Recensione a “Il bacio di Jude” di Davide Roma

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Buongiorno cuplovers! ^_^
Oggi vorrei parlarvi de “Il bacio di Jude” di Davide Roma, uscito per Sperling&Kupfer, un urbanfantasy dalla marcata nota thriller.

L’uscita di questo libro, un paio di anni fa, mi era passata del tutto inosservata… ultimamente però l’uscita del secondo romanzo della serie ha catturato il mio interesse e a furia di girarci intorno è finito nelle mie manine.

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Il bacio di Jude-cover-le tazzine di yokoIl bacio di Jude

Davide Roma
Edito da Sperling&Kupfer (22 gennaio 2013)
Pagine 200
cartaceo non disponibile – € 8,99 ebook

TRAMA DELL’EDITORE
La vita in un paese piccolo come Twindale, Massachusetts, può essere noiosa. Molto noiosa. Ma Jude Westwick, diciassette anni e un animo ribelle, ha trovato un modo tutto suo per evitare la monotonia della provincia: infrangere ogni regola. Ecco perché si diverte a fumare nel cortile della scuola proprio sotto il cartello “vietato fumare”, e a fare a pugni nei corridoi solo per attirare l’attenzione di Emily, la biondina per cui si è preso una cotta colossale. Ed ecco perché il preside ha deciso di punirlo. Costringendo lui, e il suo migliore amico Big Head, a passare il sabato pomeriggio in biblioteca. Jude è furioso. Eppure, quel pomeriggio, la sua vita cambierà per sempre. Infatti, sfogliando i vecchi giornali dell’archivio, s’imbatte nella notizia di un efferato fatto di sangue, consumato quarant’anni prima, proprio nel sotterraneo della casa in cui abita con i genitori. Incuriosito, decide di cercare il passaggio per il sotterraneo e scopre così un segreto terrificante: una stanza chiusa a chiave da sempre, piena di misteriosi volumi vergati a mano. Volumi che parlano di lui. In quella stanza è sepolto l’intero destino di Jude. Un destino spaventoso, oscuro, crudele. Ma il destino è davvero ineluttabile? O c’è un modo per cambiare ciò che è già scritto? Grazie all’amore di Emily, e all’aiuto di Amber, una tormentata ragazza dai capelli rossi come il fuoco, Jude dovrà imparare a conoscere la sua vera natura e a dominarla. Compiendo così la scelta più difficile di tutte…

RECENSIONE DI YOKO
Una lettura non “bella”, ma comunque con qualcosina di piacevole… tre tazzine tonde tonde.
tazzina pienatazzina pienatazzina pienatazzina vuotatazzina vuota

Il bacio di Jude è il classico libro dal buonissimo potenziale non sfruttato al meglio. Ha belle carte da sfoggiare, ma manca di una visione attenta ai dettagli.

Jude non è un ragazzo che si può definire appariscente, anzi. E’ carino, ma sempre una spanna al di sotto del classico tipo figaccione che guardano le ragazze, non pratica sport, ama la musica e sta sempre insieme alla sua combriccola. Aggiungerei poi che non è un tipo molto fortunato. Il preside lo becca a scrivere cose non troppo carine sui muri della scuola e decide di metterlo in punizione facendogli scannerizzare tutti i giornali della scuola degli anni precedenti che devono essere digitalizzati. All’interno di uno di questi vecchi giornali Jude scopre che casa sua era stata abitata da un serial killer che nascondeva le sue vittime in cantina, colpito dalla scoperta ragiona sul fatto che loro non hanno un seminterrato o simile e che probabilmente deve esserne stato murato l’ingresso.
tazzina vuotaArrivato a casa, quella sera Jude ripensa alle foto cercando di localizzare quella che era l’entrata e si ritrova davanti a un vecchio orologio nello studio del padre. L’ora è sbagliata, ma quando fa per metterla a posto questo si apre e gli chiede di immettere una password. Il ragazzo è shoccato, ma la curiosità è grande e dopo una serie di tentativi riesce ad imbeccarla.

