Ho sempre amato troppo: recensione del libro di Sara Fregosi

Buon giorno cuplovers, oggi vi parlo della mia ultima lettura “Ho sempre amato troppo” di Sara Fregosi, libro autobiografico che narra le disavventure amorose, le sofferenze e la crescita della giovane Sara. Il romanzo ci narra il difficile periodo dell’adolescenza già di per sé complicato, reso ancora più difficile dal fatto che Sara è lesbica e vive in una piccola città della Liguria, la bellissima Camogli.

nel piattino abbiamo:

Ho sempre amato troppoHo sempre amato troppo cover Le tazzine di yoko

Sara Fregosi
Edito da Sperling&Kupfer (17 maggio 2022)
Pagine 254
€ 16,90 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
«Se mi chiedi cosa voglio fare da grande, ti dico che voglio solo essere felice.» Diciotto anni e l’aria da dura, Sara sembra tutto meno che fragile: cammina sempre a testa alta per i corridoi del liceo di Genova che frequenta, è piena di amiche e non si perde una serata. Ma, sotto la corazza che mostra al mondo, si nasconde un’altra Sara: quella piena di dubbi e incertezze, con un rapporto burrascoso con la famiglia che non l’accetta per chi è davvero, e con il cuore che sanguina per un grande amore finito male. Ed è in un giorno in cui il dolore per il naufragio di quell’amore è insopportabile che, nel silenzio di un paesino di mare in inverno, conosce Virginia. Affascinante e piena di vita, Virginia è un mistero che attrae Sara in modo irresistibile. Ma tornare ad amare significa rimettersi in gioco, dare ancora una volta a qualcuno la possibilità di ferirti e di deluderti. È un rischio che lei sarà disposta a correre se il premio è la felicità? “Ho sempre amato troppo” è il romanzo d’esordio di Sara Fregosi, giovanissima attivista per i diritti LGBTQIA+, che con grande coraggio racconta l’amore, la paura di non essere accettati e l’incertezza per il futuro, e insegna che non bisogna mai smettere di credere ai propri sogni, per quanto folli o impossibili.


Una lettura davvero carina, 3 TAZZINE E MEZZO
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Perché quando qualcuno soffre viene incolpato del proprio dolore? Mi chiedo perché sia così facile scaricare addosso agli innocenti il peso della propria sofferenza, piuttosto che punire chi ne è realmente responsabile.”

Ho sempre amato troppo è un romanzo che ha diversi pregi e qualche pecca. So che siete soliti vedermi recensire romanzi fantasy ma, ogni tanto, mi piace cambiare genere. Adoro i libri di Joanne Harris ed ero abbastanza curiosa di scoprire questo romanzo. L’elemento che più mi ha attirata è stata l’ambientazione, sono Ligure e abito a Sestri Levante che, per chi non lo sapesse, è a poche fermate di treno da Camogli, la cittadina dove vive Sara, la protagonista. Conosco molto bene i luoghi dove è ambientato il romanzo ed è stato proprio questo ad attirarmi, peccato però che sia anche l’elemento che, alla fine, mi è piaciuto meno.

Ma andiamo con ordine. Sara è una ragazza arrabbiata col mondo intero, è stata lasciata da poco dalla fidanzata, ha il cuore spezzato e si sente incompresa da tutti. In primis ci sono i genitori che proprio non ce la fanno ad accettare di avere una figlia lesbica, poi ci si mette una professoressa che, evidentemente omofoba, la prende di mira, cercando costantemente di umiliarla e dandole voti bassi a tutto ciò va aggiunto una compagnia di amiche/compagne dove tutte sono state o stanno con tutte e dove il dramma è dietro l’angolo… Insomma ce n’è più che abbastanza per rendere gli ultimi anni dell’adolescenza di Sara un vero inferno. Il libro è narrato in prima persona da Sara, questa decisione si è rivelata ottima per far arrivare al lettore tutta la tristezza e il dolore che la ragazza prova ma è anche un’arma a doppio taglio dato che, così facendo, sembra davvero che chiunque ce l’abbia con Sara e voglia, in qualche modo, perseguitarla. Anche se ho passato l’adolescenza da un bel po’ ricordo che, in quegli anni, sembra davvero che tutti ce l’abbiano con noi, per un motivo o per l’altro, tuttavia qui ho trovato questo aspetto un po’ eccessivo. Se Sara, con le sue insicurezze, il dolore, la rabbia e il profondo desiderio di essere amata, risulta una protagonista ben approfondita, purtroppo tutti gli altri personaggi sono delle mere comparse di cui sappiamo davvero poco e niente rendendo, di fatto, il romanzo un po’ povero di personaggi interessanti. Mi sarebbe piaciuto che il rapporto tra Sara e la madre venisse più approfondito che ci fosse un confronto con la professoressa…. Tutti gli adulti della vita di Sara sembrano, in un modo o nell’altro, figure negative. La madre non riesce ad accettarla per quella che è, il patrigno sempre pronto a urlare e prendersela con lei, per non parlare della professoressa che dimostra quasi un piacere perverso ad accanirsi su Sara. Sfortunatamente però, nessuno di questi personaggi viene approfondito, come se l’autrice volesse sottolineare l’impossibilità per le due parti di avere un confronto maturo.

