Recensione a “Sopravvivere agli zombie” di Igor Zanchelli

igor zanchelli - le tazzine di yoko

Ciao a tutti!

Oggi vi parlo di un libro che ci è stato gentilmente fornito dall’autore Igor Zanchelli.
Il romanzo, “Sopravvivere agli zombie“, è incentrato sugli zombie appunto e, data la mia passione per il telefilm The Walking Dead, mi sono subito esaltata all’idea di leggerlo!

Sopravvivere agli Zombie (cover)Sopravvivere agli zombie

Igor Zanchelli
Autopubblicato (febbraio 2014)
Pagine 142
€ 3,76 ebook – € 10,00 cartaceo
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TRAMA
Cosa faresti quando la tua vita viene completamente sconvolta da qualcosa che non credevi possibile? Cosa faresti quando le persone a te care non ci saranno più? Cosa faresti quando tutto ciò in cui credi e su cui hai basato la tua vita sarà solo un ricordo? Ivan e Max subiranno le risposte sulla loro pelle: vivranno su di loro cosa significa togliere all’umanità le regole, le convenzioni sociali, i tabù. Si ritrovano loro malgrado e senza sapere perché in un mondo dove la morte ha deciso di camminare con gli uomini. Gli zombie si collocano presto al vertice della catena alimentare diventando i dominatori del pianeta. L’uomo non è più il grande della Terra. I protagonisti di professione sono dei poliziotti e insieme al loro comandante e ad altri colleghi, si nascondo da qualche parte, nella provincia di Varese. Ivan è un agente atipico, sempre insofferente alle autorità; Max al contrario è un poliziotto che non si pone domande, lui esegue gli ordini senza tanti perché. Hanno dei modi duri, ma un enorme cuore. Fondamentalmente sono dei giusti. Nelle varie missioni, presto capiranno che il pericolo maggiore per i pochi sopravvissuti non arriva dagli zombie, ma da altri soggetti a loro troppo simili.

RECENSIONE DI VALY:
Tre tazzine tonde tonde
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Ho letto questo breve libro in poco tempo, la scrittura è rapida e coinvolge da subito nelle vicende dei protagonisti Ivan e il collega Max, entrambi poliziotti, catapultati in un mondo dove è in atto una vera e propria apocalisse zombie a causa di un virus letale. Loro non sanno come le cose possano essere degenerate a questo modo in un circo degli orrori, devono solo cercare di sopravvivere e di andare avanti. Le persone vive si contano sulle dita, mentre i morti che camminano crescono sempre di più in numero, 12308divorando gli uomini e contagiandoli a loro volta, perchè è nella loro natura fare così.

Gli zombie sono lenti e si cibano di carne umana, rappresentano la minaccia costante delle 140 circa pagine, ma sono solo il pretesto per mostrare il vero nemico, il cattivo per eccellenza: l’uomo stesso. Coloro che hanno avuto la fortuna di essere vivi non sono certo dei santi, anzi, ma sembra proprio il disordine causato dalla situazione in cui ci si trova a far tirare fuori il peggio di sè. E così, girando per l’Italia insieme a Ivan e Max, facciamo la conoscenza di sopravvissuti spietati, crudeli, assetati di potere e perversi, la cui follia ha avuto la meglio sulla calma e sulla ragione. Un gruppo di fanatici, comandati da un capo piuttosto squilibrato, seminano il panico tra i vivi, attuando pratiche strane e discutibili. La questione sulla quale Zanchelli ci vuole portare è una sola: Chi sono i veri cattivi? Sono davvero gli zombie, che non possono fare altro che essere quello che sono, o sono gli uomini ancora in vita, che anzichè aiutarsi l’un l’altro fanno uscire fuori tutto il buio che hanno dentro?

ZombieLe scene di violenza sono frequenti e ciò che ho trovato nel libro era esattamente ciò che mi aspettavo da una storia del genere. L’autore descrive bene situazioni a forte impatto emotivo e riesce anche nella caratterizzazione precisa dei due protagonisti, con chiare differenze nel modo di comportarsi e di agire. A loro si unirà anche Eddie, un informatico che, sebbene a prima vista non pensavo sarebbe stato di grande aiuto, si è rivelato in seguito un personaggio azzeccato e ben inserito nella trama. La scrittura di Zanchelli è fluida e ho letto il libro con interesse.

La mia votazione resta sulle 3 tazzine per tre motivi: il linguaggio a volte è un po’ troppo poco fine (capisco gli zombie, la morte imminente, le mille disgrazie e tutto, ma io personalmente preferisco non vedere troppe parolacce in una lettura), poi la fine, che non mi ha soddisfatta molto, e la copertina, che trovo poco riuscita.

Nel complesso, il romanzo si inserisce bene tra le varie storie sugli zombie e ne consiglio la lettura a coloro che come me, non disdegnano ogni tanto leggere qualcosa di apocalittico e di adrenalinico. 

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1 Comment
  • Giusy p.
    8 Luglio, 2014

    Sembra interessante! Magari gli farò un pensierino 😉

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