Il cunicolo sembra scendere fino alle viscere della terra e infine si apre su quello che ha tutta l’aria di essere un luogo di culto. Lì Jude scopre cose raccapriccianti sul suo conto: sarebbe la reincarnazione di Shaitan, un demone dagli immensi poteri capace di poter indurre il mondo ai suoi piedi. Ma lui è sempre stato un ragazzo normalissimo…. o forse no?
Insieme a un diario del padre (o padre adottivo, visto che scopriamo che Jude è stato adottato) trova dei video di quando era piccolo che lo riprendono mentre, dormiente, levita sul letto. Sorge in lui l’eccitazione di poter fare cose incredibili, di voler provare a mettersi alla prova, ma anche il terrore di essere qualcosa di sbagliato. Se i suoi poteri derivano da quello che è conosciuto come “male” allora lui è destinato a fare cose cattive? Luce e tenebre, Jude ha davvero il libero arbitrio su se stesso?
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Quest’ultima domanda accompagna tutto il libro e incuriosisce il lettore che anche raggiunta l’ultima pagina continua a chiedersi se il destino di Jude non sia davvero già stato scritto, se Shaitan – intravisto a volte nei riflessi – non stia solo aspettando di prendere il sopravvento. Questa nota thriller è forse la cosa che ho apprezzato di più di tutto il libro. Ho vissuto lo sconcerto del protagonista che capisce di essere stato allevato da due genitori che non sono i suoi, che sono lì per istruirlo, proteggerlo, studiarlo e portarlo dalla propria parte in un complesso gioco di potere che coinvolge sette adoranti l’oscurità e il potere della mano sinistra e la solita, classica, controparte religiosa che vuole scacciare il male per sempre. A un certo punto è stato inquietante ritrovarsi a interpretare banalissime frasi come “cosa vuoi per cena?” – “Mi andrebbe la pizza” – “Sei tu che decidi in questa casa” in un modo totalmente diverso, come se non fossero più le classiche frasette famigliari ma vero e proprio credo nei confronti di Jude.

Lo scrittore era evidentemente ancora acerbo quando ha scritto questo romanzo e lo si nota nei piccoli dettagli. Il libro è scritto in terza persona, ma l’intera impostazione è come se fosse da prima. La terza persona implica una visione più distaccata, che dia una visione d’insieme oltre a quella del protagonista, mentre qui sembra che l’intero romanzo sia stato scritto in prima persona in una prima stesura e che poi sia stato portato pari pari in terza per riuscire così ad aggiungere dei capitoli che potessero dare qualche informazione su cosa tazzina vuotasuccedesse al Golden Dome e sul pseudo padre di Jude. Lo ammetto, durante tutta la lettura questo mi ha lasciato l’amaro in bocca, continuavo a pensare “perchè?!! Che peccato!”.

Apparte questo Jude è un buon personaggio, anche se non molto approfondito. Prende decisioni che posso capire per uno della sua età, compresa una sbandata colossale per la prima bella che arriva (forse un pò troppo immediata). Tra questa Emily e Amber, l’amica di sempre, ho preferito quest’ultima, in tutto, e spero che ci saranno nuovi risvolti nel prossimo libro anche perchè credo che sarà la loro presenza a far si che il nostro protagonista si senta ancorato a se stesso e non a scelte che sarà influenzato a fare.

Nel complesso il libro è migliorabile, ma qualcosa di buono ce l’ha. Sono curiosa di leggere il seguito, sperando che i due anni passati a scriverlo abbiamo fatto maturare lo scrittore.

la serie

  1. Il bacio di Jude
  2. Nightwalkers – I figli del tramonto

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2 Comments
  • Arianna Gallo
    2 Maggio, 2015

    Che bellooooo 😀

  • tazzine e zollette - yoko
    yoko
    4 Maggio, 2015

    la base è molto carina, peccato per quelle due cosine! sono in lettura del secondo 😉 attendo miglioramenti dietro l’angolo!

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