Recensione de “La leggenda di Otori” di Lian Hearn
Buongiorno cuplovers,
oggi vi parlo di un libro che ho letto un pò di anni fa, ma che oggi, rimettendo in ordine nella scrivania cercando (o meglio sperando) di fare un pò di spazio, mi è ricapitato tra le mani.
Sto parlando de “La leggenda di Otori” di Lian Hear edito da Mondadori, un fantasy-storico interamente ambientato in Giappone in una immaginaria epoca Sengoku.
Un ragazzo.
Un viaggio.
Un destino nascosto.
E’ primo libro della trilogia del Clan degli Otori, di cui tutti e tre romanzi sono già stati pubblicati in Italia. Una saga che mi sento di consigliare agli amanti del fantasy e del Giappone, non è chilometrica come molte di quelle che stanno uscendo ora ed è scritta bene.
nel piattino abbiamo: fantasy classico / storico
La leggenda di Otori
(Across the Nightingale Floor)
Lian Hearn
Edito da Mondadori (30 settembre 2002)
Pagine 286
€ 15,00 – € 8,50 cartaceo con copertina rigida o flessibile
link diretti all’acquisto:
TRAMA DELL’EDITORE
In un lontano Giappone feudale, splendido e al tempo stesso crudele, teatro di guerre tra clan, Tomasu vive in un villaggio abitato da una setta religiosa perseguitata dal cattivo Lord Iida, signore dei Tohan. Un giorno, tornando a casa dopo una passeggiata, Tomasu scopre di essere l’unico sopravvissuto di un massacro perpetrato da Iida. Miracolosamente salvo, viene adottato da Lord Shigeru del clan di Otori. D’ora in poi si chiamerà Takeo e la sua vita cambierà per sempre. Diventato muto in seguito alla tragedia, egli scopre di colpo di avere un udito straordinario e degli insospettati poteri magici che gli permetteranno di salvare da un brutale assassinio il suo benefattore.
RECENSIONE DI YOKO:
Una bella lettura …da quattro tazzine
Ho comprato questo libro pensando “un fantasy un po’ diverso”… e lo è stato.
Per chi è abituato a leggere libri sul genere, stile Il Signore degli Anelli o quantomeno improntati su epoche più o meno medioevali, quest’opera rappresenta senz’altro qualcosa di nuovo, di originale. Una lettura che si è lasciata leggere in pochissimi giorni, mai pensante e decisamente scorrevole.
Ne La Leggenda di Otori il fantasy si sposa con un Giappone feudale, ricco delle sue crudeli imposizioni, tradizioni e conflittualità tra famiglie. In questo ambiente troviamo Takeo, unico superstite al massacro del suo villaggio. Senza casa, parenti o amici viene adottato dal nobile Shigeru, attraverso cui impara ad osservare il mondo come membro del Clan di Otori.
L’età del ragazzo si forgia tra intrighi, tradimenti e affetto per il suo benefattore, a cui sente di dovere fedeltà e un enorme debito. Takeo comunque non è uno stupido, sa di non essere come tutti quelli che lo circondano e non può fare a meno di porsi delle domande sulla sua natura. Per udito e agilità infatti supera di gran lunga la media, sviluppando una straordinaria propensione per il combattimento, che si tratti di spada o di corpo a corpo. Imparando a conoscere queste sue abilità cova segretamente un forte sentimento di vendetta che mai l’ha abbandonato e che ha tutto l’intenzione di perseguire silenzioso come un’ombra.
E’ il destino a mettere la sventurata Kaede sulla sua strada, bella quanto triste, stretta nel suo kimono. Tra i due nasce da subito una forte attrazione, ma come possono due persone tanto diverse stare insieme?
Pur non essendoci date precise tutto lascia pensare a un’ambientazione che si rifaccia all’epoca Sengoku (il secolo che va dal 1467 al 1568), ma questa viene usata più come un contorno a cui vengono aggiunti alcuni elementi ad opera dell’autore. Vi è infatti, tra ninja e samurai, una sorta di “setta religiosa” che si può ricollegare al cristianesimo e altre piccole cosine che forse possono urtare gli amanti della storia giapponese (quale io sono per altro), ma alle quali mi piace riferirmi come a particolari originali del racconto essendo questo non un romanzo storico effettivo, ma un fantasy.
Trovo la scelta dei protagonisti davvero azzeccata e curata. Sia la figura di Takeo che quella di Kaede sembra forgiarsi col tempo; lui cupo e determinato quanto letale, lei triste e delicata quanto straordinariamente battagliera per la mentalità dell’epoca. Ognuno trova nell’altro l’amore che gli è mancato per tutta la vita, ma che è destinato a scontrarsi con tutto e tutti.
Aggiungiamo a questi personaggi un contorno di lotte di potere, interessanti figure secondarie, una strana profezia e abbiamo un libro capace di incuriosire coi suoi intrighi. Lian Hearn inoltre dimostra di scrivere bene, rendendo il tutto un bel libro.
trilogia del Clan degli Otori (Tales of the Otori)
- La leggenda di Otori (Across the Nightingale Floor)
- Il viaggio di Takeo (Grass for his Pillow)
- L’ultima luna (Brilliance of the Moon)
Ilenia TD Lemon
6 Settembre, 2014Mi piacciono molto i libri ambientati in Giappone, anche se spesso danno molto sullo storico!
Sophie
6 Settembre, 2014Questo libro mi ispiraaaa!!! Non ne avevo mai sentito parlare ma mi piacciono i romani ambientati in giappone!
Alaisse
6 Settembre, 2014Anche io lessi questo libro diversi anni fa e mi piacque un sacco! Davvero molto bello e dall’ambientazione suggestiva… ho letto il secondo ma mi manca ancora il terzo. Prima o poi finirò la saga, anche se dovrei iniziarla da capo perché non ricordo quasi nulla della trama.
yoko
7 Settembre, 2014se passa un bel pò di tempo tra un libro e l’altro succede anche a me Alaisse, poi si rischia di pardere particolare che altrimenti sarebbero davvero interessanti senza una fresca rilettura dei precedenti!
Sophie sei fortunata, trovi tutti i tre i libri della trilogia in edizione economica e se ti vuoi lasciare trasportare c’è anche la trilogia completa in un unico libro 😉 http://www.amazon.it/gp/product/8804560428/ref=as_li_ss_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=24114&creativeASIN=8804560428&linkCode=as2&tag=letazdiyok-21
Paola Polastri
12 Novembre, 2016Ciao a tutti ..scusate il disturbo e se ritorno su questo argomento dopo tanto tempo… Ho iniziato a leggere la trilogia il mese scorso e mentre vagavo su internet ho visto che si parla di altri due libri che la completano ma non trovo le edizioni in italiano per caso sapete dove posso trovarle o se non le hanno proprio fatte?
silvia
29 Agosto, 2019Ciao sei più riuscita a trovare le edizioni in italiano dei due libri aggiuntivi della saga di motori?
yoko
4 Settembre, 2019A me non risulta propro che le abbiano tradotte Silvia 🙁