La salita verso casa: recensione del romanzo di Kanako Nishi

Buon pomeriggio cuplovers, oggi vi parlo di un libro che ci è stato inviato a sorpresa da Garzanti e da cui non avevo proprio idea di cosa aspettarmi. Questa giornata piovosa è l’ideale per parlarvi di “La salita verso casa” di Kanako Nishi, un romanzo che parla della famiglia, di dolore e di lutto ma che lo fa in modo… pacato, aggraziato, tanto che la disperazione provata dai personaggi arriva in modo quasi annacquato al lettore e, questo, da un lato, ha reso la lettura più leggera ma, dall’altro ho percepito come una mancanza di intensità, per certi versi. Una lettura che consiglio a chi ama le storie famigliari.

22agosto La salita verso casa cover Le Tazzine di YokoNel piattino abbiamo:

La salita verso casa

(Sakura)
Kanako Nishi
Edito da Garzanti (22 agosto 2023)
Pagine 207
€ 16,00 cartaceo – € 9,99 costo
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TRAMA DELL’EDITORE
Kaoru si ferma ai piedi della salita. La casa in cui è cresciuto sembra molto più piccola di quanto ricordasse. Ma quando Sakura gli corre incontro scodinzolando, il senso di smarrimento svanisce. Kaoru è a casa. Ed è arrivato il momento di affrontare la sua famiglia. Una volta, gli Hasegawa erano la famiglia perfetta. Papà e mamma erano sorridenti e pieni di amore. La sorella minore, Miki, era la ragazzina più coraggiosa che si fosse mai vista. Suo fratello, Hajime, sempre il primo in ogni cosa, irradiava il mondo di una bellezza rara. Di Kaoru non si può dire lo stesso. Non spiccava in niente di particolare: a scuola era bravo ma non il più bravo; alle ragazze piaceva ma mai davvero troppo. I suoi fratelli, invece, brillavano come le stelle più luminose del cielo. E a Kaoru non dispiaceva affatto di scaldarsi alla loro luce riflessa. Ma anche le famiglie più meravigliose possono andare in pezzi. La memoria del passato può disperdersi, indurirsi, cancellarsi. Per Kaoru è arrivato il momento di farsi avanti e di aiutare la famiglia a ritrovare la strada verso casa. Lui, che non è mai stato il più forte di tutti, adesso deve essere forte per tutti. Ma ha un’alleata fedele: la cagnolina Sakura. È lei che mostra che solo le salite possono diventare delle discese. Perché i luoghi e i ricordi hanno questo in comune: sembrano sempre diversi quando vi si fa ritorno dopo tanto tempo.

Una bella lettura, 4 TAZZINE TONDE TONDE
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Dio non ha mai lanciato palle che non potevi battere. Siamo noi a continuare a lanciare. Ogni santo giorno, piangendo, ridendo, arrabbiandoci, amando, perdendo l’amore, continuiamo a lanciare palle a quello che chiamiamo Dio.

La salita verso casa è la storia della famiglia Hasegawa narrata dal punto di vista di Kaoru, il fratello di mezzo, un ragazzo pacato, per certi versi brillante ma che non spicca troppo, soprattutto a confronto con i due fratelli. Hajime, il maggiore, è forte, bravissimo negli sport, sempre sorridente e con la capacità di attrarre chiunque, il classico ragazzo popolare amato da tutti. Miki, la più piccola, è una ragazza bellissima e selvaggia molto istintiva che prova un attaccamento feroce verso Hajime. Anche lei è popolare e ammirata a scuola anche se incute pure un certo timore nei compagni e nelle compagne..

La storia segue due diversi archi temporali, da un lato, seguiamo la crescita dei tre fratelli, dall’altro ritroviamo un Kaoru, ormai adulto, che torna a casa dopo circa un anno, ma non è il solo ad essere rimasto a lungo lontano, il padre, dopo ben due anni di assenza, ha deciso di tornare ed è per questo, e per vedere la sua cagnolina, che Kaoru decide far ritorno a casa. Su tutti loro incombe un senso di assenza, non c’è traccia di Hajime e, da come Kaoru ripensa a lui è ovvio che il fratello, di poco più grande, è morto. Come sia successo o quando verrà svelato man mano che si procede nella lettura, la morte di Hajime e come questo fatto ha influito su tutti gli altri membri della famiglia è il vero e proprio fulcro della narrazione.