Anche il passato amoroso di Sara è quanto mai travagliato, tutte le volte, la ragazza s’illude di aver trovato il vero amore ma, ogni volta, viene tradita e abbandonata. Continuare a credere nell’amore, sperare che, anche lei, un giorno, troverà qualcuno che tenga sul serio a lei è sempre più difficile eppure… Sara vuole disperatamente innamorarsi e l’occasione arriva da un incontro del tutto casuale con la bella Virginia. Ma quello che sembrava un colpo di fulmine da manuale potrebbe trasformarsi nell’ennesima delusione prima ancora che possa nascere qualcosa… oppure no? Sara non ha semplicemente paura: è terrorizzata, è stata tradita da tutti, professori, genitori, ex, tutti, prima o poi, immancabilmente, l’hanno delusa. Persino l’unica amica che sembrava davvero disinteressata, in realtà, nasconde qualcosa. La paura di essere ferita di nuovo è tanta, eppure, Virginia potrebbe davvero valere la pena di mettersi di nuovo in gioco.

Ho sempre amato troppo è la storia di una ragazza adolescente che, dalla vita, ha sempre e solo avuto delusioni, una ragazza che vuole disperatamente essere amata ma che ha paura di fidarsi di nuovo di qualcuno. L’adolescenza è un periodo a dir poco complicato per tutti, per alcuni poi è un vero e proprio incubo e, tramite gli occhi di Sara, ci ritroviamo, volenti o nolenti a riviverla. Ho sempre amato troppo è una lettura che mi sento di consigliare a dei lettori più giovani, magari della stessa età della protagonista, a tutti quelli che si sentono incompresi. Una piccola nota dolente, per me, è stata proprio la descrizione della mia amata Liguria, capisco che, forse, un adolescente moderno non riesca a vederne i pregi e che si possa preferire una “big city” come Milano, ma io non ce la faccio. E non capisco come si possano scambiare, le spiagge, i sentieri nella natura (anche quelli imbriccati che ti perdi diecimila volte prima di arrivare a destinazione), la focaccia e il mare per la frenesia di Milano.


Eppure cadiamo felici

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Altra piccola nota dolente di questo romanzo, a mio avviso, è la scarsa caratterizzazione di Virginia, la ragazza che, dopo tante sofferenze, saprà far breccia nel cuore di Sara e volerle bene per davvero. Mi è piaciuto l’incontro casuale tra le due, apprezzo la pazienza di Virginia tuttavia, anche lei, risulta però troppo poco approfondita. La ragazza è una star di tiktok e questo è praticamente tutto ciò che sappiamo di lei, è paziente e dolce ma, oltre a questo non sappiamo assolutamente nulla di lei… Capisco che approfondire tutti i personaggi secondari avrebbe sicuramente fatto aumentare parecchio le pagine col rischio, magari, di appesantire un po’ la lettura. Però, a fine libro, le persone che circondano Sara non mi sono rimaste particolarmente impresse, al contrario della protagonista che spicca vividamente tra le pagine, con tutta la sua rabbia e sofferenza.

Una lettura molto carina, che si legge in poco tempo, con una protagonista ben caratterizzata e che tocca tematiche importanti come il sentirsi soli, non capiti, non amati ma che ha qualche pecca.