Isekai Farming – Vita contadina in un altro mondo: una serie super cozy

fantasie di zucchero sul blog letterario de le tazzine di yoko - rubrica anime e dorama
Buona sera cucchiaini, oggi vi parlo di una serie che sembra aver avuto successo: Isekai Farming – Vita contadina in un altro mondo. La serie è estremamente low-key: non ha grandi intrecci o personaggi complessi. Allo stesso tempo la sua semplicità, la mancanza di scene violente o crudeltà insensate, dona quel non so che di cozy che mancava un po’ in un anime.

Isekai Farming - Vita contadina in un altro mondo recensione dell'anime su Le Tazzine di Yokonel piattino abbiamo
recensione film serie tv drama FANTASY sul blog Le Tazzine di Yokorecensione film serietv drama STORICO sul blog le tazzine di yokofumetti ISEKAI blog le tazzine di yoko

Isekai Farming – Vita contadina in un altro mondo

EPISODI 12
STAGIONI 1
DISPONIBILE SU Netflix e Anime generation

4 TAZZINE tonde tonde
tazzina miki uptazzina miki uptazzina miki uptazzina miki upvoto in tazzine tazza giù

Machio Hiraku muore dopo aver trascorso la vita in un letto d’ospedale, ma il dio che governa l’universo gli offre una seconda occasione per scusarsi dell’esistenza crudele che ha vissuto fino a quel momento. Così Hiraku decide che vorrebbe sperimentare una vita contadina e si risveglia ringiovanito in un altro mondo col potere di evocare qualsiasi attrezzo agricolo e usarlo senza mai stancarsi.
(trama da Anime Generation)

Io non so dirvi il perchè, ma a me questo anime è piaciuto. La storia è davvero molto semplice: Hiraku è un protagonista semplicissimo. Morto di malattia, il suo desiderio è rinascere con un corpo sano e fare il contadino, come per staccare dalla caoticità e vivere una vita semplice.

Il suo desiderio viene esaudito: si risveglia in un altro mondo con un corpo giovane e sano. Inizia quindi a crearsi una casa nel bel mezzo della foresta in cui si trova: praticamente è circodato dal niente e deve sopravviere solo con quello che ha. Prima che qualcuno si immagini chissà cosa vi dico subito che la serie è estremamente low-key : non ci sono grandi lotte per la sopravvivenza o scene strappacuore.

Grazie all’attrezzo che gli ha dato il dio con cui ha parlato riesce a coltivare i campi senza bisogno di semi, ad abbattere alberi e a costruire una sempplice abitazione di legno. Di fatto il protagonista costruice l’intero villaggio iniziale da solo.  Nel corso degli episodi lentamente vanno a vivere con lui dei lupi, un ragno gigantesco (sono mostri), una vampira, un angelo, delle elfe ecc. ecc.. Il suo piccolo villaggio si popola tantissimo crescendo sempre di più.

Nell’anime l’impressione generale è che lui sia sposato con Lulucy, la vampira, e non abbia altre relazioni. Questo nonostante praticamente si sia creato un harem, dato che il villaggio è popolato solo da lui, animali e donne. Nel manga c’è esplicitamente un harem e lui ha figli da più personaggi. L’anime si interrompe con la nascita del figlio di Lulucy quindi non so se, nel caso di una seconda stagione, prenderà la piega del manga. Per ora almeno in questo punto i due differiscono.

La storia da la sensazione del placcido scorrere del fiume. Va avanti, senza scossoni particolari o situazioni chissà quanto sconvolgenti. Se non si cerca niente di complesso o adrenalinico, è una serie estremamente piacevole da vedere.

Personalmente io l’ho vista in un paio di giorni e l’ho trovata piacevole. Netflix e ANIME GENERATION la rendono disponibile doppiata in italiano.