Kanako Nishi ripercorre la vita dei tre fratelli mostrandoci la complessità del rapporto che c’è tra loro e come esso è cambiato negli anni. Kaoru ha sempre seguito Hajime, ha sempre ammirato la sua forza, guardando a lui come a un esempio ma, come è naturale che sia, a un certo punto, Kaoru è cresciuto fino a sentire l’esigenza di staccarsi da Hajime per costruirsi una vita che sia solo sua. Miki è forse, tra i tre, la più enigmatica. Da un lato è molto istintiva, sempre pronta alla lite, quasi feroce, dall’altro prova dei sentimenti molti forti per il fratello maggiore, sentimenti che non vengono esplorati a fondo, in bilico tra una feroce ammirazione, e qualcosa di più, qualcosa di… sbagliato.

L’inizio di tutto è la storia d’amore tra Hajime e Yajima, la prima storia importante del ragazzo, un amore acerbo ma forte che porta i due ragazzi a voler proseguire la relazione anche quando Yajima deve trasferirsi. I due si scrivono lunghe lettere fino a quando, di punto in bianco, la ragazza smettere di scrivere. Hajime non riesce a capire perché Yajima sia sparita così, non si capacita della cosa, si sente lasciato indietro, non solo da Yajima ma anche da Kaoru, ed è proprio questo dolore che lo porterà a uscire nel bel mezzo della notte per fare una commissione, una notte piovosa che porterà a un terribile incidente.

All’inizio avevo pensato che Hajime fosse morto in questo incidente, in realtà, il ragazzo sopravvive ma… forse sarebbe stato meglio di no. Hajime si ritrova con i muscoli delle gambe e la parte destra del volto distrutti, paralizzati, non camminerà mai più. Una tragedia che non coinvolge solo lui ma tutta la famiglia. La Nishi è estremamente abile nel descrivere come questo fatto influenzi tutti. La madre, che inizia a mangiare sempre di più per il nervoso, il padre che, invece, per lo stress, inizia a dimagrire, Kaoru che, per sfuggire al dolore, si chiude nello studio. L’unica che sembra quasi immune a tutto è Miki.

La rabbia, l’impotenza, la disperazione di un ragazzo di vent’anni che si ritrova, all’improvviso, con tutto il suo mondo distrutto è qualcosa di devastante e la Nishi non risparmia colpi bassi al lettore…

La salita verso casa è la storia di una famiglia che è sopravvissuta a un evento terribile, una famiglia cambiata per sempre e che, a fatica, dovrà ritrovare un modo per stare insieme e andare avanti. Una lettura sia piacevole che pesante, triste ma non priva di una certa speranza.

Eppure cadiamo felici cover per la recensione su le tazzine di yoko

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Ammetto che mi sono chiesta come ha fatto Miki a non crollare per il senso di colpa. La ragazza è sempre stata innamorata del fratello, per questo, nascose tutte le lettere che Yajima gli aveva scritto. Se solo non lo avesse fatto, Hajime non sarebbe uscito, quella famosa sera, per comprare le pile per l’orologio, non avrebbe avuto l’incidente, non sarebbe morto…

Certo, forse, alla fine, lui e Yajima si sarebbero lasciati lo stesso o, chi lo sa, magari Hajime avrebbe avuto comunque un incidente perché questo era il suo destino però… mi è rimasto come un senso di incredulità leggendo questa parte. L’amore di Miki per Hajime non era quello di una sorella per il fratello, era qualcosa di più forte, quasi un’ossessione ed è per questo che la ragazza non riesce ad andare avanti, è per quelle lettere che vive senza vivere e che, solo alla fine, forse, si sentirà liberata da quel peso immane raccontando tutto a Kaoru. Anche Kaoru, in questo ritorno a casa, riesce a fare chiarezza sui suoi sentimenti per il fratello e ad accettare di sentirsi deluso da Hajime, quel fratello che era sempre stato il suo eroe, per aver ceduto. Per averli lasciati.