Grazie alle cure del suo nuovo compagno di viaggio, le ferite del povero Glass, che stavano andando in suppurazione, vengono curate. L’uomo recupera, in parte, le forze e cominciavo a pensare che, magari, le cose si sarebbero messe un pochino meglio… ma ovviamente questo è solo l’inizio! Perché, quando pensi che non possano accadergli altre disgrazie, arriva subito qualcuno a smentirti.
Nella sua lunga avanzata Glass salverà una ragazza Pawnee dalle grinfie di un gruppo di cacciatori francesi, ruberà un cavallo e dovrà scappare dall’assalto dei feroci Arikara. Finirà giù per un burrone, dovrà compiere gesti estremi per sopravvivere, spinto da una forza di volontà incrollabile e dalla disperazione di chi, ormai, non ha più nulla da perdere (solo io mi aspettavo che sventrasse il cavallo per dormirci dentro? Le mie amiche sono rimaste scioccate ed io che dicevo “ma era ovvio che l’avrebbe fatto”) il tutto in una profonda solitudine. I panorami sono veramente mozzafiato e ti fanno sentire piccolo di fronte all’immensità della natura. La fotografia di questo film (da quello che ho letto, girato solo con la luce naturale) è qualcosa di spettacolare. La recitazione di Di Caprio è splendida, nonostante ci fosse praticamente solo lui per buona parte del film e soprattutto non proferisse parola, non mi sono assolutamente annoiata.
Durante tutto il film ho avuto in corpo una certa ansia e mi chiedevo: e ora? Cos’altro deve succedere a questo povero diavolo? Ce la farà?
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Come si può immaginare Glass, alla fine, riesce ad avvicinarsi abbastanza all’unico luogo abitato, il forte, dove si trovano i suoi compagni sopravvissuti: il capitano Henry, il giovane Bridger e il vile Fitzgerald. Il ritrovamento della borraccia di Glass finita in mano a uno dei francesi cui Glass ha rubato il cavallo, attira l’attenzione di Henry. Il capitano crede che Hawk sia vivo ma Fitzgerald, che sa benissimo che il ragazzo è morto, oltre ogni ragionevole dubbio, capisce che, in qualche modo, Glass è sopravvissuto e che sta arrivando per lui.
Mentre gli altri vanno nel bosco a cercare il ragazzo, Fitzgerald ne approfitta per scappare ma la resa dei conti è vicina… e, a volte, il destino può punire i malvagi a modo suo. Il finale, non lascia del tutto soddisfatti, Glass ha avuto la sua vendetta, è vero, il film si chiude con il protagonista spossato, sdraiato a terra … in attesa della morte oppure di tornare a casa?
Questo film, nel bene e nel male, non lascia indifferenti e, a mio avviso, un attore meno bravo di Di Caprio non sarebbe riuscito a tenere viva l’attenzione per tutta la pellicola. La fotografia, i paesaggi… sono meravigliosi. Ci sono scene davvero molto crude quindi, diciamo che non lo consiglio se non siete abituati a film con scene forti.
Quando il film è finito, in sala è calato il silenzio come se, in qualche modo, dovessimo tutti assimilare bene quello che avevamo visto e non è una cosa che succede spesso.
Valentina Panzetta
3 Febbraio, 2016Non è il genere di film che vedo quindi non credo che lo andrò a vedere, ma spero tanto per il nostro caro Leonardo che questo lo aiuterà ad avere quella tanto ambita statuina dorata ahahahah
La Betty Boop
4 Febbraio, 2016Visto, mi è piaciuto tantissimo! Di Caprio merita l’Oscar, spero proprio che glielo diano sta volta!
strega del crepuscolo (Chiari)
7 Febbraio, 2016Se non glielo danno questa volta non so proprio cosa deve fare per averlo…
Mininova
4 Febbraio, 2016Immagini fantastiche, Leo superlativo, se non lo danno a lui l’Oscar a chi lo danno?
strega del crepuscolo (Chiari)
7 Febbraio, 2016La fotografia di questo film è stupenda.