Elsewhere: recensione del romanzo di Gabrielle Zevin

Ciao cucchiaini, oggi vi porto in un viaggio fuori dal tempo e dallo spazio con “Elsewhere” di Gabrielle Zevin.

Questo romanzo unico e toccante affronta temi universali come la vita, la morte e ciò che potrebbe esserci dopo, con una delicatezza e una fantasia che non lasciano scampo: vi troverete commossi e pieni di domande sulla natura stessa dell’esistenza.

Copertina di Elsewhere per le Tazzine di YokoNel piattino abbiamo:

Elsewhere

Gabrielle Zevin
Edito da Nord (8 ottobre 2024)
Pagine 272
€ 15,67 cartaceo flessibile – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Liz non sa com’è finita ad Altrove. Sa solo che non può più tornare indietro ed è quindi obbligata a restare in quello strano posto fatto di spiagge bianche, palazzi eleganti, negozi affollati; un posto in cui lei non conosce nessuno e in cui nessuno può ammalarsi, né invecchiare, né morire. E il motivo è semplice: sono già morti. Proprio come Liz, che è rimasta vittima di un incidente d’auto. Adesso anche lei seguirà il destino di tutti gli altri abitanti di Altrove, diventando sempre più giovane, fino a tornare neonata, pronta per essere rimandata sulla Terra. Solo che Liz vorrebbe compiere sedici anni, non averne di nuovo quattordici. Vorrebbe imparare a guidare, andare all’università, provare sulla propria pelle l’emozione del primo amore, non ripercorrere un’infanzia che non vedeva l’ora di abbandonare. Vorrebbe riabbracciare i genitori e il fratellino, non limitarsi a osservarli attraverso i binocoli dei Ponti d’Osservazione. In altre parole, non è pronta a lasciare andare una vita che non ha mai avuto nemmeno il tempo di assaporare. Però, a poco a poco, scoprirà che anche questa esistenza al contrario può essere piena di gioia e di sorprese…
firma recensione Lovelyhex
Direttamente nei miei preferiti… cinque tazzine tondissime.
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Oh, ci sono così tante vite. Come vorremmo poterle vivere simultaneamente, invece che una alla volta. Potremmo scegliere le parti migliori di ciascuna, infilarle insieme come un giro di perle.

Immaginate un luogo in cui si invecchia al contrario: non verso la fine della vita, ma verso un nuovo inizio. Questo è Elsewhere, un aldilà immaginario dove Liz Hall, la protagonista quindicenne, si risveglia dopo un tragico incidente stradale. Gabrielle Zevin ci conduce in questo universo straordinario con una maestria narrativa che trasforma un argomento tanto complesso e spesso evitato – la morte – in un’avventura dolceamara.

Elsewhere per le tazzine di Yoko

Il romanzo esplora le emozioni di Liz nel venire a patti con la sua nuova realtà: niente più scuola, niente più amici di sempre, niente più futuro come lo aveva immaginato. Ma non aspettatevi una narrazione cupa! Zevin intreccia momenti di pura meraviglia e umorismo – come l’idea di comunicare con i cani (sì, i nostri amici a quattro zampe hanno molto da dire!) – che alleggeriscono il peso emotivo, senza mai banalizzare le difficoltà di Liz.

Il cuore di “Elsewhere” è la sua capacità di farci riflettere su cosa significhi davvero vivere. La scelta di invecchiare al contrario è una metafora potente: un invito a guardare indietro con gratitudine e a riscoprire la bellezza di ogni fase della vita. Zevin esplora con grande sensibilità l’accettazione, il perdono e il lasciar andare, rendendo Liz un personaggio con cui è impossibile non empatizzare.

Le relazioni sono un altro punto di forza del libro. Da quelle familiari a quelle romantiche, passando per le amicizie inaspettate, ogni legame costruisce un mosaico emozionante che ci ricorda che l’amore è l’unica costante, anche in un mondo dove tutto sembra capovolto.

Tuttavia, è giusto avvertire che per alcune persone questo libro potrebbe essere difficile da finire. Ci sono momenti in cui si parla tanto di morte, e per chi ha perso qualcuno potrebbe risultare complesso ed estremamente emozionante. Questo non toglie nulla alla bellezza dell’opera, ma è un aspetto da considerare prima di immergersi nella lettura.

Il linguaggio di Gabrielle Zevin è tanto semplice quanto evocativo. Ogni parola sembra scelta con cura per creare un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà. La narrazione è fluida, perfetta per lasciarsi trasportare in questo universo parallelo, ma non mancano passaggi che ti colpiscono come un pugno nello stomaco, con una profondità che lascia il segno.

La forza di “Elsewhere” è la sua universalità: è un romanzo che parla tanto ai giovani quanto agli adulti. Ognuno troverà qualcosa di sé tra le pagine di questo libro, che offre consolazione, ispirazione e una visione unica sulla natura ciclica della vita.

Se dovessi descrivere “Elsewhere” in una parola, sarebbe “indimenticabile”. Questo romanzo è una celebrazione della vita in tutte le sue forme, un viaggio che ti lascia con gli occhi lucidi e un sorriso nel cuore. Gabrielle Zevin ha creato una storia che parla direttamente all’anima, ricordandoci che, anche di fronte all’ignoto, c’è sempre qualcosa di bello da scoprire.

Cinque tazzine su cinque, senza esitazione. Non importa se siete in cerca di conforto, di una storia originale o semplicemente di un libro che vi faccia sentire più vivi: “Elsewhere” è una lettura imperdibile.

Della stessa autrice potete leggere il fenomeno editoriale mondiale “Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow”.