Abbiamo sempre vissuto nel castello: recensione del romanzo di Shirley Jackson
Ciao cucchiaini, LovelyHex è qui di nuovo con un’altra recensione che farà tremare le vostre scarpe da ginnastica!
Questa volta, vi parlerò del romanzo di Shirley Jackson “Abbiamo sempre vissuto nel castello”.
Immergetevi nella vita di una famiglia strana ma affascinante, composta da due sorelle eccentriche e un anziano zio che sembra uscito direttamente da un film horror. Ma quando il loro mondo idilliaco viene minacciato dall’arrivo di un cugino misterioso, la vita di queste tre anime è destinata a cambiare per sempre.
Con l’abilità di Shirley Jackson nel creare personaggi intriganti e ambientazioni cupe, sarete costantemente con il fiato sospeso. Preparatevi a scoprire i segreti nascosti nel castello e a rimanere sconvolti dalla sorprendente conclusione.
E allora, cari lettori, prendete una tazza di tè (o di qualunque cosa vi faccia sentire meglio) e preparatevi a entrare nel mondo oscuro ma affascinante di “Abbiamo sempre vissuto nel castello”.
nel piattino abbiamo:
Abbiamo sempre vissuto nel castello
Shirley Jackson
Edito da Adelphi (1 aprile 2009)
Pagine 182
€ 12,00 cartaceo – € 6,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
«A Shirley Jackson, che non ha mai avuto bisogno di alzare la voce»: con questa dedica si apre L’incendiaria di Stephen King. È infatti con toni sommessi e deliziosamente sardonici che la diciottenne Mary Katherine ci racconta della grande casa avita dove vive reclusa, in uno stato di idilliaca felicità, con la bellissima sorella Constance e uno zio invalido. Non ci sarebbe nulla di strano nella loro passione per i minuti riti quotidiani, la buona cucina e il giardinaggio, se non fosse che tutti gli altri membri della famiglia Blackwood sono morti avvelenati sei anni prima, seduti a tavola, proprio lì in sala da pranzo. E quando in tanta armonia irrompe l’Estraneo (nella persona del cugino Charles), si snoda sotto i nostri occhi, con piccoli tocchi stregoneschi, una storia sottilmente perturbante che ha le ingannevoli caratteristiche formali di una commedia. Ma il malessere che ci invade via via, disorientandoci, ricorda molto da vicino i «brividi silenziosi e cumulativi» che – per usare le parole di un’ammiratrice, Dorothy Parker – abbiamo provato leggendo La lotteria. Perché anche in queste pagine Shirley Jackson si dimostra somma maestra del Male – un Male tanto più allarmante in quanto non circoscritto ai ‘cattivi’, ma come sotteso alla vita stessa, e riscattato solo da piccoli miracoli di follia.
Direttamente nei miei preferiti… 5TAZZINE tondissime.
Il paese era tutto uguale, costruito nello stesso periodo in un unico stile; sembrava che gli abitanti non potessero fare a meno di quella bruttezza, e che se nutrissero.
Ma andiamo al sodo, cosa possiamo dire di questo libro? In primo luogo, dobbiamo ammettere che Shirley Jackson sa come farci sentire spaventati e intrappolati nel suo mondo oscuro e affascinante. Ma, allo stesso tempo, sa anche come farci innamorare dei suoi personaggi strani ma irresistibili, in particolare delle sorelle Blackwood, Merricat e Constance.
La storia ruota intorno alla vita di queste due donne che vivono in una grande dimora isolata dalla società. Ma quando un cugino misterioso arriva in città, la loro vita tranquilla viene sconvolta e la verità nascosta dietro la morte della loro famiglia viene finalmente rivelata.
Ma ciò che rende questo libro così speciale è l’abilità di Shirley Jackson di trasmettere emozioni contrastanti, dalle risate alle lacrime, dalla felicità al terrore. E, soprattutto, sa come farci sentire parte della storia, come se fossimo lì con le sorelle Blackwood, guardando attraverso le loro finestre e osservando i loro segreti.
Ma non siamo qui solo per elogiare questo libro. C’è un’ombra oscura che si insinua tra le pagine, un senso di inquietudine che non può essere ignorato. Sì, è vero, il romanzo potrebbe non piacere a tutti, soprattutto a coloro che cercano un’azione frenetica e una trama semplice. Ma se siete disposti ad immergervi in un mondo di mistero, di intrighi e di psicologia profonda, allora questo libro è assolutamente perfetto per voi.
Inoltre, dobbiamo anche menzionare l’abilità di Shirley Jackson di utilizzare la sua scrittura per riflettere le problematiche sociali della sua epoca, come il ruolo della donna nella società e la discriminazione razziale. Sì, questo romanzo è stato scritto negli anni ’60, ma la sua importanza sociale è ancora oggi rilevante e attuale.
In conclusione, “Abbiamo sempre vissuto nel castello” di Shirley Jackson è un romanzo che vi farà sentire vivi, che vi farà sospirare, ridere e piangere. Se siete disposti a perdervi in un mondo oscuro, allora questo libro è sicuramente quello che fa per voi. Prendete una tazza di tè, accendete la luce notturna e lasciatevi trasportare in questo mondo affascinante e inquietante. E ricordate, come dice Merricat: “La felicità è la chiave di tutto.” Ma attenzione, perché in questo libro la felicità può essere una cosa molto, molto spaventosa.
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Eh sì, TeaLovers, siamo arrivati alla fine della nostra recensione su “Abbiamo sempre vissuto nel castello” di Shirley Jackson. Ma prima di concludere, vi devo avvertire: spoiler alert!
Quindi, se non volete sapere come termina la storia, chiudete gli occhi, contate fino a dieci e poi continuate a leggere. Ma se siete pronti ad affrontare la verità, allora continuate a leggere e preparatevi a rimanere sconvolti.
Alla fine del romanzo, scopriamo che una delle sorelle è stata la responsabile dell’avvelenamento della sua famiglia e che l’altra sapeva tutto fin dall’inizio. Sì, avete capito bene, le nostre adorate sorelle Blackwood sono due assassine!
Ma non lasciatevi ingannare dalle apparenze. Shirley Jackson ha creato personaggi così complessi e affascinanti che non possiamo fare altro che amarli, nonostante i loro difetti. E alla fine, ci fa capire che l’amore può portare anche alla distruzione, ma che è sempre meglio vivere felici e strani, piuttosto che conformarsi alle aspettative della società.
Quindi, se amate i romanzi che sfidano le convenzioni e vi fanno riflettere sulla natura umana, “Abbiamo sempre vissuto nel castello” è sicuramente il libro per voi. Ma non dimenticatevi di tenere a portata di mano una tazza di tè (o di qualunque cosa vi rassicuri), perché questo romanzo vi farà venire i brividi!