Recensione a “Il marchio perduto del templare” di Giuliano Scavuzzo

Buon pomeriggio cuplovers, oggi vi parlo di “Il marchio perduto del templare” di Giuliano Scavuzzo.
Un thriller storico che mischia elementi sovrannaturali e una buona dose di mistero, il tutto ambientato nell’antica Roma.

nel piattino abbiamo:

Il marchio perduto del templare

Giuliano Scavuzzo
Edito da Newton Compton Editori (12 gennaio 2017)
Pagine 279
€ 9,90 cartaceo – € 4,99 ebook
amzn-amazon-stock-logolink diretto all’acquisto cartaceo
link diretto all’acquisto ebook

TRAMA DELL’EDITORE
Nella Roma medioevale di Innocenzo III, una città in piena decadenza vessata dal malaffare e dal crimine, sei cavalieri templari, che durante la prigionia in Terra Santa hanno votato l’anima al diavolo, sono pronti a sacrificare due piccoli gemelli e a scatenare l’Apocalisse. Il loro capo, Lucifuge, ha bisogno di un antico libro, la Clavicula Salomonis, per compiere la cerimonia finale. Uno dei templari, Shane de Rue, ha però rubato e nascosto il prezioso grimorio, tradendo i suoi compagni e privandosi poi dei propri ricordi per impedire a chiunque di ritrovarlo. Ma le immagini di una battaglia cruenta in Terra Santa continuano a tormentarlo, come una maledizione. Solo Lilith, una strega dai poteri straordinari, potrebbe liberarlo dall’anatema che lo ha colpito: parola di Don Graziano, un prete che ha chiesto l’aiuto di Shane per fermare l’uccisione dei gemelli. Quando i due si recano al Colosseo per incontrare la donna, ecco che Lucifuge li sorprende…
Sei templari, sei assassini, sei demoni: 666
L’Apocalisse è solo questione di giorni
Un romanzo che vi farà rivivere l’azione l’avventura e le atmosfere dark di Assassin’s Creed.

Tre tazzine e mezza… la classica lettura che si definisce carina.
tazzinaUP_stregaDELcrepuscolotazzinaUP_stregaDELcrepuscolotazzinaUP_stregaDELcrepuscolotazzinaMEZZA_stregaDELcrepuscolotazzinaDOWN

Il marchio perduto del templare mi ha incuriosito fin dall’inizio, amo le storie che mescolano diversi generi, eppure, nonostante le ottime premesse, questo romanzo non mi ha avvinto come speravo anche se il finale, davvero inaspettato, mi ha colpito molto.

L’autore trascina il lettore in una Roma decadente e misteriosa dove lo strapotere della chiesa ha ridotto alla fame il resto della popolazione. Protagonista della vicenda è un misterioso assassino noto come l’Ombra che non ha alcuna memoria del suo passato. Uno degli interrogativi principali del romanzo è appunto chi sia il protagonista che racchiude in sé tre diverse identità. Egli è infatti l’Ombra, archetipo junghiano che dall’oscurità fa affiorare energie istintuali, un templare di nome Shane de Rue che rappresenta i valori morali e Asmodeus il demone dell’inferno che rappresenta il male. Tre entità che lottano tra loro per prendere il predominio… chi è, quindi, il protagonista? Chi avrà la meglio sugli altri?
In questa antica Roma decadente si stanno radunando i sei generali dell’inferno il cui obiettivo è aprire i cancelli dell’inferno per permettere a Satana di scendere sulla terra e scatenare l’apocalisse. Per fare questo i generali hanno bisogno di compiere una serie di sanguinosi sacrifici e di un antico libro di rituali: nessuno sa dove si trovi il testo, tranne l’Ombra ed è per questo che tutti lo cercano… peccato che, a nasconderlo, non sia stato “l’Ombra” ma Asmodeus che, in quel momento, aveva preso il sopravvento sulle altre due identità. Ad aiutare L’Ombra nel tentativo di fermare i generali arriveranno gli altri due protagonisti del romanzo; Don Graziano e Lilith.
Don Graziano è un prete che è disgustato dallo stato in cui versa la chiesa e desidera ardentemente salvare i bambini che sono stati presi prigionieri, e che verranno sacrificati per concludere il rituale, prima che sia troppo tardi mentre Lilith è una potente e sensuale strega il cui passato è strettamente intrecciato a quello di Shane e di Asmodeus… I tre protagonisti riserveranno tutti delle sorprese, rivelandosi diversi da come sembravano all’inizio. Il libro si concentra forse un po’ troppo sui tre protagonisti a scapito dei personaggi secondari che rimangono poco approfonditi. L’antagonista della storia, l’inquisitore Tito, cela un passato oscuro ed è determinato a portare a termine il suo piano a qualsiasi costo. Riuscirà a portarlo a termine o l’Ombra lo fermerà in tempo?

