Recensione a “The Treatment”, si conclude la storia di Sloane e James

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Buon giorno cuplovers,
sapete quanto ho amato “The Program” e non potevo non leggere il secondo volume di questa bella duologia: “The Treatment”.

Non vedevo l’ora che uscisse e sono ancora più innamorata di Sloane e James.

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The Treatment cover-le tazzine di yoko

The Treatment

Suzanne Young
Edito da De Agostini (07 giugno 2016)
Pagine 384
€ 14,90 cartaceo – € 7,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Sono passate settimane da quando Sloane è stata dimessa dal Programma, il progetto sperimentale che obbliga gli adolescenti a rischio di depressione alla rimozione dei ricordi, eppure è ancora sotto stretta osservazione. Nonostante abbia dimenticato intere parti del suo passato, il cuore l’ha spinta di nuovo tra le braccia di James, il ragazzo che ha sempre amato. In questo modo, però, ha scoperchiato una scatola che avrebbe dovuto rimanere sigillata, mettendo in pericolo la validità stessa della terapia a cui entrambi sono stati sottoposti. Ma il Programma non può permettersi di fallire e dà il via a una caccia serrata. In fuga dagli stessi uomini che li hanno internati, Sloane e James non possono fare altro che unirsi a un gruppo di ribelli che
vuole scardinare l’impalcatura di segreti e bugie su cui si fonda il Programma. Riuscirci, però, è tutt’altro che semplice. Soprattutto perché l’unico indizio a disposizione è la pillola arancione che Michael Realm – il solo amico che Sloane aveva nel Programma – le ha lasciato prima di scomparire nel nulla. L’antidoto in grado di ripristinare i ricordi persi. La Cura su cui tutti vorrebbero mettere le mani.
In un crescendo di inseguimenti, depistaggi e tradimenti, si conclude la storia d’amore di Sloane e James: il secondo, appassionante capitolo della serie bestseller del «New York Times».

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Cinque tazzine… meno qualche piccolissima cosina.
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Rispetto agli altri distopici che ho letto finora, la duologia scritta da Suzanne Young è quella più riflessiva, meno azione, nessun gesto plateale, niente battaglie cruente e proprio questa sua caratterista è il suo punto di forza. Sloane e James sono due protagonisti unici, li ho adorati e ho fatto il tifo per loro fino all’ultimo.

A differenza di altri libri dello stesso genere, l’autrice si concentra su Sloane e James mostrandoci lo stato della società tramite le loro vicende, senza mostrarci un punto di vista più ampio se non attraverso gli articoli scritti dal reporter Kellan Thomas. Una scelta particolare, diversa e che ho apprezzato, anche se avrei preferito che ci fossero più pezzi scritti dal reporter per comprendere ancora meglio la situazione.

Sloane BarstowSloane e James si sono uniti ai ribelli che appaiono alquanto disorganizzati. I ragazzi dovranno fare i conti con un nuovo pericolo, l’ennesimo “regalo” del Programma: il richiamo. I ricordi possono davvero sparire per sempre? La risposta della Young sembra essere NO. Per quanto il Programma abbia resettato i ragazzi, qualcosa comincia a riemergere e il grosso problema è gestire i ricordi. Troppi stimoli emotivi portano i ricordi a riemergere ma… cosa succede se quei ricordi, che li hanno portati a tentare il suicidio, riemergono troppo velocemente? Alcune persone non resistono, si rischia il coma o la morte… come mai nessuno sa niente di questo problema?
Il Programma ostenta una percentuale di successi che, in realtà, non ha. Nessuno osa mettere in dubbio i dati riportati dal Programma forse perché, in verità, nessuno vuole ammettere che il Programma non funziona, sono tutti troppo spaventati da quello che potrebbe succedere se il Programma fallisse.
Sia Lacey che Sloane cominciano a recuperare dei ricordi e ad avere i primi sintomi: cosa ne sarà di loro?
Sloane ama James, ma sente di provare qualcosa anche per Realm, si era innamorata di lui nel Programma quando non ricordava più James. Anche se ama James una parte di lei sarà sempre legata a Realm… anche se Sloane dovesse ricordare quello che è successo davvero? Realm è un vero vigliacco, le ha cancellato dei ricordi per evitare che lei continuasse a odiarlo, le ha fatto esattamente quello che fa il Programma agendo per il proprio tornaconto personale: Sloane se ne ricorderà?

