Il Conte Saint-Germain in “l’antisesso vampirico” …recensione a Hotel Transilvania

[custom_frame_right]Chelsea Quinn Yarbro - le tazzine di yoko[/custom_frame_right]

Buongiorno lettori,
oggi vi presento la recensione a un libro che ho lì da un pò: “Hotel Transilvania” di Chelsea Quinn Yarbro.

Una lettura che non definirei appassionante, ma che senz’altro ha portato una ventata di novità tra le mie ultime letture. Con una scrittura e un protagonista di altri tempi la Yarbro ti fa entrare in un’epoca che ricerca la raffinatezza, ma che sotto sotto rivela sentimenti come cupidigia e avarizia vecchi come il mondo.

nel piattino abbiamo: romance 01 - compulsivamente lettrice - 6 ciambella romance sul blog letterario de le tazzine di yoko / paranormal 01 - compulsivamente lettrice - 5 croassant paranormal sul blog letterario de le tazzine di yoko / storico 01 - compulsivamente lettrice - 7 pasticcino storico sul blog letterario de le tazzine di yoko
hotel transilvania - le tazzine di yoko

Hotel Transilvania

(Hotel Transylvania)
Chelsea Quinn Yarbro
Edito da Gargoyle Books (marzo 2005)
Pagine 348
€ 16,50
link diretti all’acquisto:
amzn-amazon-stock-logo

TRAMA DELL’EDITORE
Parigi, 1743. Nobiluomo, avventuriero, spia, alchimista, il Conte diSaint-Germain è tutto questo ed anche qualcosa di più… una creatura dell anotte, un non-morto, un vampiro! Ma quando la giovane Madelaine de Montalia si trasferisce a Parigi per rifinire la propria educazione, viene insidiata d amali ben peggiori e sarà proprio Saint-Germain ad ergersi a suo protettore, affrontando un’arcana cospirazione ordita da poteri infernali. Combinando l’erotismo tenebroso del Vampiro con il fascino dell’avventura romantica ,Chelsea Quinn Yarbro inaugura con “Hotel Transilvania” la saga del conte di Saint-Germain, l’eroe tormentato che riscatta il suo fato oscuro combattendo per amore e per onore.

RECENSIONE DI YOKO:
Una lettura non “bella”, ma comunque con qualcosina di piacevole… tre tazzine tonde tonde.
tazzinaUPtazzinaUPtazzinaUPtazzinaDOWNtazzinaDOWN

Questo romanzo si deve annoverare nelle letture di “altri tempi”, con la sua scrittura piena di fronzoli e assolutamente ricercata, in una chiara voglia di rendere al massimo situazioni, luoghi e gergo dell’epoca di Luigi XV. Un elemento che a mio parere valorizza l’autrice (se penso alla ricerca che ci deve aver fatto dietro mi viene da applaudirla), ma meno il libro, in quanto quest’ultimo ne rimane appesantito risultando a volte un po’ lento.hotel transylvania - le tazzine di yoko

La trama in se comunque è carina e avvolge nel sua raffinatezza, suo elemento principale questa ricerca di giustizia che investe il protagonista del ruolo indiscusso di paladino che combatte contro il male. La storia si svolge infatti attorno a una setta satanica a cui Saint-Germain vuole porre termine, chiudendo una volta per tutte con i loro macabri e perversi riti.

Un vampiro protagonista che si discosta dalle visioni di Hamilton o Meyer che sia, spogliato delle sue vesti di essere notturno eternamente attraente e assolutamente sensuale si riveste invece di galanteria discreta, fascinose parole e raffinato intelletto. Un personaggio che, da una visione puramente esteriore, delinea i termini per considerarlo “l’antisesso vampirico”: appariscenza zero, prestanza fisica zero, sex appeal zero, presenza tenebrosa sotto zero.
I punti a suo favore sono tutti da dare alla sua testa, a un cervellino che sfoggia una cultura e una comprensione degne di secoli passati a raffinarne l’utilizzo.

hotel transylvania2 - le tazzine di yokoAnche nel suo “amore” si potrebbe dire platonico, l’autrice infatti sembra fermamente convinta che la carnalità in un vampiro non esista e venga soppiantata al suo trapasso da una condivisione spirituale attraverso il sangue.
Un protagonista che non posso dire mi sia dispiaciuto, ma piuttosto che non mi ha colpito per la sua… emm, prestanza?

Mi ha allora colpito di più la figura femminile che vede in Madeleine una ragazza decisa, determinata e assolutamente intraprendente per l’epoca.

Non lo definirei certamente un libro appassionante, ma una lettura tranquilla che si legge senza troppi picchi emotivi, piacevole e che si discosta dai soliti schemi.