Una sera tra amici a Jinbōchō: recensione del romanzo di Satoshi Yagisawa

Ciao Cucchiaini, oggi voglio condividere con voi un libro che ha mi ha toccata profondamente: “Una sera tra amici a Jinbōchō” di Satoshi Yagisawa.
Questa affascinante opera è un viaggio attraverso il cuore pulsante del quartiere delle librerie giapponesi, Jinbōchō, un luogo in cui il tempo si intreccia con le storie e le vite dei lettori appassionati. Nelle prossime righe, vi condurrò attraverso le meraviglie e le sfide di questo straordinario romanzo, ma vi avverto: questa recensione non vi lascerà indifferenti.

Allora, preparatevi a immergervi nell’atmosfera giapponese, a cogliere i legami profondi tra persone e libri, e ad esplorare le emozioni che permeano le pagine di “Una sera tra amici a Jinbōchō“. Si preannuncia un viaggio unico e stimolante che vi farà capire quanto la lettura possa arricchire le nostre vite. Quindi, mettetevi comodi, fate scorta di tè verde o qualunque bevanda vi ispiri, e lasciatevi trasportare nella mia recensione di questo incantevole libro giapponese!

Una sera tra amici a Jinbōchō cover e recensione su le Tazzine di Yokonel piattino abbiamo:

Una sera tra amici a Jinbōchō

Satoshi Yagisawa
Edito da Feltrinelli (06 giugno 2023)
Pagine 176
€ 15,20 cartaceo flessibile – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
A Tōkyō c’è un quartiere che raccoglie il più alto numero di librerie al mondo. Si chiama Jinbōchō, e gli amanti dei libri possono trovarci di tutto, purché stampato: romanzi dell’epoca Meiji, manga, copioni teatrali e vecchie mappe. Ma non solo: i cacciatori di prime edizioni o di copie autografate sono di casa qui, e vederli all’opera è uno spettacolo.
Alla libreria Morisaki, un piccolo negozio a gestione familiare specializzato in letteratura giapponese moderna, entrano a malapena cinque persone insieme. I libri affollano gli scaffali fino a invadere ogni angolo del pavimento e, all’arrivo di un cliente, da dietro il bancone fa subito capolino il proprietario, lo zio Satoru. Di recente, ad aiutarlo c’è la moglie Momoko e spesso, nel tempo libero dopo l’ufficio, si unisce anche la nipote Takako.
Per la prima volta, la ragazza non si sente più sola; a farle compagnia ci sono nuovi amici e nuovi riti: la festa annuale di Jinbōchō, il caffè all’angolo o una visita inaspettata. Perché una libreria – ha scoperto – è popolata di tante storie, non solo quelle contenute nei libri, ma anche quelle di chi la frequenta. E quelle storie creano legami.
Come segno di gratitudine, Takako regala un viaggio agli zii, impegnandosi a sostituirli mentre sono via e a trasferirsi per qualche sera nella stanza sopra la libreria, come aveva già fatto in passato. Tutto sembra andare a gonfie vele, ma allora perché Satoru si comporta in modo così strano? E cosa vuole quella donna con l’ombrello rosso che è comparsa in fondo alla strada? Quante altre storie, emozioni e tesori custodisce la libreria Morisaki?

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Direttamente nei miei preferiti… 5TAZZINE tondissime.
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Esprimere i propri sentimenti è facile e al tempo stesso sorprendentemente difficile. E lo è soprattutto quando abbiamo di fronte le persone a cui più teniamo.

Guys and gals, mettetevi comodi, perché vi sto per raccontare di un nuovo tuffo nel magico mondo delle librerie giapponesi! Preparatevi a raccogliere le vostre tazze da tè, perché “Una sera tra amici a Jinbōchō” di Satoshi Yagisawa è come quel secondo round di sushi che non potete far altro che amare dopo il primo!

Una sera tra amici a Jinbōchō per le tazzine di Yoko

In questo sequel da urlo del capolavoro “I miei giorni alla libreria Morisaki” (QUI la mia recensione) , siamo di nuovo in azione, nel bel mezzo del vivacissimo quartiere delle librerie giapponesi, Jinbōchō. E chi ci guida attraverso questa avventura? La fantastica Takako, ovviamente! Questa ragazza ha imparato a fiutare i diversi tipi di lettori che si aggirano per la Morisaki, meglio di un cane da tartufi. Nel primo libro, l’avevamo lasciata alle prese con la ricostruzione della sua vita e, ragazzi, è cresciuta più di una piantina di bambù al sole! Ora ha un lavoro figo, amici nuovi di pacca, e anche una relazione in fieri. Ma aspettate, c’è di più! Questo libro è un viaggio selvaggio tra amicizia, perdita e la capacità di spremere emozioni, anche quelle più “ouch”.

E che dire di Jinbōchō? È descritto così vividamente che quasi sentirete le folle scatenate durante la festa annuale dei libri. Qui, i libri sono come i divi di Hollywood: insegnano, intrattengono e vi aiutano a socializzare con altri amanti della carta stampata. La Morisaki, gestita dalla famiglia di Takako, è un vero punto d’incontro, come un luogo di culto per i lettori, ma senza l’altro scambio non degno di menzione.

I personaggi? Fantastici, amici! Non riuscirete a non affezionarvi a Takako e a suo zio Satoru. La scrittura è liscia come un giro sulle montagne russe in discesa, catturando quell’atmosfera giapponese perfettamente!

E ora, rullo di tamburi, “Una sera tra amici a Jinbōchō” raggiunge il picco dell’Himalaya, insieme al primo libro, “I miei giorni alla libreria Morisaki”. È una di quelle opere da non perdere, specialmente se siete pazzi per la letteratura giapponese. Ma vi dico una cosa: leggeteli entrambi per cogliere tutti i dettagli di questa saga letteraria così affascinante che nemmeno Godzilla potrebbe distruggerla!

Se state cercando un romanzo che vi farà scintillare gli occhi sulla bellezza della lettura e sulle relazioni umane, allora “Una sera tra amici a Jinbōchō” è un’opzione che vi cambierà la vita! Prendete il primo volo per il quartiere delle librerie e lasciatevi incantare dalla magia delle pagine di Satoshi Yagisawa. Via con la lettura, amici!

La serie

  1. I miei giorni alla libreria Morisaki
  2. Una sera tra amici a Jinbōchō