L’arrivo di Arthur Pritchard cambia le carte in tavola: l’inventore del Programma è davanti a Sloane e non è assolutamente come lo avevo immaginato.
Altro punto a favore di questa saga è il fatto che “il cattivo”, il Programma, non è nato così. Pritchard ha creato il Programma per salvare delle vite, lo ha fatto dopo il suicidio della sua unica figlia.
Quello che mi sono chiesta fin dal primo romanzo è: com’è nata l’epidemia? L’autrice non ci dà unaJames-the treatmeant-le tazzine di yoko risposta semplice e univoca, secondo Pritchard è dovuta a un insieme di fattori: gli effetti collaterali dei farmaci antidepressivi e la diffusione sui media di notizie allarmanti che portano al contagio comportamentale. Il suicidio è diventato una moda. Del resto, quando si parla di psiche e di depressione, non penso che possa esserci una risposta semplice.
Sloane non può fare a meno di provare qualcosa per Realm, senza rendersi conto che questo ferisce James, almeno finché il ragazzo non se ne va e Sloane capirà di non poter perdere James. Per quanto tenga a Realm, il suo amore per James è più forte di qualsiasi altra cosa.
Il Programma li insegue, qualcuno li tradirà e Sloane si ritroverà di nuovo prigioniera. E la cura? L’ultima pillola rimasta proteggerà James o lo distruggerà? Il ragazzo riuscirà a sopportare il peso dei ricordi?
Suzanne Young ha dato vita a una splendida storia, un romanzo che porta il lettore a riflettere su molte cose: sull’importanza dei ricordi, sulla pericolosità dei farmaci che modificano l’umore (è giusto che qualcosa di artificiale possa manipolare e modificare il modo in cui ci sentiamo?) e sui sentimenti su quell’amore così profondo che nessun Programma può cancellare.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Finalmente vediamo il lato più duro del Programma (come se finora l’autrice ci fosse andata leggera) Sloane verrà terminata cioè lobotomizzata eppure è proprio qui che vediamo un lato del Programma inedito. L’infermiera Kell, un bellissimo personaggio, ci fa capire come sia possibile tutto ciò. La donna, di fronte a tutti quei suicidi era disperata: ha trovato adolescenti impiccate nelle loro camere, ragazzi che si sono uccisi con le forchette. Il fine giustifica i mezzi: cosa saresti disposto a fare pur di salvare i tuoi figli? I tuoi nipoti? Quali atrocità saresti disposto a tollerare?
Se il Programma è disposto a lobotomizzare il suo stesso creatore che speranze ha Sloane di salvarsi?
Dallas-le tazzine di yokoAll’ultimo momento, quando tutto sembra perduto, Sloane cercherà rifugio in James, nei ricordi che ha di lui, anche se una parte di lei non dimenticherà mai Realm, Sloane sceglierà sempre James, qualsiasi cosa accada. Ed è questo uno degli aspetti che ho preferito del romanzo: il sentimento incrollabile che lega i due ragazzi.
E se la causa dell’epidemia non fosse altro che quel Programma che dovrebbe curarla?

Il lieto fine, anche se prevedibile, mi ha scaldato il cuore, dopo tutto quello che è successo, dopo tutto quello che hanno perso pretendevo il lieto fine. Il messaggio con cui si chiude il romanzo mi è piaciuto molto: ciò che conta davvero è il momento presente. Non i ricordi.
Una duologia davvero bella, ve la consiglio, vi innamorerete di Sloane e James: è impossibile non farlo.

la duologia

  1. The Program (The Program)
  2. The Treatment (The Treatment)

racconto collegato: The Recovery

serie prequel

  1. The Remedy
  2. The Epidemic

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9 Comments
  • Sara Sara
    19 Luglio, 2016

    Ovviamente per ora non ho letto la parte finale, dato che voglio assolutamente evitare gli spoiler.
    E’ davvero un’infinità di tempo che voglio leggere “The program”, da ancora prima di avere il tablet. Non avevo mai avuto l’occasione di comprarlo cartaceo, però con il tablet ho accumulato diversi (troppissimi) ebook! La tua recensione mi sta convincendo sempre di più che ne vale assolutamente la pena. Sono contenta che ci siano meno scontri cruenti, non li amo particolarmente! Questi mese ho ancora troppi libri che voglio leggere, ma sicuramente il mese prossimo leggerò sia questa duologia sia la trilogia de “La chimera di Praga”! *-*

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      20 Luglio, 2016

      Il tablet è utilissimo *_* Io lo uso molto per leggere i pdf. Un tempo, quando gli autori mi proponevano di leggere i pdf mi prendeva male perché il mio kobo, per quanto utilissimo, proprio non sopporta questo formato ed era un vero strazio leggerli…

      Ma ora, grazie al tablet, è tutto MOLTO più comodo! ^_^

      • Mininova
        21 Luglio, 2016

        Comodità assoluta, però a volte vorrei avere entrambe le versioni per poter leggere in rilassatezza sul divano il cartaceo e comodamente sul treno l’ebook senza dover iniziare due libri contemporaneamente per andare dietro all’occasione di lettura

        • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
          strega del crepuscolo (Chiari)
          21 Luglio, 2016

          Vero anche questo. Infatti, per un certo periodo, leggevo due libri in contemporanea. L’ebook sul treno e il cartaceo a casa… ma erano libri diversi XD

  • Gaia Rain
    19 Luglio, 2016

    Nooooo non voglio leggere T_T devo ancora comprarlo e per questo mese ho già finito il budget disponibile

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      20 Luglio, 2016

      Nooo Gaia trova qualcuno che te lo regali!!

  • Mininova
    21 Luglio, 2016

    Ho The program da leggere, ne parlate tutti così bene che mi avete invogliato a prenderlo seppur i distopici non siano il mio genere preferito

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      21 Luglio, 2016

      Spero che ti piaccia *_* Guarda, per quello che ho letto finora ci sono due tipi di distopici.

      Quelli con molta azione, stile Hunger Games e The Maze Runner e quelli più incentrati su problemi etici, come questo. Devo dire che questa seconda tipologia è quella che preferisco.

  • Veroniky
    19 Agosto, 2016

    Non vedo l’ora di iniziarlo, il primo mi è piaciuto davvero molto

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