Carnival Row 2: il deludente finale di serie che lascia l’amaro in bocca
Buon giorno cuplovers, dopo ben tre anni di attesa posso parlarvi del finale di Carnival Row, la serie fantasy con Orlando Bloom e Cara Delevigne.
Dopo tre anni (trovate la mia recensione della prima stagione QUI), mi ero quasi scordata dell’esistenza di questa serie ma, quando è stata infine annunciata l’uscita della seconda e ultima stagione, ero comunque abbastanza curiosa di vederla e speravo in un bel finale… sfortunatamente, per me, non è stato così. Ho trovato il finale deludente e trovo che la serie abbia fatto dei passi indietro, invece di andare avanti.
Una seconda stagione del tutto da buttare? Assolutamente no, gli attori mi sono piaciuti molto, ho apprezzato le nuove minacce, alcune storyline si sono chiuse in modo interessantem ma il finale dei due protagonisti l’ho trovato molto deludente.
nel piattino abbiamo:

Carnival Row
CREATO DA René Echevarria e Travis Beacham
STAGIONI 2 -CONCLUSA-
DISPONIBILE SU Prime Video
Un finale tanto atteso che mi ha lasciato l’amaro in bocca, QUASI 4 TAZZINE
La seconda stagione di Carnival Row mette su tanta carne al fuoco senza riuscire a gestire tutto in modo soddisfacente, un po’ lo stesso problema che avevo trovato nella prima con l’aggravante che, essendo questo il finale, mi sarei aspettata uno sforzo maggiore per gestire tutto al meglio.
La storia si apre lì dove l’avevamo lasciata, con i fatati rinchiusi nella Row. Philo passa il tempo in lotte clandestine, mentre Vignette si è unita al Corvo (una specie di gruppo terroristico fatato) e passa il suo tempo a rapinare treni. Una strana malattia si è diffusa nella Row e questo fatto, unito alla cattività forzata a cui sono costretti i fatati, crea enormi tensioni tra umani e fatati. Mentre Vignette è impegnata a rubare medicinali inutili (inutili perché, a un certo punto, il problema della malattia verrà completamente dimenticato) Philo compie uno strano e difficile percorso di accettazione di sé. Per la maggior parte di questa ultima stagione Philo rifiuta il suo essere fatato e questo mi è parso un enorme passo indietro visto che, alla fine della prima stagione, l’uomo aveva scelto di stare nella Row accettando quindi, apparentemente, il suo lato fatato.
Philo è stato cresciuto tra gli umani e ha imparato da loro a disprezzare i fatati e scoprirsi uno di essi non è semplice ok, tuttavia, già anni prima l’uomo aveva cambiato idea sui fatati, considerando che si era innamorato di Vignette… quindi, perché tutta questa difficoltà ad accettarsi? Non ho disprezzato il percorso di Philo però l’ho trovato un po’… un passo indietro rispetto alla stagione precedente.
Vignette diventa sempre più…intransigente fino a risultare, in certi momenti, insopportabile. La ragazza è entrata nei Corvi Neri, una specie di gruppo terroristico fatato che se, all’inizio, ha buone intenzioni, finirà, pian piano, per diventare fin troppo simile a coloro che combattono.
Vignette e Philo passano dall’essere una coppia affiatata ad allontanarsi sempre più e il tutto avviene troppo rapidamente, un attimo prima i due convivono e quello dopo sembra che a Vignette non importi nemmeno più della sorte dell’uomo…
Oltre alle vicende personali di Vignette e Philo sono centrali i problemi di Burgue. La città si ritrova nel bel mezzo della lotta tra il Patto e la Nuova Alba. Il Patto è lo stato che odia i fatati e li perseguita mentre, apparentemente, la Nuova Alba garantisce la coesistenza pacifica tra fatati e umani. La Nuova Alba appare come una sorta di stato comunista dove i compagni vivono in pace e umani e fatati sono liberi di amarsi, come scoprono Agreus e Imogen che vengono catturati proprio dalla Nuova Alba… Peccato che, come presto i due scopriranno, non è tutto oro quello che luccica e, dietro alle apparenze, la Nuova Alba è governata col pugno di ferro e chi non si piega alle regole sparisce misteriosamente…
Come se tutto ciò non bastasse a Burge cominciano a verificarsi dei brutali omicidi e toccherà di nuovo a Philo vestire i panni dell’investigatore e scoprire chi si cela dietro la scia di cadaveri…
Come finirà la guerra tra il Patto e la Nuova Alba? Burgue riuscirà a starne fuori? Che destino attende Philo e Vignette?
Carnival Row è una buona serie che poteva dare molto di più, iniziata bene e finita non altrettanto bene. I personaggi sono tutti interessanti e caratterizzati abbastanza bene, nonostante qualche scivolone sul personaggio di Philo che risulta intrappolato in problemi che apparivano superati già nella prima stagione. Le creature che popolano carnival row sono molto interessanti, la parte gialla mi è piaciuta ma non ho apprezzato come è stata chiusa. Il finale mi ha lasciato l’amaro in bocca, mi aspettavo decisamente di meglio.
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Uno dei problemi più grandi che ho avuto con questa seconda stagione è stato l’improvviso cambiamento nei rapporti tra i personaggi. Vignette passa dall’amare Philo all’infischiarsene quasi totalmente di lui. Quando Philo viene catturato, dopo essersi precipitato a salvarla dall’esecuzione, la ragazza sembra non preoccuparsi della sua incolumità… Un cambiamento troppo brusco e ingiustificato. Ma poi, costava tanto dare a questi due un bel finale?
Tourmaline, che sembrava essersi avvicinata a Darius (poverino), si rivela ancora innamorata di Vignette e quest’ultima comprende di amare ancora l’ex compagna, dimenticando qualsiasi sentimento la legasse a Philo davvero troppo velocemente. Non dico che non abbia senso come finale e, se il tutto si fosse sviluppato più lentamente, magari lo avrei anche apprezzato ma non così… Mentre Vignette e Tourmaline coronano il loro amore sposandosi a Tirnanoc, Philo, che, finalmente, ha accettato la sua natura di mezzo fatato rifiuta il posto di Cancelliere a Burgue per … mettersi in viaggio, darsi all’avventura, non si capisce bene. Un finale davvero deludente per il protagonista della storia. Un finale molto deludente (mi ripeto, lo so, ma ci sono rimasta troppo male) per un personaggio che, tutto sommato, ha fatto il suo percorso e meritava, quanto meno, un pizzico di felicità.
La rivelazione dell’identità dello Sparas non mi ha particolarmente colpito nonostante l’idea di un ambasciatore del Patto che lavorava segretamente per la Nuova Alba non fosse male.
Alberto
4 Novembre, 2023Concordo, finale agghiacciante che rovina completamente tutto il lavoro fatto in precedenza! Peccato perché tutto sommato è stata una bella serie
strega del crepuscolo (Chiari)
7 Novembre, 2023Esatto, tutto sommato rimane una bella serie ma alcune cose sono troppo forzate e non hanno senso.