Il marchio perduto del templare contiene una buona dose di azione, non manca qualche omicidio cruento, e un passato imbrogliato da svelare per poter comprendere il presente. Al centro della narrazione c’è la continua battaglia tra l’Ombra, Shane de Rue e Asmodeus per prendere il controllo del corpo che condividono e portare a termine ciascuno i propri piani. Altro punto importante della storia è lo strano, malsano legame che unisce Lilith e il protagonista. Tra loro c’è un forte legame, c’è passione ma non amore. L’Ombra deve più volte affidarsi a Lilith per proseguire il suo cammino ma, inevitabilmente, mentre proseguivo nella lettura, ho cominciato a dubitare di lei e a chiedermi dove avrebbe condotto Shane se alla salvezza o verso la rovina. Il personaggio di Lilith è uno dei più interessanti proprio perché, fino all’ultimo, non si può essere sicuri di a chi vada la sua lealtà. È una strega potente e affascinante, in grado di conquistarsi una posizione di potere in un mondo governato solo da uomini. Non ho potuto fare a meno di provare pena per lei, nonostante tutto.

Il marchio perduto del templare è una lettura scorrevole e originale. Purtroppo mi è mancato quel qualcosa per affezionarmi sul serio ai personaggi e mi è rimasto un piccolo dubbio sul finale… Lo consiglio se cercate una lettura diversa da solito, se amate gli intrighi e le storie dove i diavoli camminano al nostro fianco.


Cronache Infernali

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Non mi aspettavo assolutamente che, alla fine, Asmodeus sarebbe riuscito a prendere il controllo su Shane obbligandolo ad uccidere i figli… Mi è rimasto però il dubbio sul perché, anche se completo, il rituale sia fallito… perché il cuore dei figli di Shane era puro? Visto che tutti i bambini sono puri di cuore… vuol dire che sarebbe fallito in qualsiasi caso?
Il finale, per quanto amaro, era l’unico possibile… L’umanità, seppur con tutti i suoi difetti, è salva. Shane de Rue, dopo aver ucciso gli altri generali, può finalmente riposare in pace al fianco dei figli. Non era il finale che mi aspettavo all’inizio ma, man mano che proseguivo nella lettura, sono giunta a considerarlo l’unico possibile.

QUALCHE INFO SULL’AUTORE
Giuliano Scavuzzo è nato a Roma nel 1976. Dopo la laurea in Economia, ha ottenuto un Master in Business Administration con specializzazione in comunicazione e marketing. Per anni ha lavorato in questi settori, finché non ha deciso di trasferirsi a Bali per alcuni mesi, e lì, tra meditazione e surf, ha cominciato a scrivere un romanzo ambientato nella Roma medioevale. Collabora con diversi blog occupandosi di cultura, sport e medicina.

Cosa ne pensi? Lasciaci un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

2 Comments
  • Ellenita
    23 Aprile, 2020

    L’ho acquistato tempo fa quando c’erano gli sconti della Newton e mai iniziato, me l’hai fatto ricordare, un’altra lettura che potrei iniziare in questi giorni 😉

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      25 Aprile, 2020

      Con tutti i libri che ho da leggere sicuramente anche io ho romanzi che mi sono dimenticata di avere acquistato… ^^”

Tags