Recensione di “Come in un sogno” di Judith McNaught
Da un po’ di tempo ormai sto cercando di reperire tutti i romanzi di Judith McNaught, fortunatamente negli ultimi anni la Mondadori ha fatto qualche riedizione che mi ha aiutato. I libri della scrittrice sono parecchi e alcuni titoli col tempo sono diventati introvabili. Con la forzata reclusione ho deciso che è giunto il momento di iniziare a leggerne qualcuno, partendo ovviamente con un certo ordine anche se con i Westmoreland non si può parlare di una vera e propria serie.
“Come in un Sogno” è quello che molti definiscono il “primo libro della saga Westmoreland“, ma come dicevo non sono convinta che si possa propriamente definire una serie. La McNaught nella sua carriera ha scritto parecchi libri e, se messi in ordine cronologico, si può notare che alcuni personaggi ritornano in altri libri non necessariamente correlati, oppure, se tanto in là nei tempi, vedremo i discendenti di alcuni altri personaggi, ma il collegamento il più delle volte si limita ad apparizioni. Non credo per tanto che si possa propriamente parlare di saga, diciamo che la nostra beneamata scrittrice si affezziona così tanto ai suoi personaggi che le piace infilarli in più storie XD
Come in un Sogno
(A Kingdom of Dreams)
Judith McNaught
Edito da Mondadori “Emozioni” (ottobre 2013)
€ 2,99 ebook
link diretto all’acquisto ebook
TRAMA DELL’EDITORE
Quando Jennifer Merrick e la sorella Brenna, figlie di un importante capoclan scozzese, vengono rapite, tra Scozia e Inghilterra nasce un nuovo motivo di ostilità e di scontro. Il rapitore è infatti Royce Westmoreland, il leggendario cavaliere di re Enrico d’Inghilterra conosciuto come Lupo Nero, abile e spietato in battaglia. Tuttavia Jennifer non si lascia intimorire. Spinta da una profonda fedeltà verso il proprio clan, non si ferma davanti a nulla pur di mettere Royce in difficoltà. E questi non è preparato ad affrontare un’opposizione tanto tenace, né intende accettare l’ordine del re di sposare la giovane ribelle per mettere fine alla pericolosa disputa. Ma ben presto i due si troveranno irretiti in una pericolosa quanto seducente trappola fatta di orgoglio, lealtà e… passione.
UNA BELLA LETTURA
Partiamo dal presupposto che se qualcuno mi chiedesse “lo compri il libro della McNaught?” risponderei “ovviamente!”, anche senza sapere titolo ne trama del romanzo a cui si sta facendo riferimendo. Amo il modo di scrivere trascinante che contraddistingue questa autrice e questo libro parte già in partenza con le carte in tavola che piacciono a me: Scozia e cavalieri aitanti e carismatici (meglio se testardi come muli!).
Jennifer Merrick è un’autentico maschiaccio, ha un’astuzia perspicace e il coraggio di un soldato. Si è chiesta più volte perché il destino ha deciso di farla nascere del sesso debole, ma a conti fatti il fato le ha donato anche una selvaggia bellezza tutta femminile. La ragazza è la figlia di un importante capoclan scozzese e il suo rapimento, insieme alla sorella Brenna, fa nascere nuove ostilità tra Scozia e Inghilterra… tanto più che il suo rapitore è il leggendario cavaliere di Re Enrico, soprannominato Lupo Nero: Royce Westmoreland. La gente lo descrive come un orco spietato, ma Jennifer è decisa a non farsi dominare e a dimostrare la sua lealtà verso la sua gente con tutti i mezzi a sua disposizione. La disputa che ne è uscita tra il clan e il suo contingente va comunque in qualche modo sedata e l’ordine del re a Westmoreland è di sposare la ragazza, ordine che Royce non intende seguire, nulla lo potrebbe voler vedere legato a quella vipera ribelle che si ritrova al momento per le mani.
Jennifer e Royce sono due caratteri estremamente carismatici e dominatori e i due fanno da subito scintille scontrandosi l’uno contro l’altro. Il libro conquista il lettore a suon di battibecchi e l’evoluzione dei personaggi (sopratutto di quello maschile) mi è proprio piaciuta. Punto assolutamente positivo è la velocità della narrazione, che fa arrivare all’ultima pagina senza che se ce ne renda conto. Questa eccessiva velocità potrebbe però anche essere vista in minima parte come una pecca, penso che se l’autrice avesse avuto a disposizione più pagine avrebbe potuto regolarci un romanzo di maggiore spessore. Tolto questo è un libro leggero che cattura e che consiglio agli appassionati del genere rosa.
Sabry
2 Aprile, 2020Lo lessi anni fa, mi aspettavo di più da quest’autrice onestamente
yoko
2 Aprile, 2020Non è sicuramente il suo libro migliore, “Occhi verdi” per esempio è di tutt’altro livello, ma ormai mi sono affezionata ai Westmoreland e voglio recuperarli tutti 😉
Ellenita
23 Aprile, 2020Anche io sono una grande fan dell’autrice 😀 quali libri ti mancano dei Westmoreland?