Baby Reindeer: recensione della miniserie tratta da una inquietante storia vera


Buona sera cuplovers, oggi vi parlo dell’ultima serie tv che ho guardato su Netflix 🙂 si tratta di una serie un po’ lontana dal mio genere, ma che mi ha incuriosito dopo aver visto che su you tube in molti ne stavano parlando e aver scoperto che si tratta di una serie basata su una storia vera e che l’attore protagonista è colui che ha davvero vissuto sulla sua pelle questa storia straniante e terrificante.

locandina Baby Reindeer su Le Tazzine di Yoko per la recensionenel piattino abbiamo:
recensione film serietv DRAMA sul blog le tazzine di yoko

Baby Reindeer

MINISERIE di 7 episodi
DISPONIBILE SU Netflix
-tratto da una storia vera-

Davvero… disturbante. Quasi 5 tazzine
voto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine Strega del CrepuscolotazzinaMEZZA+_stregaDELcrepuscolo
Baby Reindeer è una serie straniante. Ho provato ansia, disgusto, incredulità e tante altre emozioni guardandola e, sebbene di fronte a certe scene molto forti, avrei voluto spegnere Netflix e passare oltre, sono arrivata in fondo spinta dalla curiosità di scoprire come il tutto si sarebbe risolto.

Baby Reindeer è una storia di abusi, fisici e psicologici che ci mostra con crudezza come esperienze simili possano segnare e come la polizia tenda, ancora oggi, a sottovalutare questi crimini. Come gli uomini stessi tendano a sottovalutarli, a non voler ammettere di essere spaventati da una donna fino a quando ormai è troppo tardi. Per far mettere in moto la protezione da parte della polizia ci vuole troppo tempo e prima ci si rivolge ad essa meglio è, peccato che Richard Gadd, prima di trovare la forza per farlo è arrivato troppo oltre …e per motivi molto comprensibili sui cui tornerò.
Una delle cose più terrificanti della storia è che tutto ha inizio in modo estremamente banale, da un semplice gesto di gentilezza. Tutto inizia quando Richard, aspirante attore che lavora in un bar, offre da bere a una cliente apparentemente sconvolta, che non ha i soldi per permettersi il drink. Basta questo piccolo gesto a far fissare Martha con lui.

frame di Baby reindeer su Le Tazzine di YokoMartha riesce a trovare la sua email e il suo numero di telefono ed è in questo momento che tutto inizia a precipitare. Martha gli scrive dei messaggi inquietanti, dal primo che gli manda ho pensato: “è fuori di testa, va chiamata la polizia, ma subito”. E invece no, Richard tentenna, aspetta, cerca di farla ragionare e questo, purtroppo, è un errore. Se mai vi doveste trovare in una situazione del genere, non fatelo. Richard prova pena per Martha, una donna sola, che finge di essere un avvocato in carriera quando è evidentemente al verde, non ha amici… Man mano che passano le puntate quella che sembrava una relazione a senso unico (e lo è) si trasforma in una codipendenza malata. I complimenti di Martha, quell’adorazione assoluta che ha per lui, pian piano, portano Richard ad aver bisogno di lei e, nello stesso tempo, a capirla. Per questo Richard aspetta così tanto prima di denunciarla e lo fa solo quando la donna comincia a prendersela con i suoi genitori…

Baby Reindeer è una serie che prende molto, coinvolge e, per alcuni, potrebbe essere anche troppo dura da digerire. Certe scene mi hanno fatto quasi interrompere la visione, ma sono andata avanti per scoprire come sarebbe andata a finire. Richard è un protagonista complesso per cui, oltre a un’ovvia pena, ho provato anche rabbia per come finisce spesso per auto sabotarsi, per come gli manchi il coraggio di fare quello che, in fondo, sa che deve fare fin dall’ inizio. Su Martha ho poco da dire se non che l’ho trovata davvero inquietante e non sono affatto riuscita a provare quella compassione che Gadd sente per lei. Una miniserie che, nel bene e nel male, non può che colpire lo spettatore.

You stagione 1 locandina su le tazzine di yoko per la recensione
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