Recensione in anteprima del thriller “La Sconosciuta” di Mary Kubica

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Buon giorno cuplovers!
Oggi vi parlo di un thriller psicologico molto ben fatto: “La Sconosciuta” di Mary Kubica.

Fin dove ti spingeresti per aiutare qualcuno? Le apparenze ingannano e se una ragazza dall’apparenza innocua non fosse quello che sembra?

nel piattino abbiamo: contemporaneo / trhiller psicologico 

La Sconosciuta

(Pretty Baby)
Mary Kubica
Edito da Harlequin Mondadori (13 ottobre 2015)
Pagine 376
€ 12,90 cartaceo – € 6,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Un incontro casuale. Un atto di gentilezza. Un’intricata rete di menzogne. Heidi vede la ragazzina su un binario alla stazione, immobile sotto la poggia torrenziale, mentre stringe tra le braccia un neonato. La ragazzina sale su un treno e se ne va. Heidi non riesce a togliersi quella scena dalla testa…
Heidi Wood è sempre stata una donna dal cuore d’oro, ma la sua famiglia inorridisce quando un giorno torna a casa con Willow e la sua neonata di soli quattro mesi: trasandata e senza casa, la ragazzina potrebbe essere una criminale, o anche peggio. Tuttavia Heidi invita Willow e la bimba a restare…
A poco a poco, mentre Willow comincia a riprendersi, vengono alla luce inquietanti dettagli sul suo passato e così, quello che è iniziato semplicemente come un gesto gentile precipita sempre più velocemente verso l’abisso…

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Quattro tazzine e mezzo!

La Sconosciuta è davvero un buon libro, scritto bene e ben studiato. Ho trovato il finale un tantino deludente ma, a parte questo, è un ottimo libro.

Heidi è una donna generosa, ama aiutare gli altri e lavora in un associazione no-profit, una mattina mentre prende la metropolitana, scorge una ragazza, non molto più grande di sua figlia, con in braccio una neonata. Piove e la ragazza non ha niente con cui coprirsi e subito Heidi si preoccupa e pensa a come potrebbe aiutarla, ma non c’è tempo e le porte del vagone si chiudono. Eppure la donna continua a pensare alla ragazza e alla bambina.

Giorni dopo, quando la rivede, riesce a convincerla a farsi offrire la cena … improvvisamente ci ritroviamo a leggere un capitolo ambientato in un non ben precisato futuro, qualche mese? Willow (la ragazza) è in prigione e una poliziotta non molto gentile la sta interrogando. Perchè è lì? Come ci è finita? Cos’è successo? Questi capitoli mi hanno subito incuriosita spingendomi a domandarmi cosa fosse accaduto alla ragazza. Willow è credo, uno dei personaggi più sfortunati di cui ho mai letto. Tanto tempo prima lei è la famiglia avevano una vita felice: mamma, papà e la sorellina Lily. Un brutto giorno i genitori morirono in un incidente d’auto e l’incubo cominciò. La piccola Lily fu adottata da una coppia ricca e sterile, i due coniugi volevano una bambina piccola così lasciarono Willow sola: perché non adottare anche lei? Perché separarla dalla sorella? Una crudeltà di cui, alla fine, la coppia si scuserà miseramente.

Il sistema degli affidi americano esce da questo libro veramente massacrato e purtroppo temo che il quadro fatto dall’autrice sia tristemente vero.

Nel presente Heidi riesce a convincere Willow a venire a casa sua, qua la donna si accorge che la neonata che la ragazza stringe tra le braccia ha urgente bisogno di cure. Se Heidi pare innamorata e fin troppo interessata alla piccola Ruby suo marito Chris e la loro figlia Zoe hanno una reazione molto più… normale quando la donna porta a casa una perfetta sconosciuta. Il marito propone di chiamare le autorità, ma Heidi è irremovibile: vuole ospitare la ragazza e la bambina in casa loro.

Pian piano in un crescendo morboso, le attenzioni di Heidi per Ruby diventano una vera e propria ossessione. Finché la donna comincia a considerare la bambina come sua.

Nel passato di Willow si celano dolore, paura, abusi… e quale sarà il suo vero nome? Heidi riuscirà a fermarsi prima che sia troppo tardi?

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE

Man mano che leggevo le pagine, capivo che c’era qualcosa di strano in Heidi qualcosa di malato e pericoloso. Il sogno di una famiglia numerosa crudelmente infranto da un tumore al collo dell’utero, la perdita del figlio/a non ancora nato/a, la morte del padre avvenuta di recente e il suo essere troppo sospettosa senza motivo. Nessuno l’ha aiutata, nessuno ha capito.

Il passato della ragazza è veramente tristissimo: le continue punizioni, gli abusi, gli stupri, la crudeltà. La sua unica parentesi felice è stata quella con Matthew, l’unico che la amava e voleva salvarla. L’unico che è stato disposto a tutto per salvarla dalle molestie del padre affidatario. Quando nessuno ti protegge, quando lo Stato ti abbandona, alla fine ti difendi da solo. Ed è questo che ha fatto Matthew quella notte quando ha ucciso la madre e il padre per salvarla, per liberarla. Ed è per questo che lei mente prendendosi la colpa.

Quello che aveva fatto, lo aveva fatto per me. Non ho mai smesso di pensare a Matthew, non un solo giorno da quando me ne sono andata.“

E poi la paura che la sua Lily non fosse felice, che i suoi genitori adottivi la trascurassero per la piccola Calla… cosa fare allora? Cosa fare se non portare via Calla, darle un nuovo nome, Ruby e affidarla a un’altra madre, magari una brava come Heidi? Onestamente avrei voluto un finale più felice per la povera Claire e, devo ammetterlo, i genitori adottivi della piccola Lily (ribattezzata Rose) non mi sono piaciuti molto. Hanno adottato la bambina separandola dalla sorella e già questo mi sembra un po’ crudele, non le hanno mai fatto vedere Claire… in tanti anni non si sono mai degnati di andare a vedere la sorella biologica della figlia. D’accordo non sono obbligati però…

Il delirio di Heidi è descritto molto bene: il suo rifiuto di accettare la realtà, la paranoia, la convinzione che il marito la tradisca, che Willow/Clare voglia farle del male, le sue assurde giustificazioni quando si scorda della sua vera figlia, Zoe, e quando la droga per farla dormire e avere più tempo con la neonata.

Gli ultimi capitoli, sebbene lascino un barlume di speranza per la povera Clare, mi sono parsi un po’ poco. Ora è in una casa famiglia dove nessuno la molesta e Matthew, da chissà dove, le manda dei messaggi. Quando avrà diciotto anni Clare verrà buttata fuori dalla casa famiglia, troverà Matthew ad attenderla? Riusciranno a costruirsi una famiglia loro? Io spero di sì e mi sarebbe piaciuto un epilogo che desse qualche certezza in più in questo senso. Un libro da leggere in pochi giorni per la curiosità di sapere cos’è successo davvero. Se lo leggerete e vi dovesse piacere vi consiglio di leggere La Gemella Silenziosa.

QUALCHE INFO SULL’AUTRICE
Dopo una laurea in arte e una in letteratura alla Miami University di Oxford, vive fuori Chicago con suo marito e le figlie, ama la fotografia, il giardinaggio e prendersi cura degli animali.
“La sconosciuta” è il suo secondo romanzo.