“Carry on” di Rainbow Rowell: un paranormal LGBT

Buonasera cucchiaini, oggi parliamo di “Carry On”, primo libro della triolgia di Rainbow Rowell, un romanzo che ricorda uno shonen ai. Inizialmente ero convinta che il titolo, “Carry On”, fosse isirato alla canzone dei Kansas “Carry On Wayward Son”, già colonna sonora di Supernetural. Anche perchè il titolo del secondo libro è  “Wayward Son”, che è stato tradotto in italiano come “Eroe ribelle”. Ma torniamo a parlare del primo…

Carry on cover per la recensione su Le Tazzine di YokoNel piattino abbiamo:
recensioni di libri romance

Carry on

(Carry On)
Rainbow Rowell
Edito da Quixote Edizioni (20 aprile 2022)
Pagine 528
€13,50 cartaceo – € 6,99 ebook
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Trama dell’editore

Simon Snow è il peggior Prescelto di sempre. Questo è ciò che sostiene Baz, il suo compagno di stanza. Baz potrà anche essere un vampiro e un nemico, ma probabilmente ha ragione. Per la maggior parte del tempo, infatti, Simon non sa far funzionare la sua bacchetta, oppure non sa controllare il suo inestinguibile potere e manda tutto a fuoco. Il suo mentore lo evita, la sua ragazza lo ha lasciato, e un mostro con la sua faccia si aggira per Watford, la scuola di magia di cui frequentano l’ultimo anno. Allora perché Baz non riesce a fare a meno di stargli sempre intorno?

3TAZZINE E MEZZO, la classica lettura carina
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L’inizio è stato travagliato. Non nel senso che è tragico o che gli avvenimenti sono spaventosi o inquietanti. Nel senso che questo libro all’inizio proprio non funziona

In primis perché non sembra il primo libro di una serie, ma più il terzo o il quarto. Infatti il protagonista ci parla di un quantitativo di personaggi e situazioni in cui i legami e comportamenti sono spiegati da ciò che è successo precedentemente. Il problema è che viene tutto spiegato in modo molto sommario, e l’impressione che si ha è che manchi proprio una parte precedente di storia

Per farvi un esempio pratico: immaginatevi di iniziare a leggere Harry Potter dal terzo libro e che lui parli di Harmione dicendo “Era la mia migliore amica da quando avevao affrontato un troll al primo anno. E anche una serie di prove pericolosissime per raggiungere la pietra filosofale. Per non parlare del basilisco al secondo anno. E tutto questo a scuola”. E voi che avete appena incontrato questo personaggio vi chiedete “cosa? Come? Perchè?”. Nel caso di Harry Potter la risposta è nei due libri precedenti. Nel caso di Carry on la risposta non esiste, perchè è il primo libro.Carry on cover per la recensione su Le Tazzine di Yoko

Questa situazione si ripete continuamente nelle prime… credo circa 100/150 pagine e riguarda sia personaggi che luoghi. creando di fatto un discreto senso di frustrazione che ti rende difficile proseguire con la storia.

Superato il continuo richiamo al passato la storia parte ed è un treno. Ne succedono un po’ di tutte e diventa molto interessante in fretta. Simon è il genere di personaggio che non si fa troppe domande su se stesso o su altro. Perfino quando finisce per baciare Baz, suo compagno di stanza, non ha nessuna crisi particolare. Non tenta di definirsi. Si limita ad accettare sommariamente che gli piace Baz e fine. Un minimo incerto lo è, ma per meno di un capitolo. Forse tre pagine.

E poi c’è Penny, personaggio che ricorda fin troppo Hermione per alcuni versi. La migliore amica di Simon è il genere di amica che tutti vorremo avere, tranne per la prepotenza. Leale all’inverosiile, premurosa e attenta, incredibilmente intelligente e colta.

Nel complesso è un libro carino. Come storia, come intreccio, come tempi di narrazione e anche come personaggi. Tutto è davvero carino e ti prende abbastanza. Abbiamo una dolcissima storia d’amore e un’indagine importante da compiere, la scoperta di chi sta dietro a un omicidio. A questo si aggiunge una trama ancora più ampia che però, per via della parte iniziale davvero sconfusionata, non risutla del tutto chiara. La trama è così ricca! Dovete solo superare l’inizio, una volta superato quello va tutto a gonfie vele!

Lettura nonostante tutto consigliata (sopratutto perché ho appena finito il seguito ed è mooolto meglio) …fatevi coraggio, ripeto, superato l’inizio vi piacerà.

NB: se avete letto “Fan Girl” e vi suona molto famigliare, si, è lo stesso “Carry On” presente nell’altro romanzo dell’autrice.

La trilogia

  1. Carry On (Carry On)
  2. Un eroe ribelle (Wayward Son)
  3. Dove soffia il vento (Any Way the Wind Blows)